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Con i post di solo testo ora anche TikTok fa concorrenza a Twitter

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Oltre ai video verticali ora su TikTok si possono pubblicare anche post di solo testo: è il modo in cui la piattaforma mira a rendere ancora più totalizzante la user experience e fare concorrenza a Twitter (e Threads).

Da ormai qualche settima sono arrivati i post di solo testo su TikTok.

L’annuncio ufficiale da parte dell’azienda è avvenuto tramite un blog post che spiega come i post testuali – a differenza di altre, la nuova feature non ha un nome specifico – nascano per «espandere i confini della content creation […] su TikTok, dando spazio per splendere a quella creatività scritta che in questi anni abbiamo intravisto nei commenti, nelle caption»1.

Nonostante l’app sia diventata famosa per i video brevi e in formato verticale, i testi sono da sempre parte integrante dell’esperienza di TikTok, scelti come sono dagli utenti per commentare i contenuti più virali del momento, interagire, sfidarsi tra di loro. Grazie ai nuovi post di solo testo su TikTok ora sarà più facile, così, per chiunque condividere «storie, poesie, ricette», continuano dalla piattaforma.

La motivazione ufficiale per il lancio dei post testuali, come sostengono gli addetti ai lavori, ne cela però un’altra decisamente più strategica: competere con le altre big tech, Meta in primis, su un campo, quello dei social testuali, improvvisamente sgomberatosi dopo la perdita di popolarità di Twitter.

Post di solo testo su TikTok: come funzionano

Per pubblicare un post di solo testo su TikTok non serve fare niente di diverso da quello che si farebbe per pubblicare qualsiasi altro tipo di contenuto: una user experience semplice e intuitiva è da sempre il vero plus di TikTok e ciò che le ha permesso di mantenere «positive e ispirate» le community.

Una volta aperta l’app e schiacciato il bottone centrale di pubblicazione basta scegliere tra le varie opzioni disponibili la voce “testo” per essere rimandati alla pagina di composizione. Dopo averlo digitato si possono scegliere font, dimensione, colore del testo. In un secondo momento si possono arricchire i propri contenuti scritti con una serie di elementi molto familiari a chi frequenta TikTok con più assiduità come sticker, sfondi colorati, tappeti musicali. Nei nuovi post testuali su TikTok si possono usare hashtag o taggare altri utenti, utilizzando le funzioni Stitch o Duetti o sfidandoli in una challenge.

post di solo testo su TikTok

Fonte: TikTok

Stando a quanto avrebbe confermato un portavoce di TikTok via email a The New York Times, i nuovi post di solo testo su TikTok non possono superare in lunghezza i mille caratteri2 (2200 caratteri è attualmente la lunghezza limite per la descrizione dei tiktok, invece, e 150 quella dei commenti).

Con i post testuali TikTok prova a restare competitiva in un panorama in continuo cambiamento

È passato troppo poco tempo dall’introduzione per avere dati certi su come i nuovi post testuali siano stati accolti dalla community di tiktoker.

Quello che appare evidente è invece che, oltre che a «ispirare la self expression», i post di solo testo mirano a differenziare ulteriormente e rendere più articolata e per molti versi totalizzante l’esperienza utente su TikTok.

È una strategia che la piattaforma persegue da tempo e che l’ha portata a introdurre tra le altre funzioni per la ricerca, per lo shopping, dedicate a chi cerca lavoro o agli appassionati di libri o – ed è notizia piuttosto recente – per lo streaming musicale.

TikTok aspira cioè a diventare, come altre piattaforme sono riuscite a fare in passato, sempre di più un ecosistema da cui gli utenti non abbiano necessità – né voglia – di uscire. Le ragioni sono naturalmente anche e soprattutto economiche. Più tempo più utenti passano sulla piattaforma e più sono le opportunità di monetizzare, a scapito dei propri competitor .

È anche per questo che quella in atto tra le big tech sembra essere una costante corsa a copiarsi reciprocamente e a copiare funzioni e impostazioni più promettenti e che danno l’impressione di essere la “next big thing” del social networking.

Lo stesso arrivo dei post di solo testo su TikTok è stato accelerato, come in parte già si accennava, dal lancio di Threads e dal fatto che in poche ore il servizio di Meta abbia raggiunto diverse decine di milioni di iscritti, in un panorama più ampio segnato dall’abbandono massivo di Twitter per le politiche controverse adottate dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk e il rebranding in X Corp..

Il rischio – già in parte avveratosi – è che ciascun servizio perda di vista le sue caratteristiche distintive, l’unicum per cui era apprezzato e appariva irrinunciabile agli occhi degli utenti e che la Rete si riempia di piattaforme tutte uguali, tutte con le stesse funzioni in continuo mutamento e che in fin dei conti non servono a niente, come hanno già decretato gli utenti. Da qualche tempo, come qualche commentatore ha fatto notare, gli ultimi hanno preso a usare infatti il termine “enshittification3 (da “shit”) per riferirsi ai cambiamenti non sempre utili e non sempre apprezzabili che stanno avvenendo sulle piattaforme digitali.

Note
  1. TikTok
  2. The New York Times
  3. Cory Doctorow

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

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