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Micro influencer marketing per eCommerce: dai vantaggi ai consigli per una strategia efficace

Micro influencer marketing per eCommerce: dai vantaggi ai consigli per una strategia efficace

Quali sono i vantaggi dell'investire in micro influencer marketing per eCommerce? E come creare una strategia davvero efficace?

Promuovere il proprio negozio virtuale, oggi, passa sempre di più da strategie di micro influencer marketing per ecommerce e le ragioni sono di più – e in parte diverse – di quelle che si possono immaginare.

Economico, efficace, credibile: i vantaggi del micro influencer marketing per eCommerce

Se è vero, innanzitutto, che di anno in anno il budget digitale allocato alle campagne di influencer marketing si è moltiplicato, è vero anche che per i merchant più piccoli, per i piccoli eShop, si tratta comunque di cifre limitate, con cui sarebbe impensabile, semplificando molto, rivolgersi a web star e a list influencer . Il primo, più macroscopico e osannato vantaggio del micro influencer marketing per eCommerce è, così, la sua (relativa) economicità: coinvolgere un micro influencer nelle proprie campagne costa poco – o, sarebbe meglio dire, costa meno di collaborare con influencer con community e fanbase più ampie – e, nella maggior parte dei casi, genera lead di buona qualità.

Proprio i lead qualificati sono tra l’altro tra le ragioni per cui, questioni di budget a parte, anche negozi virtuali più grandi non di rado preferiscono affidare le proprie campagne di influencer marketing a più micro influencer diversi piuttosto che a un solo macro influencer. Qualche volta per lead di qualità si deve intendere più traffico verso l’eCommerce, un numero maggiore di carrelli chiusi o, ancora, un maggiore valore medio dello scontrino. Molto più semplicemente, insomma, i piccoli influencer riescono meglio nel convincere il proprio pubblico ad acquistare online – o perlomeno a iniziare quel viaggio che lo porterà ad acquistare online – e lo fanno perché hanno community (relativamente) piccole, verticali, omogenee, interessate agli stessi argomenti, presso cui godono di una buona credibilità o da cui si vedono riconosciuta una certa autorità. In altre parole? Il micro influencer risulta credibile, anche quando dà consigli che riguardano gli acquisti da fare online, a volte perché rappresenta agli occhi della propria community l’utente qualunque, “della porta accanto” e altre volte perché, se si provassero a ricostruire degli archetipi di influencer, tra i micro influencer si troverebbero esperti o appassionati di singole materie, anche le di più nicchia.

Come scegliere il micro influencer giusto per il proprio negozio virtuale

E quando si è alla ricerca di un brand di vestiti completamente green, ecosostenibile, cruelty-free, la prima cosa che viene spontanea è affidarsi a quell’utente appassionato di moda bio che da tempo si segue su Instagram. Da qui l’importanza per un merchant, o per chiunque voglia investire in strategie di micro influencer marketing per l’eCommerce, di scegliere bene l’influencer a cui affidarsi. È una task, quella della scelta dell’influencer giusto, tanto strategica quanto impegnativa per chiunque sia intenzionato a investire in campagne di questo tipo: mentre spesso un’azienda medio-grande ha tempo e risorse per affidarsi ad agenzie o applicativi, software o persino intelligenza artificiale per l’influencer marketing, per un merchat piccolo o appena nato l’unica strada percorribile potrebbe essere quella del fai da te. La cosa fondamentale è scegliere micro-influencer in target a cui affidare le proprie campagne: mom e dad influencer sono l’ideale, per esempio, se il proprio è un negozio virtuale di abbigliamento e accessori per la prima infanzia, come health influencer e gym influencer sono l’alleato perfetto per un eShop di abbigliamento sportivo, attrezzi per l’allenamento casalingo, ecc.

