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Italiani e social media 2019: arriva il terzo capitolo dell'indagine su chi sono e cosa fanno gli italiani online

Italiani e social media 2019: i dati di Blogmeter

Con "Italiani e social media 2019" Blogmeter fotografa le abitudini degli italiani online, tra acquisti e grande seguito per gli influencer.

Con “Italiani e social media 2019”, Blogmeter torna a indagare chi sono e cosa fanno gli italiani sui social network e lo fa con uno sguardo prospettico, mirato a individuare come sono evoluti nel tempo gusti e preferenze degli internauti nostrani.

Italiani e social media 2019: che piattaforme utilizziamo (e come)

Come nell’edizione 2018, due sono le tipologie di piattaforme individuate: i cosiddetti social «di cittadinanza», utilizzati in maniera diffusa e quotidiana e indispensabili quando si tratta di definire identità e cittadinanza digitale degli italiani online, e i social «funzionali» invece, che assolvono a uno scopo ben preciso che sia prenotare un ristorante o videochiamare un amico lontano. La principale novità di “Italiani e social media 2019”, così, sta soprattutto nel fatto che la messaggistica istantanea – e non con il solo WhatsApp, ma anche con altri servizi come Messenger e Telegram – entra di prepotenza nella prima categoria, tra i social media utilizzati quotidianamente dagli italiani e più in grado di definirne l’identità digitale. Un terza tipologia di social, comunque, si aggiunge quest’anno a quelle già individuate nelle edizioni precedenti da Blogmeter: sono social, come Tik Tok o WeChat, utilizzati da giovani della Gen Z e giovanissimi della Generazione Alpha e che hanno penetrazione quasi zero nelle altre fasce d’età.

italiani e social media 2019 social più usati

Invariata rispetto allo scorso anno è la modalità con cui la maggior parte degli italiani utilizza i social media che, volendo utilizzare un’espressione ormai ampiamente nota in letteratura, è quella di un « lurker »: oltre il 40% degli utenti italiani, cioè, utilizza Facebook e co. semplicemente per leggere contenuti altrui – e la percentuale di questi utenti falsamente attivi sembrerebbe più alta, tra l’altro, nella fascia di giovanissimi tra i 15 e i 24 anni –, mentre poco più del 10% condivide con una certa frequenza post e contenuti originali. Ancora come l’anno scorso, si utilizza soprattutto Facebook in modalità multi-scopo e, cioè, tanto per informarsi, quanto per leggere recensioni su prodotti o servizi che si intende acquistare o per condividere con amici reali o virtuali frangenti della propria vita quotidiana. È su YouTube che va in onda, invece, l’intrattenimento e che si cercano idee e fonti d’ispirazione, mentre Instagram sembra essere la piattaforma prettamente dedicata a seguire star e piccole celebrità del web.italiani e social media piattaforme e scopi

Influencer e Storie su Instagram sono pane quotidiano degli italiani online, più degli acquisti

Proprio a queste ultime, del resto, è dedicata un’intera sezione di “Italiani e social media 2019”. A domanda precisa il campione di Blogmeter ha risposto innanzitutto che segue gli influencer perché – e, va da sé, quando – questi parlano di argomenti di proprio interesse o perché li trova simpatici e spontanei. Quando si è trattato di nominare, invece, personaggi diventati famosi grazie ai social network i campioni sono stati Chiara Ferragni e Fedez e – un po’ a sorpresa – Cristiano Ronaldo, che ha sottratto il terzo posto del podio a un personaggio davvero nato sui social come Clio Make-Up.

Tra le novità di quest’anno, comunque, lo studio ha dedicato un apposito capitolo al fenomeno delle Storie, su Instagram e Facebook soprattutto, nonostante la feature sia ormai presente su praticamente qualsiasi piattaforma social. Il risultato più interessante è che i contenuti temporanei sembrano attirare l’attenzione e risultare interessanti più di quanto riescano a fare invece i contenuti permanenti: il 32% del campione, infatti, preferisce guardare le storie piuttosto che leggere o interagire con un post e la percentuale sale addirittura al 52% se si considera la fascia più giovane di utenti Instagram e Facebook, ancora quella tra i 15 e i 24 anni.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infine, gli italiani utilizzano ancora poco i social quando si tratta di informarsi prima e per effettuare un acquisto online. Facebook, Instagram e YouTube rimangono, infatti, in questo senso appannaggio degli «heavy user», utenti cioè che avrebbero all’attivo numerosi account social (almeno sette secondo la stessa ricerca). Il resto degli italiani – che compra in Rete, pure, con una certa frequenza – continua a preferire motori di ricerca, siti di ecommerce o blog e forum specializzati quando si tratta di informarsi riguardo all’acquisto che si sta per concludere. Una buona notizia sembrerebbe riguardare, invece, la social advertising: al contrario dello scorso anno, quando una buona fetta di internauti nostrani aveva definito «interruttiva» la pubblicità sui social network e in particolare su YouTube, quest’anno la percezione sembra essere decisamente più neutra: indipendentemente dalle piattaforme, infatti, è aumentata la percentuale di utenti che hanno definito «utili» i contenuti sponsorizzati e altre forme di adv, con ogni probabilità grazie anche a criteri di investimento più mirati e in contesti premium e a comunicazioni più personalizzate.

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