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Il report Digital 2021 è la conferma che il digitale è componente essenziale della vita di tutti (soprattutto in tempo di pandemia)

Come ogni anno, il report Digital 2021 di We Are Social e Hootsuite fotografa le abitudini della popolazione mondiale online: ecco i dati.

Come ogni anno We Are Social e Hootsuite hanno rilasciato dati sulle abitudini digitali degli internauti di tutto il mondo. Aumentano il tempo trascorso online, quello speso su device mobili e il tipo di attività effettuate in Rete: segno che le "tecnologie connesse" sono ormai irrinunciabili.

Sono tanti gli studi e le ricerche che hanno già evidenziato il boom di traffico Internet durante le settimane di lockdown. Ora però è il report Digital 2021 di We Are Social e Hootsuite a offrire una panoramica completa su come i mesi passati abbiano confermato le “tecnologie connesse” nel loro ruolo di componenti essenziali nella vita di tutti e di tutti i giorni.

Più internauti, più connessi durante il giorno, più connessi da mobile

Basti pensare che nel corso del 2020 4.66 miliardi di persone in tutto il mondo hanno avuto accesso a Internet: il 7.3% in più rispetto all’inizio dello stesso anno e una cifra che porta la penetrazione della Rete nel mondo a oltre il 59%.

digital 2021 quanti utenti in Rete

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Ogni utente, in particolare, trascorrerebbe connesso almeno 7 ore al giorno: oltre un quarto d’ora in più rispetto alledizione 2020 del report Digital di We Are Social e Hootsuite e, nel complesso, almeno il 42% del tempo di veglia durante la giornata. Il tempo trascorso online varia naturalmente in maniera considerevole di paese in paese: nelle Filippine raggiunge le 11 ore al giorno mentre in Giappone, paese che registra il dato più basso, è poco meno di 4 ore e mezza. Il dato più curioso è comunque che, continuando così, il tempo complessivamente speso ogni giorno in Rete potrebbe essere di 1.3 miliardi di anni.

quanto tempo trascorriamo online

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Ancora, secondo Digital 2021, i mesi scorsi hanno confermato un importante trend: l’aumento delle connessioni da mobile. A oggi infatti il 66.6% della popolazione mondiale, ossia 5.22 miliardi di persone, utilizzerebbe un telefono cellulare ed è da cellulare che navigherebbero sul web almeno 9 utenti su 10, cosa che fa sì che il 53% del tempo che si trascorre online sia appunto tempo trascorso online da mobile. Se il telefono è il device primario per l’accesso a Internet, però, il gap con l’utilizzo di altri dispositivi per connettersi alla rete è piuttosto vario di paese in paese: in Europa, per esempio, le connessioni da PC quasi eguagliano quelle da smartphone.

da che device ci connettiamo a Internet

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Del tempo passati connessi da mobile, ancora, in media tre ore e quaranta minuti – che diventano quattro per chi utilizza un sistema Android, per esempio – sono ore in cui il telefono cellulare funge da “first screen”, ossia si sostituisce alla televisione tradizionale per la fruizione di contenuti audiovideo.

Come utilizziamo la Rete: i dati di “Digital 2021”

È proprio quest’ultimo dato che sembra confermare come l’uso della Rete sia diventato nel tempo sempre più differenziato anche quanto a finalità. Il campione di Digital 2021 utilizza la Rete per cercare informazioni (63%), rimanere in contatto con familiari e amici (56.3%), guardare film e serie TV (51.7%), ma anche cercare aziende e prodotti (46.4%) o ascoltare musica in streaming (46.3%) e sempre meno sporadicamente per motivi di studio e apprendimento, per badare alle proprie finanze, giocare o incontrare nuove persone grazie alle app di dating.

cosa facciamo in Rete digital 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

La ricerca di news e informazioni è ancora la principale attività in Rete

Quanto alla ricerca di informazioni, che per qualcuno significa principalmente leggere news e tenersi aggiornato sui fatti del giorno e per qualcun altro cercare infoprodotti o tutorial per le attività più disparate, è ancora l’attività più diffusa in rete, compiuta da due utenti su tre. Decisamente differenziati sono però le fonti e i modi in cui ciò avviene: se è vero infatti che per il 98% degli internauti i motori di ricerca sono il mezzo “di default” attraverso cui cercare informazioni, è vero anche che sette utenti su dieci utilizzerebbero una tecnica diversa dalla ricerca testuale almeno una volta al mese e le più diffuse sarebbero ormai interfacce vocali e assistenti digitali (utilizzati dal 45% del campione We Are Social-Hootsuite), seguite da sistemi di image recognition come le Google Lens (utilizzati da un utente su tre).

