Il futuro dei pagamenti ai concerti e agli spettacoli è il cashless

Il COVID-19 ha avuto un impatto devastante in tanti settori e tra quelli maggiormente colpiti rientra l’industria del tempo libero e dell’intrattenimento, penalizzata dalle norme stringenti sul distanziamento sociale. Sebbene si respiri aria di ritorno dei grandi eventi dal vivo dopo i continui rinvii (eventi musicali e teatrali, ma anche cinematografici), sicuramente si monitorerà, anche per quelli programmati in estate, l’evoluzione pandemica a livello globale. La speranza è che la situazione possa definitivamente migliorare, per dare una boccata d’ossigeno agli operatori del mondo dello spettacolo e per restituire una parvenza di “normalità” a giovani e meno giovani.

In un contesto simile, la pandemia ha amplificato l’esigenza di pagamenti cashless in grado di evitare la gestione di banconote e monete, seguendo i trend di grandi festival organizzati per esempio negli Stati Uniti o in Spagna¹.

I vantaggi legati ai pagamenti cashless

Come già accennato, la rivoluzione relativa ai metodi di pagamento accettati per accedere a spettacoli e concerti è già cominciata nell’ormai lontano 2015² ed è destinata a cambiare radicalmente il modo di vivere l’esperienza per gli spettatori. Gli aspetti positivi legati a un pagamento con pos sono evidenti:

• transazioni più veloci e sicure (basterà inserire oppure strisciare la carta di credito o la prepagata in qualsiasi dispositivo creato appositamente per questo tipo di pagamenti);
• addio resto (uno degli incubi di venditori di alimenti e di merchandise durante i concerti, causa di perdite di tempo e formazione di code chilometriche);
• nessun bisogno di approntare degli ATM nell’area dello spettacolo (attualmente le macchine per i prelievi sono ancora presenti, ma la sensazione è che si andrà verso una loro completa eliminazione).
• spettatori che possono evitare di portare portafogli ingombranti (basterà il proprio cellulare o una carta abilitata per i pagamenti);
• maggiore sicurezza in tutta l’area degli spettacoli con incidenza ridotta di furti e borseggi;
• libertà assoluta nei pagamenti accompagnata da una maggiore propensione alla spesa.

Ovviamente ci vorrà ancora del tempo prima che questo tipo di situazione vada a consolidarsi, diventando quindi la normalità. Alcuni organizzatori reclamano e sottolineano l’impossibilità di utilizzare contante nelle venue degli spettacoli, dando così anche la possibilità agli spettatori di prepararsi a dovere, soprattutto quando questa tendenza si concretizzerà completamente. Stesso discorso ovviamente per i proprietari di stand e di punti ristoro che dovranno organizzarsi a livello tecnologico, ma le soluzioni in tal senso non mancano.

Le soluzioni tecnologiche

Le soluzioni a disposizione per il pagamento includono il classico POS – meglio se contactless – ma si stanno concentrando anche su due nuove tecnologie: NFC e RFID. La prima permette il pagamento tramite un wallet virtuale attraverso il proprio cellulare o qualsiasi altro dispositivo mobile abilitato, come per esempio una smart band. La seconda invece è probabilmente ancor più comoda e adatta alle location non coperte da segnale Wi-Fi e non richiede dispositivi elettronici o carte.

In sostanza, lo spettatore dovrà registrarsi prima del concerto precaricando del denaro di cui potrà servirsi tramite apposito braccialetto che gli verrà consegnato all’ingresso dello show. L’inconveniente più grande riguarda ovviamente la capacità di prevedere quanto si andrà a spendere durante la serata, ma si dovrà anche preventivare di dover impiegare del tempo per la procedura di ricarica del conto prima dello spettacolo.