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Le ricerche su cosa acquistare o come passare il tempo in casa dicono davvero che non siamo gli stessi del primo lockdown?

Dalle attività da fare a casa a cosa acquistare, cosa cercano i consumatori nella primavera 2021 suggerisce un lento ritorno alla normalità.

Secondo gli insight di Google nelle ultime settimane è aumentato l'interesse verso i viaggi e le occasioni sociali, mentre secondo i dati di Shopfully gli acquisti, in particolare quelli alimentari e legati agli hobby, sono molto diversi rispetto a un anno fa: lentamente anche cosa cercano i consumatori sembra segnare un ritorno alle abitudini pre pandemia.

Con molte regioni tornate in zona rossa, viene quasi spontaneo parlare di “secondo lockdown”. Un anno fa la maggior parte degli italiani, preoccupati dal contagio, cercava soprattutto servizi online per la spesa: gli acquisti food online sono stati in costante crescita durante il 2020, responsabili di buona parte del boom di acquisti in Rete durante la quarantena e più in generale dei buoni risultati dell’eCommerce in Italia nell’ultimo anno; a ciò si è aggiunta la ricerca di attività che aiutassero a trascorrere le lunghe giornate in casa (tanto che fiorirono allora le iniziative taggate #iorestoacasa). Cosa però cercano i consumatori nella primavera 2021?

Due studi diversi sembrano evidenziare un lento ritorno alla normalità, non solo per quanto riguarda le routine giornaliere ma anche e soprattutto quando si tratta di acquisti e consumi. Non è però del tutto una novità: già le ricerche degli italiani su Google durante la seconda ondata avevano mostrato come si stesse in parte imparando a convivere con il virus.

Su Google torna l’interesse per viaggi, spostamenti e occasioni di socialità

La vera differenza rispetto a solo qualche mese fa è, stando almeno agli insight di marzo del team di Google Ads Research, che tra cosa cercano i consumatori nella primavera 2021 tornano viaggi e spostamenti. Nel mese in questione sono raddoppiate infatti, come non lo avevano più fatto dal primo lockdown dello scorso marzo, le ricerche per query come “andare a” (con tra i termini più cercati, in particolare, “andare a Dubai”, “andare in Canada”, “andare in Francia”, “andare in Spagna”) o “app di prenotazione hotel“.

cosa cercano i consumatori a primavera 2021 viaggi

Dalle ricerche degli utenti su Google sembra essere recuperato, a livello globale, l’interesse per viaggi e spostamenti. Fonte: Think With Google

La ripresa delle ricerche su Google legate ai viaggi dà suggerimenti interessanti, però, anche sulle caratteristiche turismo post coronavirus. Se sono incrementate in questo periodo le ricerche in tema di vacanze romantiche (del 60% rispetto alla media annuale e in particolare per termini come “vacanze romantiche in Wisconsin”, “vacanze romantiche in Georgia”, ecc.) è senza dubbio per la vicinanza di una ricorrenza come San Valentino 2021.

Più interessante è, invece, che i consumatori abbiano chiesto a Google di mostrare loro “resort vicino a me” (in particolare la ricerca di query come “migliore resort vicino a me”, “resort per famiglie vicino a me”, “resort spa vicino a me” è aumentata dell’80% su base annuale) o “sentieri” da poter percorrere da soli o insieme alla famiglia: la pandemia sembra aver fatto riscoprire, cioè, un turismo di prossimità e più orientato alla riscoperta della natura.

Insieme all’interesse per i viaggi, cosa cercano i consumatori nella primavera 2021 sembra far pensare comunque a una ripresa, parziale almeno, anche delle attività sociali. Ancora secondo i dati provenienti da Google Ads Research, infatti, a marzo 2021 sono triplicate a livello mondiale le ricerche per “abiti da matrimonio” e quadruplicate quelle per “top lunghi da ragazza“. Anche query come “app di trucco” e “spazzola asciugacapelli” sono state molto più digitate dagli utenti Google nelle ultime settimane: quest’ultimo insight potrebbe rientrare, però, tra quelli che segnalano un più generale aumento dell’interesse verso il beauty durante la pandemia, quando più tempo libero da trascorrere in casa ha spinto molto a cercare in Rete cosmetici e prodotti per la cura della persona, oltre che a parlare di beauty sui social con i propri follower e le proprie cerchie.

