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Digital marketing: le tendenze per il 2024

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Privacy, sostenibilità, intelligenza artificiale, cambiamento sono tra i grandi temi con cui aziende e marketer dovranno confrontarsi di più nei prossimi mesi: come renderli centrali nelle proprie campagne digitali.

Nonostante l’incertezza economica, nei prossimi mesi brand e marketer continueranno a investire in marketing digitale. Queste le previsioni e i trend del digital marketing nel 2024 secondo gli addetti ai lavori.

Dalla privacy alla sostenibilità passando per l’AI: i principali trend del digital marketing nel 2024

Think With Google continua a sottolineare, come ha già fatto in passato, l’importanza della privacy. Ad oggi appena il 3% degli utenti sente di avere il pieno controllo sui propri dati online e nel 43% dei casi sarebbe disposto a “tradire” il proprio brand preferito per uno più trasparente e affidabile proprio per quanto riguarda l’uso dei dati personali.
Una privacy policy solida diventa, in altre parole, anche un utile strumento per fidelizzare i consumatori: è bene che brand e marketer lo tengano in considerazione e lavorino in tale direzione. Il primo trimestre del 2024 sarà, del resto, anche quello in cui dovrebbe avverarsi la tanto vociferata “apocalisse dei cookie”.

Tra i trend del digital marketing nel 2024 non potrebbero non essercene che riguardano l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel marketing. L’AI renderà le campagne generalmente più efficaci e performanti. A fronte di risultati migliori, però, brand e marketer saranno chiamati ad adottare un approccio più collaborativo, responsabile e per molti versi «coraggioso»1, come lo definiscono ancora da Think With Google. Nella pratica significherà fissare tra quelli che misurano la riuscita delle proprie campagne anche kpi che hanno a che vedere con il suo impatto a livello sociale, garantire ai propri utenti la massima trasparenza su come dati e informazioni personali vengono utilizzati per addestrare l’intelligenza artificiale e allo stesso tempo la sicurezza del proprio brand e dei suoi asset.

Con poca sorpresa, altro grande tema che anche i reparti marketing dovranno affrontare nei prossimi mesi sarà quello della sostenibilità. Da un lato, normative come quelle europee che impongono alle aziende precisi obblighi di rendicontazione e, dall’altro, consumatori generalmente più attenti a fare acquisti sostenibili – lo shopping natalizio 2023 ne ha dato una confermata  – costringeranno chi si occupa del marketing a focalizzarsi sul lavoro svolto dietro le quinte per raggiungere gli obiettivi net zero.

Quello che sembra essere profondamente cambiato in questi anni è del resto il significato stesso del valore: oggi è più «multisfaccettato»così lo definiscono ancora da Think With Google – di un tempo e questo implica che non sono più necessariamente solo il valore intrinseco di un prodotto o servizio o il suo prezzo a determinare le decisioni d’acquisto, ma anche quanto il brand da cui è prodotto è rispettoso della privacy dei propri clienti e preoccupato delle sostenibilità delle proprie azioni, come già si accennava, o ha valori affini ai propri, per esempio.

Forse il trend principale di cui i marketer dovrebbero tenere conto nei prossimi mesi ha a che vedere, insomma, proprio con la necessità di (ri)adattarsi a un panorama in continuo e rapido mutamento. Le campagne di digital marketing più efficaci saranno quelle improntate all’agilità e che possono essere rapidamente modificate nei loro diversi aspetti, dal budget agli obiettivi ai KPI.

Come le abitudini degli utenti cambieranno il marketing digitale nel futuro più prossimo

Tra i consigli che gli esperti di Google hanno rivolto ai marketer ce ne sono anche di più pratici, come considerare che il processo stesso di ricerca è profondamente cambiato negli anni. I motori di ricerca e le loro caselle di ricerca testuali non sono più né il solo né il principale strumento di scoperta dei prodotti o servizi a cui si è interessati.

Sempre più spesso, infatti, gli utenti cercano e apprezzano il poter trovare le informazioni a cui sono interessati in altri ambienti, come le Mappe – non a caso quelle di Google rappresentano ormai, insieme agli altri servizi dell’azienda, un «ecosistema liquido» – o i social media , dove già si trovano per altre ragioni. Nei prossimi mesi continuerà anche l’ascesa della ricerca vocale. Aziende e marketer dovranno pensare, perciò, a campagne che siano fin dall’inizio multicanale e mirate a raggiungere i destinatari su più touchpoint .

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