Le migliori destinazioni per i nomadi digitali

I nomadi digitali hanno la libertà di lavorare da qualsiasi parte del mondo. Questa libertà è allo stesso tempo un’opportunità per plasmare lo stile di vita e il lavoro in base alle proprie esigenze. Tuttavia, ciò che a prima vista promette prospettive da sogno può rivelarsi una sfida, soprattutto quando si tratta di trovare un Paese di destinazione con condizioni di lavoro ottimali.

In un’ampia ricerca, la piattaforma di viaggi e prenotazioni Omio ha esaminato i migliori Paesi per i nomadi digitali, identificando quelli più popolari, sicuri e adatti alle famiglie. La ricerca ha preso in considerazione alcuni fattori, come il costo medio della vita, i prezzi e la velocità di internet, la disponibilità di spazi di coworking e le condizioni di sicurezza¹

Sulla base di questi criteri, sono state individuate le 5 migliori destinazioni per i nomadi digitali: Dubai, Spagna, Croazia, Portogallo e Colombia. Si tratta di Stati considerati relativamente sicuri, con una selezione diversificata di spazi di coworking e una velocità media di internet paragonabile o addirittura superiore a quella di casa.

Quali altri Paesi dovrebbero essere presi  in considerazione come nomadi digitali e quali fattori sono particolarmente importanti nella scelta della destinazione perfetta?

L’aspetto economico gioca sempre un ruolo determinante

Una delle considerazioni più importanti nella scelta di un luogo di lavoro è il costo. Sono vantaggiose le destinazioni in cui il reddito è superiore alla media locale e il costo della vita è basso. I Paesi dove si può vivere con un budget ridotto come nomade digitale sono Colombia, Sri Lanka, Turchia, Bali e Argentina.

Internet: fondamentale risorsa di ogni nomade digitale

Dal momento che i nomadi digitali lavorano esclusivamente online, una connessione internet stabile è essenziale. Che si tratti di riunioni con i clienti o di guardare il proprio film preferito in streaming la sera, la potenziale destinazione deve avere una connessione veloce.

Un pioniere in questo campo è la Thailandia, con l’incredibile valore di 198,98 megabit al secondo. Per un confronto, la velocità media di Internet in Italia è di circa 60 megabit al secondo. Anche la Danimarca e gli Stati Uniti offrono una connessione Internet veloce, con una media di oltre 192 megabit al secondo.

La Spagna, con 168,63 megabit al secondo, crea condizioni di lavoro ideali per i nomadi digitali, così come la Romania che permette connessioni tre volte più veloci che in Italia.

Importanza degli spazi di coworking

La comunità e la posizione sono altri fattori importanti che i nomadi digitali dovrebbero considerare quando scelgono la loro destinazione. 

Una comunità o uno spazio di coworking possono essere utili per fare rete e condividere esperienze. In uno scenario perfetto la posizione del luogo di lavoro dovrebbe essere vicina a servizi come caffè, ristoranti e trasporti pubblici. Per inciso, questi ultimi sono più economici in Vietnam (8 euro per un abbonamento mensile), Panama (33 centesimi per una corsa in autobus), Albania (14 euro per un abbonamento mensile) e Repubblica Ceca (23 euro per un abbonamento mensile).

Stati Uniti, Germania, Spagna, Messico e Canada sono invece i pionieri indiscussi in termini di numero di spazi di coworking. Negli Stati Uniti, dove sono nati gli spazi di coworking, se ne contano oltre 4.500. Anche in Germania e in Spagna è possibile scegliere, rispettivamente, tra quasi 950 e quasi 800 spazi di coworking. Il Messico conta quasi 700 spazi di coworking e il Canada poco meno di 600.

I paesi più sicuri per i nomadi digitali

Se si viaggia da soli o si è nomadi digitali con la propria famiglia occorre  considerare anche la sicurezza nella scelta della destinazione. I Paesi più sicuri per i nomadi digitali sono Taiwan, Giappone, Estonia, Svizzera e Croazia, perché hanno un indice di sicurezza di 74 o superiore. A titolo di confronto, la sicurezza dell’Italia è valutata a circa 53,1.

L’indice di sicurezza tiene conto, tra l’altro, dei pericoli di borseggio, disastri naturali e terrorismo, nonché della sicurezza delle donne che viaggiano da sole. Di  contro, i nomadi digitali dovrebbero evitare destinazioni come Brasile, Sudafrica, Namibia, Argentina o Bahamas.

Nomadi digitali con la famiglia

Oltre alle persone indipendenti, sempre più famiglie con bambini optano per una vita da nomadi digitali. Combinare il lavoro con i viaggi è possibile anche per le famiglie, grazie a destinazioni a misura di bambino.

Le Isole Cayman, per esempio, offrono un “Global Citizen Concierge Programme”. Questo programma riconosce  ai nomadi digitali con famiglia l’opportunità di trasferirsi sulle isole e di frequentare scuole con standard internazionali. Tuttavia, i candidati devono dimostrare di avere un reddito mensile di 14.000 euro per poter rimanere sulle isole a lungo termine.

A Dubai, che offre un “visto di lavoro virtuale” e accoglie i nomadi digitali con famiglia per un massimo di dodici mesi, i richiedenti devono dimostrare un reddito mensile di 4.700 euro. Nonostante il costo della vita più elevato, Dubai offre un’elevata sicurezza, internet veloce e molti spazi di coworking.

Paesi più frequentati dai lavoratori italiani

Se si desidera sentirsi a  casa, è possibile  scegliere un paese di destinazione che i propri compatrioti amano visitare. Destinazioni europee come Portogallo, Isole Canarie (Tenerife, Fuerteventura) ed Estonia sono molto popolari tra i lavoratori da remoto italiani. Allo stesso modo, località turistiche come Bali e Thailandia stanno diventando sempre più popolari tra gli italiani.