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Lavazza presenta la campagna “Arrecriate”, dedicata alla città di Napoli, con l'aiuto di Stefano De Martino

Campagna di Lavazza arrecriate con stefano de martino
Fonte: Lavazza

Lavazza ha sfruttato il dialetto napoletano per raccontare il suo caffè espresso in versione cialde con la nuova campagna “Arrecriate” che rende omaggio alla cultura partenopea.

Celebrare la città di Napoli e far conoscere il caffè Lavazza in cialde è lo scopo della campagna “Arrecriate”, lanciata dall’azienda italiana che ha scelto di parlare direttamente ai napoletani coinvolgendo per questo il ballerino e conduttore televisivo Stefano De Martino, originario di Torre Annunziata, Napoli.

Con la campagna “Arrecriate” Lavazza racconta (in napoletano) la gioia di bere un buon espresso

“Arrecriate” in dialetto napoletano «significa “apprezza”, “rigenerati” e, a partire da questo sentimento travolgente, Lavazza vuole trasmettere la soddisfazione, la gioia e il senso di appagamento che derivano dal gusto di un buon espresso», si legge in un comunicato stampa condiviso il 18 giugno.

La nuova campagna è in effetti dedicata all’espresso in cialde di Lavazza, presentato come «un caffè che t’arrecria». Per promuoverlo, l’azienda ha deciso prendere spunto dalla città di Napoli, storicamente legata alla cultura del buon caffè, creando diverse iniziative a tema.

Campagna di Lavazza arrecriate

Fonte: Materiali stampa

Per questa campagna è stato realizzato un murales dai colori vivaci, con delle immagini rappresentative della città in questione, tra cui il vulcano Vesuvio, l’immagine del santo patrono San Gennaro e una tazzina di caffè: sopra c’è la scritta “Arrecriate” e, a destra, il logo di Lavazza.

Quest’opera sarà visibile fino al 31 luglio in Piazza Sanità, a Napoli, ed è stata ideata dall’artista partenopeo Alessandro Ciambrone.

Stefano De Martino presenta il “Vocabolario napoletano del caffè” promosso da Lavazza

Oltre al murales sopracitato, come fatto notare, l’azienda ha deciso di coinvolgere una celebrità proveniente da Napoli per presentare la nuova campagna dedicata a questa città.

In una storia condivisa sul profilo Instagram di Lavazza, il 20 giugno, Stefano De Martino ha presentato agli utenti una simpatica iniziativa: «Gli amici di Lavazza mi hanno chiesto di mettere in relazione delle parole in napoletano con il mondo del caffè». Così, nelle prossime settimane, il conduttore televisivo presenterà, sugli account ufficiali del brand , il «vocabolario napoletano del caffè», ideato per mettere in evidenza il profondo legame di Napoli con questo prodotto.

Sarà Stefano De Martino dunque a spiegare alcune espressioni linguistiche campane e a lanciare inoltre una sfida ai suoi seguaci e ad altri influencer che dovranno individuare la relativa traduzione nelle loro città di appartenenza: un ottimo modo per condividere «frasi e vocaboli che popolano il “vocabolario del caffè” nelle diverse regioni italiane».

La campagna è stata pensata per raggiungere un gran numero di consumatori, sfruttando per questo gli account social di Lavazza e delle affissioni out of home diffuse a Napoli ma anche (con la declinazione «Assaggiare per credere») in altre città del centro e del sud Italia quali Bari, Palermo e Taormina.

Con la nuova campagna, Lavazza vuole parlare ai napoletani, ma non solo

Analizzando la campagna “Arrecriate”, si deduce la volontà di Lavazza di «continuare a costruire un legame con Napoli» come ha dichiarato Marco Barbieri, direttore marketing Italia di Lavazza, nel documento sopracitato. L’azienda fondata a Torino, ha deciso così di «celebrare la storica connessione tra la città e il rito del caffè e per raccontare la qualità dell’espresso anche nella versione in cialde».

La scelta creativa e, nello specifico, linguistica, sembra essere un modo per connettersi con un target che potrebbe forse essere meno aperto alla tipologia di prodotto promosso.

Napoli è nota infatti proprio per la sua cultura del caffè molto radicata, collegata all’uso domestico della caffettiera napoletana e della moka, in primis, ma anche al consumo, nei bar, dell’espresso (realizzato col caffè macinato): si tratterebbe di un prodotto talmente importante per il popolo partenopeo al punto di far nascere la tradizione del “caffè sospeso” (pratica ancora presente in alcune caffetterie storiche della città e che prevede che chiunque, volendo, possa lasciare pagato in anticipo il caffè a chi non può permetterselo).

Non è un caso dunque la decisione di Lavazza di dedicare un’intera campagna a questa città, scegliendo di usare proprio il dialetto napoletano, uno degli elementi più importanti dell’identità partenopea.

Ma la suddetta campagna permette anche all’azienda di parlare a un pubblico più ampio. A tal proposito, l’associazione del caffè espresso in cialde di Lavazza alla cultura partenopea potrebbe aiutare l’azienda a rassicurare i consumatori relativamente alla qualità di un prodotto che, nonostante venga realizzato in maniera diversa rispetto all’espresso tradizionale servito al bar, sarebbe stato pensato per mantenere quelle caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere un buon caffè, come la tradizione comanda.

  • Creatività: VML
  • Centro media: Wavemaker Italy
  • Concessionaria partner per sviluppo murales: Outdoora
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