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In Francia potrebbe esserci presto una nuova legge sugli influencer

legge sugli influencer in Francia

Una consultazione popolare e delle proposte discusse in parlamento anticipano l'arrivo in Francia di una legge sull'influencer marketing: centrale sarà la tutela dei consumatori e il riconoscimento professionale dei creator.

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In Francia potrebbe esserci presto una nuova legge sugli influencer
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Potrebbe arrivare presto una legge sugli influencer in Francia e sarà una legge pensata in primis per riconoscere come una professione a tutti gli effetti quella di chi crea contenuti digitali in collaborazione con le aziende o sponsorizza servizi e prodotti.

Perché serve inquadrare legalmente l’influencer marketing

Nonostante quello dell’influencer marketing sia ormai un mercato «maturo», infatti, manca ancora in molti paesi un inquadramento legale che tuteli tanto chi opera al suo interno quanto soprattutto i consumatori.

Molto è lasciato a forme di autoregolamentazione e autodisciplina o all’applicazione “per analogia” di quanto previsto per altre tipologie di professioni e attività commerciali. Per esempio, attualmente si prevede che influencer e creator digitali segnalino tramite appositi hashtag o etichette i contenuti #sponsored per cui sono pagati.

Ricostruendo la notizia della possibile approvazione di una legge sugli influencer in Francia, Il Post sottolinea come nel Paese siano state applicate1 fin qui le regole che valgono per modelle e modelli e per le attività di tipo artistico.

Le attività in cui sono tipicamente impegnati gli influencer hanno, però, caratteristiche a volte anche molto diverse da quelle artistico-culturali e il loro lavoro non può essere sovrapposto a quello dei modelli in ogni aspetto.

Da qui la necessità di riconoscere ufficialmente la professione di influencer, come in parte è stato fatto in Italia nell’estate 2022 con il cosiddetto “emendamento content creator”, e di regolamentarla.

Cosa prevede la nuova legge sugli influencer in Francia

Resta comunque difficile allo stato attuale prevedere quali saranno le effettive novità della legge sugli influencer in Francia.

Ancora, secondo Il Post, potrebbe esserci spazio addirittura per un riconoscimento formale della professione di “agente di influencer”. Infatti, a occuparsi del match tra aziende interessate a investire in attività di influencer marketing e creator digitali che abbiano un profilo in linea con la filosofia e i valori aziendali sono sempre più spesso agenzie e intermediari.

Altri possibili temi centrali nel disegno di legge – che, secondo le previsioni, dovrebbe essere discusso a marzo – si deducono dai contenuti di una consultazione popolare2 lanciata online dal ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, per indagare come i consumatori francesi percepiscano le attività degli influencer.

Tra i temi proposti ai partecipanti alla consultazione c’è la creazione di un albo professionale e la definizione di un codice di condotta per gli influencer, che imponga, tra l’altro, di segnalare quando foto e video sono ritoccati o modificati, come già avviene da qualche tempo in Norvegia; c’è, inoltre, la definizione di sanzioni da applicare a chi violi il codice di condotta o abbia comportamenti scorretti nei confronti dei consumatori. Per disincentivare questi ultimi, è stato proposto di aumentare le attività di sorveglianza da parte delle autorità, nonché di incrementare, in collaborazione con le piattaforme digitali, gli strumenti con cui gli utenti possano segnalare eventuali illeciti, come truffe a opera dei cosiddetti “fake influencer”.

Nella nuova legge sugli influencer in Francia non mancheranno, soprattutto, regole inerenti alla tipologia di prodotti o servizi che si possono sponsorizzare.

L’attenzione potrebbe concentrarsi specialmente su integratori e prodotti parafarmaceutici (come le pillole per dimagrire), spesso di dubbia efficacia se non addirittura potenzialmente pericolosi per la salute. Ciononostante, essi spopolano sempre di più in Rete come conseguenza del successo di pubblico degli health influencer, la cui attività è legata soprattutto a temi connessi con la salute e il benessere fisico.

Anche investimenti insicuri come quelli in criptovalute o in attività di trading online potrebbero essere tra i servizi che gli influencer avranno divieto di sponsorizzare o potranno pubblicizzare solo a condizioni stringenti.

Una proposta di legge3 già in discussione a gennaio 2023, del resto, aveva come oggetto proprio il divieto per influencer e altri creator digitali francesi di pubblicizzare da un lato interventi chirurgici, specie di chirurgia estetica, e dall’altro investimenti finanziari ad alto rischio. La paura di fondo sembra essere che, per la credibilità di cui godono all’interno delle proprie community, gli influencer possano indurre i propri follower a prendere decisioni potenzialmente pericolose per la propria salute fisica o finanziaria o di cui non sono in grado di prevedere fino a fondo le conseguenze.

Regolamentare la professione di influencer servirà, quindi, sia a garantire le necessarie tutele ai consumatori, sia a tutelare i professionisti digitali da collaborazioni sbagliate o sconsiderate.

Non a caso, già in passato, la Francia era intervenuta con questo spirito a regolamentare per legge le attività dei baby influencer.

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