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Beni di largo consumo 2018: uno sguardo all’Europa che cresce

Beni di largo consumo 2018: uno sguardo all’Europa che cresce

Una ricerca di Nielsen ha provato a tracciare l'andamento e le tendenze nel mercato europeo dei beni di largo consumo 2018.

La spesa per i beni di largo consumo cresce in tutta l’Europa occidentale. È ciò che emerge dal report “Quarter by numbers Q3 2018” di Nielsen che analizza l’andamento generale delle vendite di beni di largo consumo 2018 in 65 mercati a livello globale, insieme ai cambiamenti delle tendenze economiche e del sentiment dei consumatori.

L’andamento dei consumi è da sempre un indice fondamentale dello stato finanziario di un paese, un valore da cui è possibile ricavare stime e tendenze di crescita di un determinato sistema economico. Per questo motivo risulta essere di fondamentale importanza studiare tale fenomeno per comprendere ciò che accade oggi nel mercato, prevedere ciò che potrebbe accadere domani e definire come reagire a tali cambiamenti.

beni di largo consumo 2018 tra Incremento della spesa, leva dei prezzi e volumi di vendita

Più nello specifico, secondo i dati relativi al terzo trimestre del 2018, la spesa per i beni di largo consumo 2018 è cresciuta in tutta Europa con un incremento pari al +3,7% rispetto al trimestre precedente, aumento determinato sia dalla crescita dei prezzi (+2,7%) che dall’aumento dei volumi di vendita (+1,0%).

Dal confronto tra i diversi paesi presi in esame dal report emerge con chiarezza come il Regno Unito abbia registrato il tasso di crescita più alto (+3,5%), seguito da Spagna (+3,2%), Germania (+2,3%) e Francia (+2,1%). Quanto all’Italia, nonostante una crescita dell’1,3% il Paese dà segni di rallentamento e risulta all’ultimo posto nella graduatoria delle cinque principali economie europee. Questo perché la crescita non è stata favorita da un conseguente aumento dei volumi di vendita dei beni di largo consumo. Ciò significa che l’incremento del fatturato è derivato esclusivamente dall’effetto della leva prezzo , in controtendenza rispetto agli incrementi osservati nel resto del continente.

consumer q3 2018

Fonte: Quarter by numbers Q3 2018

Confidence index: L’Europa resta stabile, MA CRESCE LA FIDUCIA IN Italia

Oltre al trend positivo riguardante l’andamento dei consumi, un altro dato incoraggiante che emerge dal rapporto è quello relativo al cosiddetto confidence index, un indice che misura la fiducia dei consumatori sulle prospettive dell’economia e della propria situazione finanziaria. Così come l’andamento delle vendite dei beni di largo consumo, anche la fiducia, infatti, è un indicatore di fondamentale importanza per gli operatori dei mercati finanziari in quanto incide fortemente sui consumi, soprattutto di beni durevoli. Se la fiducia nel futuro è alta e si ritiene di poter affrontare acquisti del genere, si acquisterà, altrimenti l’acquisto verrà rimandato.

Secondo i dati diffusi da Nielsen, nell’ultimo trimestre del 2018 la fiducia dei consumatori europei è rimasta invariata rispetto al precedente trimestre (87 punti). Nel dettaglio risulta in crescita la fiducia dei consumatori britannici e spagnoli (rispettivamente +1 e +5 punti), mentre registrano un calo di un punto percentuale la Germania e la Francia.

Quanto al Bel paese, dopo la flessione registrata nei precedenti trimestri, nel terzo trimestre torna a crescere la fiducia dei consumatori italiani. Con un aumento di 7 punti percentuali rispetto al precedente trimestre, l’Italia si classifica al terzo posto tra i paesi che hanno registrato il maggiore aumento, subito dopo Portogallo e Finlandia. In base ai dati raccolti da Nielsen, sono migliorate sia la percezione della situazione finanziaria che la propensione all’acquisto, un dato che trova riscontro anche nell’andamento dei fatturati della grande distribuzione organizzata, incrementati dello 0,4% nei primi dieci mesi del 2018. Mentre restano incerte le prospettive sull’occupazione, un dato inferiore rispetto al complesso dei principali stati europei.

