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Una t-shirt personalizzata? Nonostante l'aura un po' vintage è ancora un buon modo per fare branding

t-shirt personalizzata come usare per il branding

Una t-shirt personalizzata può diventare un ottimo strumento di branding o parte integrante di una campagna marketing: come sfruttarla.

Perché far realizzare una t-shirt personalizzata anche quando la propria azienda non fa altro merchandising? E come sfruttarla facendola diventare parte integrante della propria strategia di branding (e di comunicazione)?

Nessun consumo ha ormai un solo valore oggettivo e materiale e ciò non può che valere ancor di più per il mondo della moda. Quando si sceglie di indossare un paio di sneaker o una it bag, cioè, c’è sempre un messaggio di legame, di riconoscimento nel brand e con i suoi valori che si intende comunicare. Ciò risulta persino più evidente quando il capo è personalizzato o porta impressi, appunto, logo e identità visiva: chi lo indossa ha esplicitamente scelto di farsi ambasciatore – nel senso più fisico del termine – del brand e, se è vero che la fiducia corre sullo stesso canale delle relazioni personali come dimostra il successo del micro influencer marketing, molto più pragmaticamente, vedere un amico, un conoscente che indossi un t-shirt personalizzata è spesso la miglior forma di pubblicità vivente che un brand possa farsi.

Una t-shirt personalizzata, tante occasioni di utilizzo

Perché, anche a livello inconscio, ne può aumentare il ricordo e migliorare la percezione. Ed è proprio questa, a ben vedere, una delle ragioni per cui, anche se non si ha intenzione di fare altro merchandising, non si dovrebbe escludere a priori la stampa di magliette personalizzate dalla propria strategia di branding e comunicazione. Queste possono sostituirsi ad altri gadget aziendali ed essere distribuite, per esempio, durante eventi, conferenze stampa, presentazioni aziendali o in occasioni speciali come le festività natalizie, in modo che chi le riceva abbia un ricordo anche fisico del momento dell’incontro con il brand: più questo è stato piacevole, infatti, e più una t-shirt personalizzata con il logo, il pay-off o i colori aziendali sarà in grado di riportare chi la indossa a quell’esatto momento e a provare di nuovo quelle esatte sensazioni. Va da sé che le magliette personalizzate possono avere un valore celebrativo ed essere usate in occasioni speciali come gli anniversari aziendali, per esempio, o un semplice scopo promozionale e far parte della campagna di marketing e comunicazione per un nuovo prodotto appena uscito in catalogo: in entrambi i casi potrebbe essere utile pensare a versioni anch’esse speciali, con design e grafica appositi, che immediatamente rimandino all’occasione specifica.

Come disegnare (e stampare) la maglietta personalizzata perfetta

Più in generale, l’ideazione e la progettazione di una maglietta personalizzata, una t-shirt aziendale non andrebbero sottovalutate. Ci sono diversi fattori da prendere in considerazione: dalla grafica, che deve essere perfettamente coerente con l’identità visiva del brand, alla tipologia di maglietta da personalizzare – non è difficile immaginare, infatti, che una cosa è una t-shirt da far indossare a dei promoter e un’altra, completamente diversa, è una maglia che sia adatta ai clienti di un negozio per cicloamatori – passando ovviamente anche per la tecnica di stampa e realizzazione che può rendere la t-shirt personalizzata più o meno duratura e resistente ai lavaggi. La buona notizia è che ci sono ormai tanti servizi come Pubblicarrello.com che permettono di scegliere, personalizzare e realizzare magliette e altri gadget direttamente e completamente online, sfruttando al bisogno i consigli di un team esperto. Quante magliette far stampare? Entro quanto tempo prima dell’evento in cui saranno distribuite? In che formato bisogna fornire la grafica? Tanti possono essere, del resto, dubbi e perplessità se è la prima volta che si sfrutta un’opportunità come questa. La regola d’oro e valida in ogni caso rimane, comunque, far stampare magliette che chiunque vorrebbe davvero indossare e che, no, non finiscano dritte nel cassetto di pigiami e vestiti per stare a casa. Per questo, specie se le t-shirt personalizzate non sono destinate al proprio team, il semplice logo aziendale potrebbe non bastare: un elemento visivo accattivante, legato ai valori del brand o in grado di evocare gusti e passioni del proprio target di riferimento, o una breve frase inspirational, stampata con il font giusto, potrebbero essere la soluzione ideale. In altre parole? Come sempre, serve creare valore se quello che si desidera è un endorsement – in questo caso, anche nel senso più letterale del termine – da parte del pubblico di riferimento.

Se si è fatto riferimento, però, alle magliette brandizzate per il proprio staff è perché, lontano dall’essere una semplice divisa, una t-shirt personalizzata andrebbe integrata tra i propri strumenti di branding, infine, proprio per la capacità che ha di solidificare senso di appartenenza e spirito di gruppo. La giusta dose di gamification potrebbe essere utile in questo senso: perché non personalizzare, cioè, ulteriormente con nome e ruolo aziendale, per esempio, le magliette da indossare sul posto di lavoro? Su Pubblicarrello.com e altri servizi simili ci sono tante soluzioni ad hoc e ciò potrebbe dare, anche visivamente, un quadro chiaro di com’è organizzata l’azienda – a uso e consumo di nuovi arrivati, stakeholder, clienti – e, a valle, creare un circolo virtuoso di buone relazioni, relazioni proficue che aumentino la produttività dei dipendenti.

Senza contare tra l’altro che se anche il posto di lavoro, in un momento di pausa, è il luogo ideale per un selfie e per molti clienti fisici l’esperienza in store si completa di contenuti postati dai propri canali social, se questi raffigurano un dipendente con ben in vista una t-shirt personalizzata, con tanto di logo ed elementi di riconoscimento del brand, a moltiplicarsi in maniera esponenziale – e, verrebbe da aggiungere, nativa – è la stessa visibilità e risonanza dell’azienda.

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