ricerche in rete come le facciamo

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Anche la social search, e cioè l’utilizzo dei social media per cercare informazioni di attualità o su aziende e su prodotti o servizi, è abitudine sempre più comune: basti pensare che per i più giovani della generazione z questo tipo di ricerca è più diffusa addirittura di quella tramite motore di ricerca .

usare i social media per cercare informazioni

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Sempre più utenti, anche tra gli over 55, acquistano in Rete

Come già si accennava, in lockdown sono aumentati gli acquisti online e, anche quando le misure di contenimento del contagio sono state allentate, gli utenti non hanno rinunciato all’abitudine di comprare in Rete. Secondo Digital 2021, tre utenti su quattro hanno acquistato online nell’ultimo mese, complici forse anche acquisti natalizi e sconti, e, dato non meno interessante, non si è trattato solo di utenti giovani e giovanissimi ma anche di utenti più in là con l’età: tra i cosiddetti baby boomers , per esempio, il tasso di adozione dell’ ecommerce è stato in media di oltre il 73%.

età di chi compra online

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Tra le categorie che più hanno giovato della nuova abitudine diffusa di fare acquisti online vi sono fashion & beauty (per cui i consumatori hanno speso oltre 665 miliardi di dollari) e food & personal care (cresciuta del +41% rispetto allo scorso anno).

categorie di prodotti più acquistate online

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Il successo del gaming è un successo trasversale

I mesi scorsi sono stati mesi in cui si sono visti la deputata americana Alexandria Ocasio-Cortez impegnata nella prima partita su Twitch, giovani di tutte le latitudini trasformare Animal Crossing in uno spazio per chattare con gli amici e, più in generale, la passione per il gaming crescere notevolmente.

Secondo la ricerca di We Are Social e Hootsuite, così, attualmente si trascorre giocando online almeno un’ora e dodici minuti al giorno, circa il 9% del tempo trascorso online. Anche in questo caso il gap generazionale è meno consistente di quanto si immagini: due persone su tre, ancora nella fascia 55-64 anni, ammettono di giocare online.

 

tempo trascorso giocando online

Fonte: We Are Social-Hootsuite

età di chi gioca online

Com’è cambiato quest’anno l’utilizzo delle piattaforme social

Quanto alle piattaforme social e al tempo trascorso dagli utenti al loro interno, infine, secondo Digital 2021 ci sono al momento 4.20 miliardi di iscritti ai social network , il 13% in più rispetto alla scorsa rilevazione, ossia 15 iscritti in più ogni secondo, per una penetrazione degli stessi che ha raggiunto il 53% della popolazione globale. Più stazionario è invece il tempo trascorso sui social: ogni giorno due ore e venticinque minuti in media, anche se anche in questo caso si passa dalle 4 ore e 15 minuti delle Filippine ai 51 minuti del Giappone.

tempo trascorso sui social digital 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Solo tre sono le piattaforme – Facebook, YouTube e WhatsApp – che possono contare su almeno due miliardi di iscritti, a cui se ne aggiungono altre tre – Messenger, Instagram e WeChat – con almeno un miliardo di iscritti.

quali sono i social più utilizzati nel mondo

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Si registra ancora una sorta di “overlap” tra le piattaforme, con il 98% degli utenti attivi su una piattaforma che lo sono cioè anche almeno su un’altra: l’84% degli iscritti a TikTok, per esempio, ha anche un account Facebook e il 95% degli utenti Instagram utilizza anche YouTube.

gli utenti utilizzano almeno due social

Fonte: We Are Social/ Hootsuite

Soprattutto sulle piattaforme mainstream, come Facebook in primis, la crescita riguarda infine soprattutto le fasce di utenti più senior: in questi mesi c’è stato, infatti, un quarto di iscritti over 65 in più su Facebook rispetto al 2020, quasi il doppio rispetto a un tasso di crescita medio per tutte le altre generazioni pari al 13%.