Beni di largo consumo 2018

Fonte: Quarter by numbers Q3 2018

BENI DI LARGO CONSUMO 2018: Le principali tendenze TRA convenience, urbanizzazione e omnicanalità

Oltre ai dati relativi all’andamento delle vendite di beni di largo consumo 2018 e alla fiducia dei consumatori, l’analisi Nielsen mette in luce anche le principali tendenze –manifestazioni dei principali criteri che orienteranno i comportamenti dei consumatori – che, secondo gli analisti, definiranno i consumi nei prossimi trimestri.

  • Convenience: il consumatore oggi più che mai ricerca convenienza. Secondo i dati riportati da Nielsen, il recupero dell’importanza del prezzo come uno dei principali criteri decisionali costituisce un fenomeno in forte crescita. Circa il 35% dei consumatori europei, infatti, considera sempre più lo shopping come un’incombenza e tende ad acquistare solo quando è strettamente necessario o per rimpiazzare qualcosa che già possiede, dando forte importanza alla leva prezzo nelle proprie decisioni d’acquisto.
  • Acquisti online: le vendite online di beni di largo consumo stanno crescendo quattro volte più velocemente delle vendite offline. Grazie alla diffusione sempre più capillare degli smartphone, la crescita dei tempi e delle modalità di connessione a Internet, l’online banking e il potenziamento delle infrastrutture digitali, è sempre più alto il numero di consumatori che preferisce acquistare beni di largo consumo 2018 online piuttosto che recarsi in un punto vendita fisico. Secondo lo studio Nielsen, infatti, il 5% degli europei occidentali dichiara di acquistare tali beni online, mentre il 24% afferma che prenderà in considerazione di procedere in tal senso in futuro.
  • Food delivery: in aumento il fatturato derivante dall’e-food channel (piattaforme che forniscono il servizio di consegna di cibo a domicilio con una propria rete di fattorini). In base ai dati che emergono dal rapporto, è in continua crescita la percentuale di consumatori che ha utilizzato i servizi online di food delivery  almeno una volta nell’ultimo periodo e che intende utilizzarli in futuro.
  • Urbanizzazione: la popolazione nelle aree urbane ha superato da diversi anni quella delle aree rurali. Secondo gli analisti di Nielsen, entro il 2025 nei paesi dell’Europa occidentale le persone che vivono nei centri urbani aumenteranno di circa 17 milioni. Si stima che paesi come Belgio, Paesi Bassi e Danimarca saranno tra i più urbanizzati del mondo. L’aumento della densità della popolazione nelle aree urbane non è un fenomeno esclusivamente demografico, ma incide fortemente anche sullo stile di vita e sulle abitudini di acquisto dei consumatori. Tali cambiamenti devono essere non solo compresi, ma anticipati e soddisfatti da distributori, produttori e da chiunque sia associato all’industria dei beni di largo consumo.
  • Omnicanalità: grazie alla sempre più ampia diffusione delle tecnologie mobili, il modo in cui i consumatori acquistano i loro prodotti è cambiato. Adesso i consumatori usano molteplici canali e device per cercare informazioni, chiedere consigli e acquistare. Omnicanalità significa quindi stabilire una presenza nei diversi canali e piattaforme online e offline, permettendo ai consumatori di comprare, interagire ed essere coinvolti attraverso i canali in maniera simultanea e senza alcuna perdita in termini di customer experience. Implementare una strategia omnicanale è una sfida per produttori e rivenditori dell’industria del largo consumo, sfida che però offre chiari vantaggi a coloro i quali possono integrarla nel processo di coinvolgimento del consumatore.
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