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Retargeting

Definizione di Retargeting

retargeting Il Retargeting, termine spesso utilizzato come sinonimo di remarketing, indica tutte quelle azioni di recupero dell’audience che avvengono attraverso l’utilizzo di campagne di advertising a pagamento. Grazie al retargeting è possibile ricontattare gli utenti che sono transitati sul sito web dell’inserzionista e cercare una loro conversione.

RETARGETING: COS’È

Nella definizione di retargeting un elemento di cui è necessario tener conto è l’utilizzo che viene spesso fatto in qualità di sinonimo di remarketing. Sul web e in letteratura è infatti possibile trovarne un utilizzo indistinto ma anche diverse definizioni che tengono conto sia delle caratteristiche dell’utente che viene tracciato, sia del modo in cui esso viene coinvolto.

Nel primo caso, questa distinzione è stata oggetto di studio del volume “Come fare remarketing e retargeting. Con Google Adwords e Facebook ADS per affinare la tua strategia” a cura di Alessandra Maggio. L’autrice, per una scelta legata alla varietà lessicale, decide di utilizzarli in maniera indistinta specificando però che concettualmente i termini sono diversi. «Quando parliamo di retargeting – si legge nel primo capitolo del volume edito da Hoepli – ci stiamo rivolgendo a utenti che hanno compiuto determinate azioni sulle nostre piattaforme. Per targeting, infatti, intendiamo un pattern di comportamento che permette di inserire gli utenti in un cluster definito. Quando parliamo di remarketing ci stiamo rivolgendo non più a una massa indistinta di utenti ma i clienti veri e propri del nostro prodotto/servizio».

Nel secondo caso, riferendoci alla differenza nel metodo di coinvolgimento, secondo la definizione che viene fornita da Criteo, sono entrambe strategie per cercare di ottenere una conversione da parte del visitatore che ha abbandonato il sito senza compiere azioni, ma «il retargeting cerca di riportare i visitatori ad acquistare mediante annunci display o nativi mostrati su altri siti o app. Il remarketing cerca di fare lo stesso ma mediante email. Tra gli esempi, una email per l’abbandono del carrello, che ricorda agli utenti un articolo ancora presente nel carrello, una email di up sell/cross sell, che invita all’acquisto di altri prodotti in base alla cronologia di acquisto».

Retargeting statico e retargeting dinamico

Dal momento che con il termine retargeting si intendono tutte quelle forme di advertising a pagamento con le quali intercettare coloro che hanno avuto una qualunque forma di interazione con le pagine web o social presidiate, è utile operare una distinzione fra retargeting statico e retargeting dinamico.

Il retargeting statico è una strategia che permette di targetizzare un determinato tipo di audience, permette di lavorare su diversi livelli del funnel e prevede la creazione di un gruppo fisso di annunci che il consumatore visualizzerà a seconda delle pagine che ha visitato sul sito.

Il retargeting dinamico prevede invece la creazione di annunci personalizzati per ciascun consumatore sulla base del suo comportamento d’acquisto. Si serve di tecnologie più sofisticate, come ad esempio il machine learning, e grazie a queste permette di stabilire quando presentare l’annuncio e di massimizzare le probabilità di conversione.

Retargeting Criteo

Il retargeting statico vs il retargeting dinamico. Fonte: Criteo.com

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