La nuova campagna TENA, "No love like it", ricorda l'importanza di sostenere i caregiver

Non tutti si riconoscono nella figura del caregiver, sebbene si prendano cura, a volte a tempo pieno, dei propri familiari. Una ricerca condotta da Essity, brand di proprietà di TENA, in collaborazione con Ketchum, ha messo in evidenza le sfide che questa categoria di individui spesso deve fronteggiare. Pur svolgendo un importante ruolo nella società, il loro instancabile lavoro passa spesso inosservato ed è per questa ragione che con la campagna “No love like it” TENA ha deciso di dare voce ai caregiver.

Un mix di emozioni nello spot TENA “No love like it”

La nuova campagna TENA è rivolta non tanto ai professionisti del settore, ma ai caregiver familiari, cioè coloro che prestano assistenza ai propri familiari.

Il 55% delle persone intervistate da Essity¹ fa fatica a conciliare vita personale e responsabilità di assistenza familiare. Può rivelarsi infatti un compito davvero duro e spesso sottovalutato. Per questo motivo TENA ha deciso di dedicare la campagna “No love like it” ai caregiver familiari, ascoltando le storie di coloro che ogni giorno svolgono questo importante ruolo di assistenza, con amore e dedizione.

Protagonisti dello spot sono dunque Simone, che si prende cura di suo marito James, ammalato di sclerosi multipla, Becs, che presta assistenza alla madre anziana, e Andrew, che si occupa della figlia diversamente abile Phoebe, con l’aiuto di sua sorella Chloe. Lo spot si apre con Andrew che dà da mangiare a Phoebe, mentre racconta di quando ha saputo che avrebbe avuto una figlia diversamente abile: nonostante lo shock iniziale il caregiver sottolinea la gioia e la fortuna di potersi prendere cura della giovane donna. Simone, invece, mentre aiuta suo marito a svolgere azioni quotidiane, come fare la doccia o mettere la crema, spiega che il suo compito è spesso molto faticoso, perché le sue responsabilità non finiscono mai. Becs ammette di sentirsi «invisibile» e di faticare a trovare un equilibrio tra ciò che desidera fare e le attività di assistenza quotidiana rivolte a sua madre.

La storia di tre caregiver familiari raccontata da TENA

Lo spot è composto da immagini che rappresentano il quotidiano di queste famiglie e c’è soltanto un breve frame in cui si vede uno dei prodotti TENA, pensati per persone con incontinenza. Su una pagina del sito dedicata alla campagna “No love like it” Tena, che da oltre 60 anni si occupa della produzione di protezioni assorbenti per persone che soffrono di perdite urinarie o di incontinenza, ricorda che questa è soltanto una delle sfide che i caregiver devono affrontare nel lavoro di cura dei propri cari.

Lo scopo del brand sembra in effetti essere quello di raccontare l’esperienza di queste persone a 360 gradi, focalizzandosi sulle varie problematiche affrontate dai caregiver e da coloro a cui prestano assistenza.

TENA – #NoLoveLikeIt

Grazie alla loro toccante testimonianza, la campagna vuole sensibilizzare sul tema, invitando gli utenti a sostenere i caregiver, spesso non ritenuti tali da coloro che li circondano. Lo spot presenta tre storie ben diverse che però sembrano avere un elemento in comune, ossia l’amore dei caregiver verso le persone di cui si prendono cura. È proprio questo, peraltro, il tema principale della campagna TENA, riassunto nelle frasi pronunciate dai protagonisti alla fine dello spot: «non c’è gioia come questa», afferma Andrew; «non c’è dolore come questo», racconta invece Simone; «non c’è amore come questo», spiega Becs. Lo spot, così, prova a descrivere l’esperienza di molti caregiver, costituita da momenti felici, molti ostacoli e sofferenze sicuramente, ma anche tanto amore.

Lo spot si chiude ricordando che sono davvero molte le persone che si occupano della cura dei propri familiari: solo nel Regno Unito ci sono 5,7 milioni caregiver, stando a quanto riportato da TENA, e allo stesso modo hanno bisogno che «qualcuno si prenda cura di loro», come ricorda il commercial.

La campagna in questione è on air nel Reno Unito, in Italia, Polonia, Germania, Francia e Canada ed è stata ideata dall’agenzia AMV BBDO.

Chi si prende cura dei caregiver? La campagna TENA a sostegno della categoria

Il 70% dei caregiver intervistati da Essity soffre di stress e di stanchezza estrema, un dato che rivela quanto possa essere complessa la quotidianità di coloro che si occupano di accudire anziani o persone diversamente abili.

Quando si tratta, poi, di prendersi cura dei propri familiari questo ruolo può rivelarsi ancora più duro: molti sono i caregiver che, non riconoscendosi in questa categoria, spesso non sono neanche a conoscenza dei servizi a supporto, sentendo di essere spesso soli, stando alla ricerca. Ci sono infatti problematiche di tipo «fisico, psicologico ed emotivo» che spesso rendono il loro compito davvero difficile, come raccontato dai protagonisti dello spot. In linea con questo aspetto è un dato che emerge dalla ricerca: il 51% dei rispondenti teme di non sapere come assistere in modo adeguato i propri cari.

Sul sito di TENA è possibile trovare risorse dedicate ai caregiver familiari. È possibile trovare, per esempio, una guida relativa all’assistenza da rivolgere alle persone che hanno bisogno di continue cure con informazioni riguardo a forme di sostegno economico o pratico (per esempio per la cura della pelle degli anziani o per l’incontinenza). Il brand, inoltre, ha creato un gruppo Facebook dedicato ai caregiver familiari, dando loro l’opportunità di conoscere altre persone che stanno affrontando le stesse sfide. Infine, il brand ha anche lanciato l’app TENA SmartCare Family Care per aiutare le famiglie a gestire e a dividersi i vari compiti tra i diversi membri per poter accudire al meglio il familiare che ha bisogno di assistenza.

A tal proposito, Paul Dennis, global brand communications manager di TENA, ha parlato dell’impegno del brand nell’offrire supporto concreto ai caregiver familiari, come si legge nell’articolo di Creative Salon, che riporta la ricerca:

«Tena ha parlato con molti caregiver e i loro parenti nel corso degli anni. […] Volevamo supportarli al di là dei nostri prodotti e, con la nostra campagna #NoLoveLikeIt, puntiamo a dare loro un riconoscimento per quello che fanno, contribuendo a far luce su qualcosa che prima o poi diventerà una realtà per molti di noi».