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"Leggere insegna a leggere": la campagna manifesto di Feltrinelli

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Fonte immagine: Feltrinelli

È la prima campagna corporate dell'editore, promuove le novità in uscita ma anche e soprattutto la mission di Feltrinelli che è quella di dimostrare ogni giorno che "leggere insegna a leggere" la complessità del presente.

Il concept della campagna Feltrinelli Leggere insegna a leggere” è semplice: i libri non servono solo a saziare la fame di storie degli appassionati di lettura ma aiutano tutti a leggere, cioè a comprendere meglio, il presente e le sue sfide.

Cinque grandi classici protagonisti della prima campagna corporate di Feltrinelli

Per svilupparlo l’editore ha immaginato con l’aiuto dell’agenzia creativa AUGE di riadattare le copertine di cinque grandi classici del proprio catalogo, rendendole esteticamente più moderne e dimostrando in questo modo che raccontano storie sempre attuali.

Sulla copertina dell’“Odissea” finiscono così due mamme con in braccio un bambino: un’immagine che da sola basta a raccontare l’odissea che è ancora oggi in Italia gestire i figli per le coppie omogenitoriali.

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Fonte immagine: Feltrinelli

La copertina di “Cecità” di Saramago mostra, invece, cumuli di plastica su una spiaggia a ridosso di uno skyline cittadino: un problema, quello dell’inquinamento e del cambiamento climatico, che molti anche tra i potenti fingono ancora di non vedere. Come fingono di non vedere i rischi legati al dilagare incontrollato dell’intelligenza artificiale a cui è dedicata la nuova – immaginaria – copertina di “Umano troppo umano” di Nietzsche.

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Per fortuna ci pensano le nuove generazioni a mostrare attenzione verso le grandi questioni e i grandi temi del dibattito pubblico: agli occhi di nonni, zii, genitori i più giovani resteranno insomma anche “Gli sdraiati”, come li chiama Michele Serra nell’omonimo romanzo, ma oggi è di fatto più facile trovarli sdraiati agli scioperi per il clima del venerdì o durante i Pride.

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Le ragazze soprattutto stanno imparando a liberarsi dagli stereotipi: la sfida per i genitori è così fornire loro i modelli giusti e chissà che non possano venire dai libri, fossero anche libri scritti oltre un secolo fa come “Piccole donne crescono”.

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Dei giochi di parole semplici ma fortunati, come lo è lo stesso claim , permettono in altre parole di sviluppare l’idea di base della campagna Feltrinelli “Leggere insegna a leggere”.

Per ribadire il concetto che i libri e la lettura aiutano a inquadrare meglio la realtà e a focalizzarsi su alcuni suoi aspetti chiave nelle affissioni, nei billboard, nei banner in cui si articola la campagna le nuove copertine immaginate per i cinque classici Feltrinelli appaiono chiaramente come ritagli di scene più ampie: quella di una stazione metro affollata di persone chine sugli smartphone nel caso di “Piccole donne crescono” o quella di un operaio di fabbrica che lavora a confezionare un moderno androide nel caso di “Umano troppo umano”. Ancora una volta leggere insegna a leggere e a capire, cioè, che c’è una complessità che va ben al di là della superficie visibile delle cose.

La campagna Feltrinelli “Leggere insegna a leggere” promuove la lettura e i valori del brand

È senza dubbio una campagna di promozione della lettura la nuova campagna Feltrinelli, tanto che è stata presentata insieme ai Palinsesti 2023 dell’editore e tanto che soprattutto nella pagina dedicata sul sito aziendale1 c’è una selezione di letture consigliate perché affini o perché approfondiscono i temi dei cinque libri protagonisti di “Leggere insegna a leggere”.

Per molti versi, però, quella che è a tutti gli effetti la prima campagna corporate di Feltrinelli è anche e soprattutto una campagna manifesto.

I principi di tale manifesto sono enunciati nella stessa pagina dedicata a “Leggere insegna a leggere” sul sito di Feltrinelli:

«La lettura ci dà un potere: il potere di leggere il mondo.
E riconoscere anche le storie al di fuori dei libri.
Quelle che capitano attorno a noi ogni giorno.
E quelle che ci scorrono davanti travestite da fatti, stories, titoli, comizi, slogan .
Per questo è importante scegliere ciò che leggiamo: storie appassionanti, dissonanti, libere, che possano diventare strumenti a nostra disposizione. Per vedere in profondità ciò che ci sta davanti e distinguere anche ciò che è distante da noi».

Non sta solo ai lettori, come si potrebbe leggere tra le righe, la responsabilità di scegliere le storie giuste: è compito degli editori dare loro spazio nei cataloghi e forse, a monte, è questo quello che chi compra e legge libri si aspetta dagli editori di fiducia.

La dichiarazione d’intenti di Feltrinelli, così, è evidente: essere un editore impegnato e aperto davanti alle sfide e alla complessità dell’attualità per non tradire la storia e l’eredità aziendale, ma soprattutto per non tradire le aspettative dei propri lettori forti.

Note
  1. Feltrinelli
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