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Con la funzione Heads Up, Google invierà una notifica agli utenti che guardano lo smartphone mentre camminano

Heads Up di Google: nuova funzione per Android

La nuova funzione Heads up di Google rientra tra le iniziative dell'azienda che puntano a promuovere il benessere digitale e l'uso adeguato delle tecnologie.

Anche se la notizia potrebbe sembrare alquanto esilarante, la verità è che il fenomeno è talmente diffuso da portare alcuni ricercatori a studiarlo e alcuni paesi ad adottare delle misure normative per contenerlo: la pratica di guardare lo smartphone mentre si cammina, spesso isolandosi totalmente dall’ambiente circostante, può risultare effettivamente pericolosa, specie se si cammina su strade particolarmente trafficate. Grazie alla nuova funzione Heads Up di Google, gli utenti potranno ricevere un avviso che ricorderà loro di alzare lo sguardo, evitando così situazioni sgradevoli e potenzialmente pericolose, come per esempio scontrarsi con un palo della luce o attraversare la strada durante il passaggio delle auto.

Heads Up: la nuova funzione dell’app “Benessere digitale”

Heads Up di Google è la nuova funzione introdotta dal colosso di Mountain View all’interno dell’applicazione “Digital wellbeing” (o, nella versione italiana, “Benessere digitale“). Quest’ultima, disponibile per i dispositivi Android, consiste in un servizio ideato per aiutare gli utenti a diventare più consapevoli del tempo che trascorrono utilizzando lo smartphone, fornendo dati sul numero di volte al giorno in cui esso viene sbloccato e sul tempo di utilizzo di ogni app presente sul dispositivo.

L’idea è quella di sfruttare questi dati per aumentare il proprio benessere digitale adottando delle abitudini in questo senso più sane: l’app “Benessere digitale” consente per esempio di impostare dei timer qualora venga raggiunto un determinato numero di ore o di minuti al giorno utilizzando un’app, ma anche di sfruttare altre funzionalità, tra cui la modalità Shhhh“, che permette di ruotare il dispositivo per eliminare le notifiche.

Cosa si sa su Heads Up

Heads Up si aggiunge alla lista di soluzioni proposte da Google per aiutare gli utenti con dispositivi Android a fare buon uso della tecnologia: come si evince dal nome (che può essere tradotto con “teste in su”), l’idea sarebbe quella di ricordare agli utenti di essere attenti quando camminano e contemporaneamente utilizzano lo smartphone. Per questo, grazie a Heads Up, l’app invierà una notifica nel momento in cui l’utente abbassa la testa mentre si sta muovendo a piedi.

Affinché questo sia possibile, l’attivazione della funzione Heads Up di Google richiederà l’accesso da parte dell’app alla posizione del dispositivo e all’attività fisica dell’utente: si tratta di permessi che vengono richiesti da altre applicazioni come Google Fit.

Heads up di google

Schermata dell’app “Digital wellbeing” in cui vengono richiesti i permessi per l’attivazione della funzione Heads Up. Fonte: Xda-developers

In questo modo, quando l’app rileva che l’utente sta utilizzando alcune funzioni e scrolla lo schermo mentre cammina invierà una notifica per ricordargli di prestare attenzione al contesto circostante.

Al momento la funzione Heads Up è disponibile solo in versione beta (la versione più aggiornata) dell’app “Digital wellbeing” e, stando a quanto affermato da un utente su Twitter, che ha rivelato di aver ricevuto la notifica sul proprio dispositivo Pixel 4A, sarebbe già disponibile sugli smartphone Pixel (firmati Google).

La notizia dell’introduzione di Heads Up è stata riportata dalla comunità di sviluppatori di software XDA Developers, ma Google non ha ancora rilasciato ulteriori informazioni a riguardo.

Una simile funzione è davvero necessaria?

Una ricerca pubblicata a marzo 2021 su Science Advances ha messo in evidenza l’impatto delle persone che camminano in maniera distratta per strada sul movimento complessivo di una folla. Dallo studio è emerso che quando i partecipanti guardavano il proprio smartphone tendevano a camminare in maniera più lenta e meno spedita rispetto a quando si concentravano sul percorso da seguire (evidenza che trova conferma in un’altra ricerca sull’impatto dell’uso del cellulare sulla velocità del passo). Secondo i ricercatori giapponesi che hanno condotto lo studio, basterebbero poche persone concentrate sullo smartphone per alterare il comportamento di oltre 50 persone, inducendo un rallentamento del passo di quelle che si trovano dietro.

L’esperimento mette in evidenza come questo comportamento distratto possa promuovere un maggiore disordine nei movimenti delle persone, effetto che si rivela naturalmente più problematico in base al numero di individui coinvolti. A questo proposito, come ha fatto notare Veronique Greenwood in un articolo su The New York Times, «se guardi il cellulare mentre cammini, sei un agente del caos».

Il potenziale impatto negativo della tendenza a distrarsi con lo smartphone mentre si cammina è stato preso in seria considerazione anche dai legislatori di diversi paesi: ha infatti portato molti a chiedersi se questo comportamento possa essere ritenuto illegale. Come riportato da The New York Times, nella città di Honolulu (Hawaii), per esempio, nel 2017 è stata approvata una legge che permette alla polizia di multare i cittadini se osservano lo smartphone mentre attraversano la strada.

Data l’attenzione che gli è stata dedicata negli ultimi anni, sembra che il fenomeno sia ormai abbastanza diffuso. È stato anche rinominato con un termine specifico, “twalking” (parola usata più nello specifico per riferirsi alla scrittura di messaggi mentre si cammina).

La soluzione di Google potrebbe risultare per alcuni poco rilevante o addirittura frutto di uno scherzo, ma constatare quanto sia diffuso questo fenomeno a livello globale potrebbe rendere più evidente l’utilità di nuove soluzioni che promuovano un uso più consapevole dello smartphone e, in senso più ampio, degli strumenti digitali.

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