Home / Macroambiente / Adolescenti e social network: ne conoscono i rischi ma non riescono a fare a meno di usarli

Adolescenti e social network: ne conoscono i rischi ma non riescono a fare a meno di usarli

Adolescenti e social network: un rapporto controverso

I ragazzi sembrano conoscere i pericoli delle reti sociali ma non riescono a farne a meno: il rapporto controverso tra adolescenti e social.

Conoscono i rischi derivanti dalla presenza sulle reti sociali, ma ammettono che farebbero molta fatica ad abbandonarle anche solo per una settimana: così i giovani italiani sembrano essere abbastanza consapevoli dei potenziali pericoli di queste piattaforme ma anche della difficoltà che hanno a non utilizzarle, come ha rivelato un’indagine condotta da Telefono Azzurro insieme a Doxa Kids, che mette in luce il controverso rapporto tra adolescenti e social network. Quale percezione hanno adolescenti e pre-adolescenti dei social network e cosa rende l’allontanamento (anche solo temporaneo) da essi così difficile?

I giovani e i social network: la consapevolezza sui pericoli che nascondono

C’è chi parla di cyberbullismo; chi teme per la propria privacy; alcuni fanno riferimento alla distrazione dallo studio e dalla vita reale: i pre-adolescenti e gli adolescenti (611, con un’età compresa tra i 12 e 18 anni) della ricerca menzionata in precedenza hanno parlato così del tema social network , rivelando in questo modo alcune delle paure relative all’utilizzo di tali piattaforme e permettendo di comprendere fin dove arriva la consapevolezza dei pericoli che possono nascere in Rete.

i pericoli dei social network

Fonte: Telefono Azzurro

Lo studio in questione prevedeva che indicassero massimo tre aspetti negativi dei social: circa un terzo di loro ha indicato la distrazione dallo studio e dal mondo non digitale; il 29%, invece, ha fatto riferimento alla mancanza di contatto personale e alle ripercussioni negative sul rapporto con gli altri; nel 21% dei casi, invece, un aspetto negativo è risultato essere la dimensione illusoria delle reti di contatti che, appunto, darebbero l’impressione di avere molti amici, spesso però in realtà semplicemente sconosciuti; i ragazzi (circa un terzo di essi) hanno fatto riferimento anche al modo in cui i social influiscono negativamente sulla percezione di sé e degli altri; il 28% del campione analizzato, poi, ha indicato il problema della dipendenza dai social.

Sembra però che i giovani italiani siano più consapevoli dei pericoli derivanti dalla diffusione di contenuti fasulli sul web: il 26% degli intervistati ha menzionato la condivisione di fake news come uno dei principali pericoli dei social network. Non molti però a quanto pare (circa il 20% degli intervistati) sarebbero al corrente di altre tipologie di pericoli, come quello dell’adescamento di minori sui social.

Tra gli altri problemi menzionati, comunque, figurano quelli relativi alla privacy (22%): secondo parte dei ragazzi, infatti, i social possono incidere in maniera negativa sulla reputazione, proprio a seguito di diffusione pettegolezzi sul web e di foto private senza il consenso del proprietario.

Nel 66% dei casi, poi, gli intervistati hanno dichiarato di essere stati esposti a contenuti spiacevoli o inaspettati ritrovati online: tra questi, immagini e video di carattere violento (32% dei casi); contenuti che spingono al gioco d’azzardo (25%); contenuti razzisti o sessisti (15%); umiliazioni o diffamazioni (11%); contenuti che esaltano l’anoressia, l’autolesionismo o il suicidio.

i giovani e i social network

i giovani e i social network

abbandonare (TEMPORANEAMENTE) i social network: una missione impossibile?

Molti dei giovani (43% di genere maschile, 53% di genere femminile) della ricerca “Have your say” hanno ammesso che si sentirebbero ansiosi, agitati o persi se dovessero ritrovarsi per una settimana senza accesso ai social. Può essere quindi una missione impossibile chiedere ai più giovani di disinstallare tutte le app per qualche giorno?

Nel novembre del 2018 è stato chiesto a un gruppo di dieci ragazze della Northern California, con un’età compresa tra i 13 e i 14 anni, di disinstallare Instagram e gli altri social per due settimane. L’esperimento di social media detox condotto dalla corrispondente dell’ABC News, Becky Worley, ha avuto dei riscontri abbastanza positivi e ha portato ad alcune conclusioni importanti.

i social network e i giovani

Gruppo di ragazze che hanno partecipato all’esperimento di Becky Worley.

Un’osservazione interessante riguarda una delle motivazioni che rendono l’abbandono dei social così faticoso: «la parte più difficile durante la pausa (dai social) è stato quando uscivo con i miei amici e loro stavano sempre con i cellulari in mano a inviarsi delle cose a vicenda», ha ammesso una delle ragazze coinvolte nella ricerca. Un’altra ragazza ha dichiarato invece di essersi sentita esclusa da ciò che veniva pubblicato o visualizzato dagli amici sui social: non a caso, con la diffusione delle reti sociali è nato il concetto di fear of missing out, cioè la paura di perdersi qualcosa (online)

Il gruppo dell’esperimento, però, ha ammesso anche di aver riscontrato diversi effetti positivi, come il miglioramento della qualità del sonno e l’aumento della concentrazione con ripercussioni positive sullo studio. In seguito alla ricerca, Becky Worley ha messo a disposizione una guida rivolta a chi voglia proporre una disintossicazione dai social alla propria famiglia o comunità.

Staccare è difficile, perché i social hanno anche molto di positivo

aspetti positivi dei social network

aspetti positivi dei social network

L’idea di dover privarsi dei social può sembrare davvero spaventosa per molti adolescenti, anche perché in realtà essi consentono di svolgere varie attività molto piacevoli e essenziali, soprattutto per questa fascia d’età: dal tenersi in contatto con gli amici alla possibilità di essere sempre aggiornati su ogni novità.

Infatti, come messo in evidenza dalla ricerca “Have your say”, quando hanno dovuto menzionare tre effetti positivi dei social network, il 75% degli adolescenti ha fatto riferimento al contatto con gli altri, percentuale che sale all’81% nel caso dei pre-adolescenti: alcuni parlano del loro utilizzo per tenersi in contatto con amici e famiglia;  altri parlano della possibilità di trovare persone con interessi simili. I social vengono visti, inoltre, come un modo per sentirsi meno soli (18% dei casi).

Gli aspetti positivi non si terminano qui: per i ragazzi la possibilità di essere sempre “sul pezzo” è fondamentale. In questo senso, il 35% degli intervistati ha menzionato la facilità di reperire informazioni e notizie, mentre il 28% di essi di imparare cose nuove.

Per il 16% dei ragazzi i social sono un luogo in cui chiedere aiuto; per il 19% le reti sociali offrono la possibilità di esprimere la proprie idee, gusti e opinioni; per altri sono anche un luogo in cui costruire ed esprimere la propria identità, aspetti particolarmente  importanti in questa fase della vita.

La ricerca in questione è stata presentata il 5 febbraio 2019 a Milano durante l’evento “Have your say” nel corso del quale è stato firmato un protocollo d’intesa tra il MIUR e Telefono Azzurro per promuovere l’educazione digitale, iniziativa molto importante, soprattutto se si considerano tutte le problematiche che emergono quando si parla di adolescenti e social. Diviene quindi fondamentale accrescere ulteriormente la loro consapevolezza riguardo all’utilizzo di queste piattaforme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI