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Facebook Shops: così Zuckerberg trasforma le pagine aziendali in negozi online e ci riprova con il social commerce

Facebook Shops: così Zuckerberg trasforma le pagine aziendali in negozi online e ci riprova con il social commerce

Arriva Facebook Shops, una nuova feature per trasformare la pagina Facebook aziendale in negozio e che aiuta le piccole imprese alla ripresa.

Si chiamano Facebook Shops e, a guardarli bene, sembrano il modo in cui da casa Zuckerberg ci riprovano col social commerce . Dal primo Local Market al più recente marketplace , la storia del social di Menlo Park è costellata infatti di tentativi di trasformare la piattaforma in un luogo in cui, tra le altre numerose attività che avvengono online in un solo minuto, gli iscritti possano anche fare shopping.

Da tempo del resto gli utenti sfruttano la propria rete di contatti su Facebook per la compravendita di oggetti o servizi: lo facevano già, ha ricordato Zuckerberg in una diretta di presentazione dei Facebook Shops, quando in mancanza di feature apposite vendere su Facebook significava semplicemente «pubblicare la foto di una bicicletta con la scritta “in vendita”». Oggi che innumerevoli altri ambienti digitali hanno abituato i propri utenti a comprare con un click e che la pandemia e le misure di confinamento adottate da molti paesi hanno convinto i più agli acquisti digitali, per rimanere competitivi è indispensabile rendere «semplice» e «piacevole» l’esperienza d’acquisto anche sui social.

Facebook Shops: le principali novità per chi vuole vendere o fare shopping sui social di casa Zuckerberg

Da qui le principali caratteristiche dei Facebook Shops che, nonostante le premesse e in barba al nome, più che a dei veri e propri negozi su Facebook, allo stato attuale, assomigliano però a delle semplici vetrine a disposizione di chi ha una pagina aziendale. Il venditore, infatti, può scegliere i prodotti da inserire nel proprio catalogo e personalizzare l’aspetto visivo del proprio Shop Facebook con immagine di copertina e colori che richiamino l’identità visiva del proprio brand . Lo Shop è raggiungibile direttamente dalla pagina aziendale o dal profilo Instagram a essa collegato, dalle Storie o da annunci e sponsorizzazioni in cui il merchant vorrà investire per pubblicizzare il proprio negozio su Facebook; non è escluso però che tra gli aggiornamenti già annunciati ci sia la possibilità di raggiungere presto i Facebook Shops delle pagine seguite o selezionati in base ai propri interessi anche direttamente dalla home di Facebook, sulla barra sinistra.

facebook shops come funzionano

Al momento i Facebook Shops sono raggiungibili direttamente dalla pagina aziendale e permettono di selezionare i prodotti che si intende acquistare, ricevere informazioni su di essi, anche contattando su WhatsApp, Messenger o Instagram l’azienda, e metterlo nel carrello prima di passare sul sito aziendale per procedere con ordini e pagamento.

Gli utenti possono a loro volta sfogliare il catalogo, salvare i prodotti a cui sono interessati per un secondo momento, sfruttare i servizi di messaggistica istantanea di casa Zuckerberg per contattare direttamente l’azienda o il suo customer care e chiedere informazioni o specifiche sull’ordine e la consegna o avviarsi verso la chiusura del carrello. È qui, però, la pecca: al momento, infatti, anche quando si usano i Facebook Shops, per completare l’ordine bisogna passare dal sito aziendale, salvo che l’azienda in questione non abbia già attivato il pagamento in-app (feature, però, disponibile al momento, tra l’altro, solo negli Stati Uniti). La promessa di Zuckerberg è, anche in questo caso, che presto si potranno fare acquisti, non solo direttamente su Facebook, ma anche via chat su Messenger, WhatsApps, Instagram Direct.

Se il social commerce è la grande sfida di Facebook

Da Menlo Park, del resto, sembrano sempre più intenzionati a ritagliarsi una fetta più consistente di quella avuta fin qua nel mercato di ecommerce e social commerce. Insieme ai Facebook Shops è stata annunciata, infatti, l’introduzione nei prossimi mesi e in roll-out progressivo nei diversi paesi degli Instagram Shops che permetteranno, direttamente dalla sezione Esplora di Instagram, di sfogliare i cataloghi delle proprie aziende preferite, cercare prodotti per singole categorie merceologiche, ma anche scoprire nuovi negozi e nuovi brand in base ai propri gusti.

instagram shops novità

Simili nel funzionamento ai nuovi Facebook Shops, gli Instagram Shop in arrivo permetteranno di scoprire, direttamente dalla sezione Esplora, nuove aziende da cui poter acquistare direttamente online.

Non c’è studio o analisi su comportamento d’acquisto e customer journey online, del resto, che non sottolinei come social come Instagram siano utilizzati dagli eShopper soprattutto per trarre ispirazione per i propri acquisti o scoprire nuovi brand e nuovi prodotti o servizi, grazie anche ai consigli degli influencer . Di recente è stato introdotto così, per esempio, lo speciale sticker Compra A KM 0 con cui gli utenti possono consigliare ai propri follower piccole realtà o realtà artigianali da supportare.

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📣 #Instagram #News ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 📲 Da qualche giorno Instagram ha introdotto i nuovi stickers "Compra a KM0" "Ordini di cibo" e "Buoni Regalo", per supportare le PMI del nostro Paese. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 🎁 Utilizzando gli stickers è possibile taggare l'impresa che si vuole sostenere durante questo periodo difficile, ordinare cibo d'asporto o acquistare un buoni regalo e gift card dalle attività locali preferite. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 👉 Come già avvenuto con gli Stickers “io resto a casa” e “grazie”, tutte le stories che riporteranno ii nuovi stickers verranno raggruppate in una storia in evidenza. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Cosa ne pensi? Dicci la tua nei commenti 👇 .⁠ .⁠ .⁠ .⁠ .⁠ .⁠ .⁠ #marketing #digitalmarketing #digital #giornale #magazine #informazione #webmarketing #advertising #branding #brand #campaign #advertising #campaign #campagnepubblicitarie #comunicazione #socialmedia

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E presto, annunciano ancora da Facebook, saranno disponibili sia su Facebook e sia su Instagram delle funzioni appositamente pensate per il Live Shopping con cui le aziende, ma anche gli influencer con profili verificati, potranno taggare i propri prodotti da Facebook Shops o Instagram Shops prima di organizzare una diretta streaming, in modo che una volta on air gli stessi compaiano nella parte inferiore dello schermo e gli utenti possano, con un semplice tap, ricevere più informazioni a riguardo o procedere con l’acquisto.

live shopping su facebook

Se lo shopstreaming sarà tra i trend di consumo dell’immediato futuro, la funzione Live Shopping in arrivo su Facebook permetterà ad aziende e influencer di “taggare” i propri prodotti durante le dirette in modo che gli utenti possano ricevere più informazioni ed eventualmente acquistarli.

Non è un mistero del resto che lo shop streaming, una sorta di erede moderno e 2.0 delle televendite, sarà tra i trend di consumo del post-pandemia.

Gli acquisti suoi social aiuteranno le aziende nella ripresa dal lockdown?

Da anni, tra l’altro, Facebook sta concentrando i propri sforzi per convogliare sulle piattaforme proprietarie anche il tempo che gli utenti dedicano allo shopping online. L’accelerazione rispetto al lancio dei Facebook Shops sembra, così, solo una risposta contingente alle esigenze del momento: con la maggior parte dei negozi completamente chiusi a causa del lockdown e che ora stenta a ripartire nonostante l’allentamento delle stesse a causa delle difficoltà economiche e, soprattutto, con molte delle vendite spostate online, i negozi su Facebook dovrebbero allettare i merchant perché «semplici» da realizzare, «gratuiti», «sicuri» (proprio a proposito di sicurezza, forse per prevenire dubbi e incertezze da parte di aziende e utenti, da casa Zuckerberg insistono sull’avere «prestato particolare attenzione alla privacy» nello sviluppo dei Facebook Shops). Per le aziende più piccole che prima della pandemia non avevano ancora una chiara eCommerce strategy e che si sono ritrovate catapultate dall’emergenza coronavirus nel mondo del commercio online, peraltro con poche risorse da destinare al digitale, i Facebook Shops dovrebbero rappresentare, insomma, l’alternativa più immediata: tanto che The Guardian, tra gli altri, non stenta a considerarli possibili competitor diretti di Etsy o Amazon, marketplace vecchi e già affermati (nel caso di Amazon con ogni probabilità complici anche le difficoltà logistiche e organizzative affrontate durante l’emergenza coronavirus).

Facebook Shops vs. Marketplace: due approcci diversi al social commerce

Di certo c’è che, rispetto al precedente esperimento Marketplace, i nuovi Facebook Shops sembrano più cuciti addosso alle esigenze reali di aziende e venditori online. Nonostante il successo di numeri – all’F8 2018 Zuckerberg aveva parlato di 800 milioni di persone nel mondo che usavano Marketplace ogni giorno – uno dei punti deboli della feature era, e rimane, l’essere pensata soprattutto per la compravendita di oggetti tra utenti privati: una volta entrati nell’apposita sezione, infatti, si può navigare in una galleria di oggetti messi in vendita nella propria zona, consultare diverse sezioni o categorie merceologiche e settare parametri come fascia di prezzo o distanza dal venditore; trovato quello che si sta cercando, poi, si può accedere a una scheda con tutte le informazioni su prodotto e venditore, prima di contattare quest’ultimo per accordarsi sulla transazione se lo si vuole acquistare subito o di inserirlo nella propria wish list per gli acquisti futuri.

Invariato, invece, il non detto di operazioni come il rilascio di Marketplace prima e Facebook Shops adesso: a Menlo Park non possono essere consapevoli che effetti di rete, tempo passato sulla piattaforma, il suo essere vischiosa per design ne hanno fatto nel tempo una sorta di sistema operativo di tutte le attività svolte in Rete, e ne è una prova per esempio la frequenza con cui si opta per il Facebook login anche per accedere a servizi terzi. Convogliare su Facebook anche il tempo per lo shopping  – sperimentando per esempio, ed è questa una delle altre novità annunciate insieme ai Facebook Shops, impostazioni che permettano di collegare a Facebook programmi fedeltà con catene di franchising o negozi di quartiere che gli utenti hanno già attivi – va nella stessa direzione: mentre promette ad aziende e merchant di ritrovare i propri clienti dove questi già naturalmente stanno, aumenta il tempo trascorso su Facebook.

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