Anche cercare un micro-influencer con un tono di voce il più possibile simile a quello del proprio brand è importante per massimizzare l’efficacia dell’investimento. Anche in considerazione del fatto che, soprattutto per le realtà più piccole, scegliere un influencer significa spesso scegliere che volto, che voce avrà il proprio servizio in Rete. Per un piccolo merchant, infatti, potrebbe risultare difficile gestire e coinvolgere le community e farlo con costanza, ma la buona notizia è che sono proprio questi i compiti che si possono facilmente delegare a un influencer: meglio assicurarsi in questo caso che abbia buoni tassi di engagement e che rispondere a domande e richieste dei propri follower e mantenere con loro un rapporto vivo e partecipativo faccia parte della sua normale routine. Se si scelgono bene i micro influencer da coinvolgere nelle campagne per il proprio eCommerce, tra l’altro, si potrebbe ovviare, almeno in parte, al dover prevedere, per esempio, a un servizio di assistenza clienti prevendita o di customer care , lasciando che siano i suoi contenuti a rispondere a dubbi e domande frequenti di chi acquista. Fiducia e trasparenza sono così due ingredienti fondamentali per la buona riuscita di una strategia di micro influencer marketing per eCommerce, come di qualsiasi campagna che coinvolga gli influencer. Fiducia può voler dire, per esempio, lasciare che sia il singolo content creator a scegliere con che tipo di contenuti o quando parlare alla propria community del negozio online e dei suoi prodotti e servizi, anche in considerazione di quelli che sono gusti e abitudini del proprio pubblico. Allo stesso modo, trasparenza vuol dire condividere in fase di briefing tutti i più importanti dettagli della propria strategia con gli influencer che si intende coinvolgere da un lato e, dall’altro, chiedere loro di rispettare prassi e codici di autodisciplina, quali quelli che riguardano l’uso dell’hashtag #sponsored per le collaborazioni con le aziende per esempio.

Collaborare con gli influencer (micro) e migliorare le vendite del proprio negozio virtuale

Tanti possono essere, comunque, i dubbi (legittimi) quando si prova a coinvolgere i micro influencer nella strategia di promozione di un negozio virtuale: “quanti influencer scegliere?”, “in che occasione far partire la campagna?”. Quanto alla prima domanda, come già si accennava, c’è chi opta per investire l’intero budget a disposizione su un unico (micro) influencer e chi decide, invece, di distribuirlo su più influencer diversi, magari con community di dimensioni più piccole o per campagne meno complesse e di durata inferiore – fatte di singoli contenuti, per esempio, o di contenuti temporanei, ma le formule possono essere le più svariate. Quanto alle occasioni in cui investire in campagne di micro influencer marketing per eCommerce, Trustpilot tra gli altri dà dalle indicazioni utili: il lancio di un nuovo prodotto o di un nuovo servizio – che per un eShop potrebbe essere quello delle spedizioni gratuite o del click and collect per esempio – o le festive campaign e, ancora, promozioni speciali come quelle del black friday e del cyber monday sono momenti ideali per dare il via a una collaborazione con i piccoli influencer, da cui non è escluso che nasca poi un rapporto duraturo; se ci si volesse slegare, però, dal calendario di marketing si potrebbe pensare a contest ad hoc durante i quali dare l’opportunità a più creator diversi di sfidarsi a interpretare un messaggio di brand prima di scegliere quello – o quelli – che diventeranno i propri influencer. Quanto a come organizzare una campagna di micro influencer marketing di questo tipo, infine, come già si accennava, dipende dall’obiettivo da raggiungere, dal pubblico a cui si intende rivolgersi, dal tipo di presenza digitale che ha già l’influencer scelto: semplificando molto, così, se l’obiettivo dovesse essere aumentare o migliorare la propria brand awareness , potrebbe bastare che il micro influencer racconti l’eShop e i suoi servizi; se, invece, si mira più direttamente ad aumentare le vendite e i carrelli chiusi si potrebbe optare per rendere disponibili coupon e codici sconti che il micro influencer può distribuire alla propria community e via di questo passo.

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