Un ritratto degli italiani online: impera il mobile, cresce la fruizione di contenuti a pagamento

Qual è, invece, la fotografia dell’Italia digitale scattata dal report Digital 2021? I dati riferiti al nostro Paese sembrano perlopiù in linea con quelli globali.

Attualmente ci sono oltre cinquanta milioni di italiani online, di cui almeno 41 milioni che negli scorsi dodici mesi hanno utilizzato i social network: i due dati risultano rispettivamente in crescita del 2% e del 6% rispetto alla precedente rilevazione, evidenza che porta a credere che, nonostante la penetrazione delle “tecnologie connesse” nel nostro Paese sia più alta della media europea, ci siano ancora margini di crescita per il digitale.

quanti sono gli italiani online report digital 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Il tempo trascorso in Rete si attesta a circa sei ore al giorno, di cui almeno due spese sui social network.

tempo speso online italiani

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Due dati curiosi – ma sempre in linea con quanto avvenuto quest’anno nel resto del mondo, anche in virtù del maggior tempo trascorso in casa che ha portato molti a modificare le proprie abitudini e i propri consumi culturali durante la pandemia – hanno a che vedere con il successo del podcasting e dei contenuti a pagamento: un italiano su quattro ha ascoltato almeno un podcast al mese, per un tempo medio di mezz’ora, e tre su cinque hanno fruito di video o musica in streaming e a pagamento.

Ciò è stato possibile grazie alla possibilità di contare su migliori connessioni: la velocità media di connessione è cresciuta quest’anno rispettivamente dell’11% per le connessioni mobile e del 29% per quelle fisse.

Quanto ai device, anche l’Italia si conferma “mobile-first” con smartphone e cellulari (utilizzati dal 97% degli italiani) largamente diffusi per le connessioni Internet. Nei mesi scorsi però sarebbe aumentata, del 10% rispetto alla rilevazione precedente e con quasi un italiano su quattro che ne fa uso, la popolarità di smartwatch e wristband, forse anche perché utilizzati per monitorare la propria salute. Ancora, un italiano su sette, il doppio rispetto allo scorso anno, ha utilizzato oggetti connessi della categoria smart home e ciò si è tradotto, a un livello zero, nell’aumento del 37% dell’utilizzo di comandi di ricerca vocale.

device più utilizzati per connessioni a Internet 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

Per quanto riguarda italiani e social media, infine, oltre a ratificare la presenza della quasi totalità (il 98.5%) degli italiani su almeno un social network, il report Digital 2021 ha evidenziato un uso più attivo degli stessi (così ha dichiarato di fare l’85.2% del campione We Are Social-Hootsuite).

quanti italiani usano i social 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

social più utilizzati in italia 2021

Fonte: We Are Social-Hootsuite

La classifica dei social più utilizzati in Italia è dominata da YouTube, al primo posto, e dalle piattaforme di casa Facebook (nell’ordine WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger: le prime due, insieme a YouTube, sono utilizzate da più dell’80% degli italiani). Il doppio degli italiani, però, avrebbero utilizzato quest’anno TikTok e quella di ByteDance sarebbe l’unica app per cui sembrerebbe esserci, almeno in Italia, poco “overlap”: chi la utilizza frequentemente o ha un buon seguito è poco propenso cioè a usare anche altre piattaforme.

Quella di Telegram tra le piattaforme preferite degli italiani è una new entry: a sceglierla tra le app di messaggistica istantanea è circa un italiano su quattro, preoccupato per le vulnerabilità in tema privacy e dati personali di altri servizi simili (non a caso il grosso della crescita degli utenti Telegram italiani sembrerebbe essere stato diretta conseguenza dell’adozione di una nuova policy di WhatsApp).

Simili a quelle valide per gli internauti globali le motivazioni che spingono gli italiani a stare sulle piattaforme social e, più in generale, in Rete: crescono, però, la percentuale di chi dice di farlo per lavoro – e smart working e remote working non possono non aver inciso in questo senso – e l’importanza assunta dalle recensioni sui prodotti o servizi oppure da tool come le Guide di Instagram che permettono agli internauti che comprano online di trarre ispirazione per i propri acquisti.

come compriamo online

Fonte: We Are Social-Hootsuite

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