È nata l'Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale (AIRIA)

«Nasce oggi l’Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale, AIRIA, associazione che si pone l’obiettivo di promuovere un dibattito informato volto alla regolazione della intelligenza artificiale»: è con queste parole che si apre un comunicato diffuso il 5 febbraio 2024. 

Cos’è AIRIA, Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale

AIRIA è l’Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale, che è un’associazione nata, quindi, con l’intento di affrontare le questioni di tipo legale e di public policy legate all’intelligenza artificiale.

AIRIA Vuole, cioè, da un lato sicuramente sensibilizzare l’opinione pubblica, ma dall’altro innescare anche un dialogo con le autorità di regolazione «sull’importanza dell’innovazione e dello sviluppo responsabile dell’IA».

«Con AIRIA – ha infatti sottolineato Massimiliano Masnada, partner dello studio legale Hogan Lovells e co-fondatore di AIRIA – ci siamo posti l’obiettivo di creare una community di esperti che possa promuovere un dibattito informato volto alla regolazione della intelligenza artificiale, affrontando le rilevanti questioni legali e di public policy, raccogliendo il punto di vista di professionisti, esperti e stakeholder , e condividendo le conoscenze acquisite attraverso iniziative di formazione e divulgazione.»

Com’è composta l’Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale

I presidenti di AIRIA sono due: Carmelo Fontana, senior regional counsel di Google, e Marta Colonna, general counsel di PagoPA.

I 5 soci fondatori di AIRIA, invece, sono:

• Massimiliano Masnada, partner di Hogan Lovells;
• Matteo Colombo, presidente AssoDPO, CEO Labour Project ;
• Domenica Lista, responsabile organi sociali e governance, segretaria CDA di Leonardo;
• Edoardo Raffiotta, prof. Diritto Costituzionale Università Bicocca di Milano, counsel LCA;
• Massimiliano Pappalardo, partner di Ughi e Nunziante.

L’organigramma dell’Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale, quindi, coerentemente allo scopo della stessa, vede la presenza di «giuristi, manager e esperti di regolazione provenienti dal mondo delle imprese, delle professioni legali, dall’accademia, con esperienza nel settore della ricerca teorica e applicata». Presidenti e soci fondatori, comunque, come specificato dalla stessa associazione, l’hanno realizzata a titolo personale, motivo per cui le aziende di riferimento non sono coinvolte.