Perché rispetto allo scorso anno non è mai diminuita la ricerca in Rete di attività da svolgere a casa, come hobby

Soprattutto per chi vive in zone in cui ci sono ancora restrizioni ai movimenti e misure anticontagio particolarmente stringenti, le ragioni per cui chiedere aiuto a Google rimangono identiche (o quasi) a quelle di inizio pandemia.

Sono quadruplicate così nelle scorse settimane, forse anche appunto perché molte regioni italiane si sono ritrovate nuovamente in zona rossa, le ricerche per “cosa fare durante” (query completata di frequente da frasi “durante la quarantena”, “durante il covid”, “durante il lockdown”) e quintuplicate quelle legate a come avviare la visione di gruppo su piattaforme di streaming come Netflix, Prime Video, YouTube. L’ultimo dato in particolare sembra confermare come tra gli effetti della pandemia ci sia anche aver fatto crescere lo screen time e, cioè, il tempo passato davanti lo schermo a scopi ludici o d’intrattenimento.

Più in generale tra cosa cercano i consumatori nella primavera 2021 ci sono ancora, proprio come durante il primo lockdown, passatempi, accessori per la casa e l’home living (“kit di candele” è stato, proprio a proposito, un termine cercato su Google il triplo delle volte nelle ultime settimane rispetto alla media annuale) e trucchi di cucina (come quelli per cucinare con il “forno olandese in ghisa” che, secondo i dati di Google Ads Research, è un termine per cui si è registrato globalmente il 90% delle ricerche in più nel solo mese di marzo 2021 rispetto all’intero anno).

ricerche su google di cose da fare a casa marzo 2021

Come durante il primo lockdown, chi si trova a casa in quarantena o nel rispetto delle restrizioni imposte dalle autorità locali continua a chiedere a Google passatempi e attività da svolgere tra le mura domestiche o vicino alla propria abitazione. Fonte: Think With Google

Dai prodotti alimentari a quelli per la casa: cosa cercano i consumatori nella primavera 2021

Sia in cucina e sia per quanto riguarda i passatempi, però, gli italiani soprattutto non sembrano essere più quelli del primo lockdown.

Se lo scorso anno nessuno sembrava potersi esimere dal cimentarsi con impasti di pane, pizza e focacce, ora i lievitati non sembrano più tra i principali desideri degli italiani in quarantena tanto che, almeno secondo ShopFully, lievito, farine e polpa di pomodoro perdono molte posizioni (nel primo caso oltre 700) tra i prodotti da acquistare più cercati dagli italiani a marzo 2021. Secondo la stessa analisi, gli italiani con più tempo per stare in cucina si starebbero dedicando questa volta soprattutto a frittura e barbecue: prodotti come friggitrici e olio di girasole guadagnano, infatti, oltre 200 posizioni a testa nella classifica di cosa cercano i consumatori nella primavera 2021 e lo stesso fanno griglie e accessori per il barbecue, oltre che arrosticini, salsicce, hamburger e costine.

Più della scorsa primavera passata in lockdown, ancora, gli italiani si starebbero dedicando al giardinaggio: accessori per la cura del giardino come il decespugliatore hanno guadagnato a marzo oltre 700 posizioni nella classifica dei prodotti più ricercati dagli italiani e anche fiori e terra hanno scalato almeno 100 posizioni a testa.

che cosa acquistano gli italiani in quarantena 2021

Come sono cambiate in un anno intenzioni e abitudini di acquisto degli italiani. Fonte: ShopFully

Stando ai dati di ShopFully, però, il lento ritorno alle abitudini pre pandemia si vedrebbe anche nella scelta degli orari in cui si esce per andare a fare acquisti. Se per evitare code e assembramenti e mitigare quindi il rischio contagio lo scorso anno in molti avevano cominciato a preferire la fascia oraria 8-10 del mattino per la spesa e le altre commissioni casalinghe, nelle scorse settimane si è tornati a fare la spesa nelle ore pomeridiane e in fasce orarie classiche come quella 14-16 (che recupera un +15% rispetto allo scorso anno) e 17-19 (+27%). In questo senso, più che il desiderio di tornare alla normalità può aver inciso la ripresa di fatto della maggior parte degli italiani delle normali routine lavorative e legate a impegni personali e familiari.

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