Home / Macroambiente / La classifica dei 150 “Best Workplaces in Europe 2022”, con un focus sui migliori ambienti di lavoro in Italia

La classifica dei 150 “Best Workplaces in Europe 2022”, con un focus sui migliori ambienti di lavoro in Italia

Classifica best workplaces in europe 2022

Il ranking dei 150 “Best Workplaces in Europe 2022” rivela le imprese europee, suddivise in quattro categorie, in cui i dipendenti sono più felici di lavorare.

Quali sono i migliori posti in cui lavorare in Europa? Great Place to Work®, azienda che studia e analizza i luoghi di lavoro per comprenderne il clima, le trasformazioni a livello organizzativo e le attività orientate all’employer branding, ha raccolto le opinioni di oltre 800mila collaboratori, scelti – come si legge nel comunicato stampa divulgato – «in rappresentanza di 1.4 milioni di persone impiegate in oltre 3mila imprese attive» in ventuno nazioni europee.
Great Place to Work ha così stilato un elenco di quali sono le aziende in cui i dipendenti lavorano con più piacere, il cosiddetto ranking dei 150 “Best Workplaces in Europe 2022”.

Best Workplaces in Europe 2022: la classifica e i fattori presi in considerazione

Sulla base del numero di collaboratori (multinazionali; oltre 500; tra 50 e 499; tra 10 e 49) e della presenza in più paesi il ranking è suddiviso in quattro categorie: “multinational companies”; “large companies”; “medium companies”; “small companies”. 

Dalla società di consulenza precisano che, con seguendo questo criterio, il ranking «ha visto le migliori organizzazioni europee ottenere, in media, un dato superiore di 10 punti percentuali (89%) rispetto a quelle premiate nelle varie classifiche nazionali dei “Best Workplaces” (79%)».

È per un indicatore in particolare che i “Best Workplaces in Europe 2022” hanno ottenuto rispetto alle aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei “Best Workplaces” dei migliori risultati: il Trust Index, traducibile come l’indice di fiducia. Per ogni tematica considerata nel Trust Index, ossia rispettocredibilitàequitàorgoglio coesione, infatti, si rileva una percentuale maggiore (tra il +8% e il +11%) di quella registrata nelle classifiche nazionali.

Non sono questi, comunque, gli unici temi importanti emersi nella ricerca per i quali si registra una differenza in punti percentuali tra quanto emerso tra le imprese premiate come “Best Workplaces in Europe 2022” e le imprese premiate nei ranking nazionali:

  • per i benefit  la differenza è di 19 punti percentuali (82% per le prime e 63% per le seconde);
  • per il benessere dei dipendenti è di 17 punti (59% vs 42%);
  • per quanto riguarda la sensazione di ricevere una parte equa dei profitti realizzati dall’organizzazione è di 16 punti (74% vs 57%);
  • per il coinvolgimento, da parte dei dirigenti aziendali, dei collaboratori nelle decisioni collegate alle loro mansioni o al loro lavoro è di 14 punti (83% vs 69%);
  • per la celebrazione delle persone che sperimentano modi nuovi e migliori di fare le cose è di 14 (87% vs 73%);
  • per l’opportunità di formazione professionale, come per il punto precedente, è di 14 (85% vs 71%).

Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia, ha commentato così la classifica:

«la classifica dei migliori ambienti di lavoro in Europa conferma quanto sia fondamentale, in questo momento storico, l’ascolto delle persone: meritocrazia, imparzialità, ma anche una paga equa e la possibilità di una partecipazione ai profitti delle organizzazioni sono oggi gli elementi che differenziano queste imprese rispetto a tutte le altre. Un collaboratore che vive un’esperienza positiva sul luogo di lavoro contribuisce direttamente al successo aziendale, permettendo all’impresa di sfidare e battere la concorrenza presente sul mercato.

Livelli elevati di rispetto, equità e benessere contribuiscono a creare una cultura di lavoro ad elevata fiducia nella quale il 90% dei dipendenti dei “Best Workplaces in Europe 2022” raccomanderebbe vivamente il proprio datore di lavoro ad amici e parenti e, nella stessa percentuale, ritengono che i colleghi con cui lavorano siano disposti a dare di più per portare a termine il proprio lavoro.

Ecco, dunque, come dare priorità alle proprie persone in azienda aiuta i “Best Workplaces” europei ad affrontare nuove sfide lungo il percorso di crescita aziendale in un momento nel quale il futuro del lavoro è in continua ridefinizione».

Per quanto riguarda, poi, i settori di riferimento, nella classifica un terzo delle aziende (31%) è attivo nell’ambito IT (information technology); presenza importante anche per imprese di servizi professionali (15%) e di servizi finanziari e assicurativi (11%).

Le migliori “multinational companies”

Confrontando la classifica delle migliori multinazionali in cui lavorare in Europa nel 2022, non si può non notare come il primo sia occupato dalla stessa multinazionale attiva nel settore logistica e trasporti presente al primo posto della classifica “World’s Best Workplaces” 2021: DHL Express.

A seguire, nella classifica europea 2022, ci sono al secondo posto AbbVie, società attiva nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici (al quarto posto lo scorso anno nella classifica mondiale) e, al terzo posto, Hilton, catena globale attiva nell’ambito dell’ospitalità, hotel e resort.

Best Workplaces Europe 2022

Fonte: Best Workplaces in Europe 2022

La migliori “large companies”

Il podio della categoria delle 50 “large companies“, ossia delle imprese europee con un numero di collaboratori superiore a 500, è invece occupato da Turkcell Global Bilgi, azienda turca del settore delle telecomunicazioni, Sii Polska (azienda polaccia di information technology) e Vebego AG (azienda svizzera di servizi professionali).

Le migliori “medium companies”

Un’altra azienda svizzera UMB AG (information technology) è anche nella classifica delle migliori “medium companies” europee, costituite da un numero di persone compreso tra 50 e 499, al primo posto, seguita dall’azienda cipriota XM (servizi finanziari e assicurazioni) e da quella belga Easi (information technology).

Le migliori “small companies”

Le migliori aziende europee della categoria “small companies“, con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49, sono invece, procedendo dal primo al terzo posto:  l’irlandese Global (settore media), la turca Latro Kimya (settore manifatturiero e produzione) e la greca NetSteps (settore dei servizi professionali).

Un focus sull’Italia dal ranking “Best Workplaces in Europe 2022”

Facendo un focus sull’Italia, il nostro Paese è il secondo europeo, insieme alla Francia, per numero di aziende premiate (7%), dietro solo al Regno Unito (9%) ma davanti a Germania e Spagna (5%).

Una menzione speciale è stata data a Chiesi Group, impresa italiana operante nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici, che è presente in una categoria che solitamente vede premiati i grandi gruppi statunitensi; si trova infatti al 12esimo posto nella classifica delle multinazionali.

È nelle altre categorie che, come ci si sarebbe aspettati, si nota una maggiore presenza di imprese italiane: il gruppo bancario ad alto tasso tecnologico illimity è al 13esimo posto tra le 50 migliori “large companies” europee; Bending Spoons (information technology e software), Sidea Group Srl (information technology e consulenza IT) e Webranking (media e servizi internet online) si sono invece classificate rispettivamente al sesto posto, 15esimo e 42esimo tra le 50 migliori “medium companies“; Fluentify e Nebulab Srl, infine, sono state premiate nella categoria delle 25 migliori “small companies“.

Best Workplaces Europe 2022 Italia

Fonte: Best Workplaces in Europe 2022

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI