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WaveMarketing aiuta le aziende locali a ripartire con il marketing digitale dopo l'emergenza coronavirus

WaveMarketing aiuta le aziende locali a ripartire grazie al digital marketing

"ClientiElite" è il metodo con cui WaveMarketing aiuta piccole e medie imprese e aziende locali a ripartire dopo il COVID-19 grazie al digitale.

Tra l’impatto economico del lungo lockdown e le nuove aspettative dei consumatori nella Fase 2, le stime per quanto riguarda la ripartenza post coronavirus sono tutt’altro che rosee: molte aziende non riapriranno e, se anche lo faranno, in quasi un caso su due dovranno affrontare notevoli difficoltà. La leva del digitale può aiutare, certo, ma come sottolineano da WaveMarketing «in particolare le PMI devono ripensare il loro approccio al canale online e costruire una solida strategia digitale per migliorare la loro flessibilità, efficienza e competitività».

Marketing digitale per aziende locali: l’errore più comune

Fin qui infatti, in Italia soprattutto, agenzie e consulenti specializzati in web marketing, ma reparti marketing interni alle aziende, si sono limitati a un approccio fin troppo tradizionale e basato quasi esclusivamente su metriche di vanità come like, commenti, condivisioni, click, numero di follower, ecc. che «possono andar bene per multinazionali o grandi realtà» – continua Federico Faloci, co-fondatore di WaveMarketing – ma un po’ meno per piccole e medie imprese, micro-imprese, imprese geolocalizzate e altre attività cosiddette su strada.
La ragione è semplice: il budget che le aziende locali possono destinare al marketing digitale è spesso limitato e lo sarà ancora di più nei mesi prossimi, complici gli effetti dell’emergenza coronavirus sugli investimenti pubblicitari; proprio per questo, non può essere sprecato in attività fuori target, superflue o che non garantiscano un adeguato ritorno sull’investimento. Non c’è margine d’errore, insomma, nel digital marketing per PMI e aziende locali: è d’obbligo «impostare delle procedure che mirino alla rapidità di esecuzione e sull’efficacia immediata».

Il metodo WaveMarketing per far ripartire le piccole e medie imprese grazie al marketing digitale

WaveMarketing – startup italiana nata nel 2019 e che, ad oggi, conta su un team di professionisti digitali tutti under 30 ma soprattutto su collaborazioni con oltre 170 partner internazionali e in almeno 40 settori merceologici diversi – offre, così, a micro-imprese e attività su strada come centri estetici, parrucchieri, palestre, ecc. che vogliano investire nel digitale per la ripartenza un «approccio che si basa solo ed esclusivamente sulla metrica del ROI […e che deriva da] un profondo lavoro di ricerca e sviluppo che ha permesso di ridurre al minimo i margini d’errore e garantire efficacia», continuano i fondatori.

ClientiElite“: così si chiama il metodo garantito WaveMarketing e tre sono i principi fondamentali su cui si basa.
La scientificità, innanzitutto: «il marketing si fa con i numeri, non con le opinioni» sottolinea ancora, infatti, Federico Faloci e i numeri a cui fa riferimento sono dati, statistiche, analisi di settore, campagne di test già svolte in precedenza dalla società di consulenza e sulla base dei quali costruire strategie su misura per PMI e micro-imprese.
La specificità, del resto, è un fattore irrinunciabile quando si opera con realtà di piccole dimensioni: le strategie di marketing di un’azienda locale – tutte, non solo quelle digitali – andrebbero calate sul campo e impostate strategicamente tenendo conto di quanto è grande il mercato di riferimento, per esempio, quanti, chi sono e cosa stanno facendo i competitor diretti e indiretti dell’azienda o, ancora, quali investimenti si sono rivelati in passato efficaci o al contrario fallimentari e, inevitabilmente, che budget si ha a disposizione.
Terzo principio del marketing digitale per le micro-imprese secondo WaveMarketing, infine, è rappresentato dalle vendite: per le realtà più piccole soprattutto, per le imprese locali, le attività commerciali e le aziende su strada vendere è una tappa imprescindibile del funnel marketing e, cioè, non si possono considerare gli obiettivi di marketing in nessuna misura separati o distinti dagli obiettivi di vendita; anche le strategie che stanno a monte, così, devono essere necessariamente integrate, meglio se grazie all’utilizzo di protocolli semplici e immediati fatti di script, form, moduli pronti all’uso costruiti appositamente per adattarsi alle dinamiche di vendita delle aziende locali.

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