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StorySign di Huawei è l'app gratuita che aiuta i bambini sordi a imparare a leggere (ed è disponibile in Italia)

L'app StorySign di Huawei aiuta i bambini sordi a leggere

L'app StorySign di Huawei è arrivata anche in alcune scuole italiane e può tradurre il testo di diversi libri in lingua dei segni.

«Ci sono 32 milioni di bambini sordi nel mondo e molti di loro fanno fatica a leggere» ha spiegato l’executive director dell’Unione Europea dei Sordi, Mark Wheatley, in un video di presentazione dell’applicazione StorySign di Huawei. Lo scopo di quest’ultima sarebbe proprio quello di fornire a questi bambini un supporto tecnologico molto utile, perché riesce ad associare la lingua dei segni alle parole scritte, aiutando loro a migliorare le proprie competenze di lettura e di scrittura.

Huawei: Story Time With StorySign
Huawei: Story Time With StorySign

alfabetiZZAZIONE nella comunità sorda: per molti bambini una grande sfida

L’alfabetizzazione all’interno della comunità sorda e in particolare le sfide vissute dai bambini per imparare a leggere e a scrivere sono ancora degli argomenti poco tenuti in considerazione, secondo Mark Wheatley, executive director dell’Unione Europea dei Sordi. Non tutti, difatti, sono a conoscenza del fatto che la lettura e la scrittura per un bambino sordo possono essere un compito particolarmente difficile: «la difficoltà sta proprio nella corrispondenza fra suoni e grafemi di questi suoni», come ha spiegato Pietro Celo, docente di lingua dei segni all’Università di Bologna.

Le limitazioni in termini di lettura e di scrittura finiscono per ripercuotersi negativamente sui risultati scolastici dei più piccoli, riducendo drasticamente la loro possibilità di trovare un lavoro da adulti. Non meno rilevanti sono le conseguenze dal punto di vista emotivo e sociale che queste sfide possono rappresentare per i bambini in età scolastica e nel corso della vita.

Come funziona StorySign di Huawei e perché è utile?

Pensando proprio a queste problematiche, nel 2018 Huawei ha deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per creare la prima applicazione in grado di tradurre il testo di un libro in lingua dei segni, in tempo reale.

Collegando i segni alle parole, l’obiettivo di Huawei è quello di facilitare l’apprendimento della lettura e della scrittura, consentendo agli individui di leggere in maniera più autonoma, ossia anche quando non c’è nessuno che gli traduca il testo nel linguaggio dei segni.

Storysign di huawei

Fonte: Huawei

Come spiegato nel video, per usare questa tecnologia l’utente deve innanzitutto scaricare gratuitamente l’applicazione su Play Store o sull’AppGallery di Huawei. Inoltre, per poter sfruttare il suo contenuto è necessario anche avere una copia fisica di uno dei libri selezionati, da scansionare.

StorySign di Huawei. Fonte: Huawei.

Fonte: Huawei

Una volta aperta l’app, basta cliccare su uno dei titoli presenti nella libreria di StorySign e inquadrare con lo smartphone le pagine del libro fisico. Una volta fatto questo, il piccolo avatar di nome Star, creato da Huawei, traduce in tempo reale nella lingua dei segni la storia scelta.

L’applicazione in questione, disponibile per tutti i dispositivi Android, è in grado di tradurre libri in 14 lingue dei segni diverse, compresa la lingua dei segni italiana, disponendo attualmente di un catalogo di cinque classici di narrativa per bambini per ognuna di queste lingue.

“Star”: un piccolo avatar e un grande supporto ai bambini sordi e alle loro famiglie

«Per molti bambini la storia della buona notte è un semplice rituale, per Giulia e me è stata una vera e propria sfida», ha spiegato la mamma di una bambina sorda in un video girato in Italia, attraverso cui viene spiegato in che modo l’applicazione può offrire un supporto non solo ai bambini ma anche alle loro famiglie.

Come si può leggere sul sito aziendale, StorySign di Huawei è stata sviluppata insieme all’Unione Europea dei Sordi, alla British Deaf Association e a Penguin Books. Grazie a Aardman Animations, il gigante tech ha potuto utilizzare una tecnologia in grado di catturare movimenti e animazioni, garantendo così che le espressioni, i movimenti e le mani del piccolo avatar riproducano in maniera accurata la lingua dei segni.

Considerando la dimensione globale della campagna, l’iniziativa ha anche contribuito ad aumentare la consapevolezza sul tema dell’alfabetizzazione nella comunità sorda.

Lavorando ancora al perfezionamento di quest’applicazione, Huawei invita anche a fare delle donazioni non solo volte a sostenere i partner di questo progetto, ma anche a supportare lo sviluppo di StorySign e ad aumentarne la sua biblioteca. Come ha spiega Mark Wheatley, «grazie anche alla donazione saremo in grado di dare vita a numerosi progetti per la comunità sorda, anche in Italia».

StorySign è arrivata anche NElle scuole italiane

L’applicazione StorySign è arrivata anche in sei scuole italiane (a Salerno, a Roma, a Livorno, a Milano, a Torino e a Palermo), coinvolgendo oltre 100 bambini sordi in una serie di incontri promossi da Huawei che mirano a sensibilizzare la società sul tema della sordità infantile.

Il progetto ha portato il testimonial e conduttore radiofonico Rudy Zerbi in diversi istituti scolastici, dove ci sono classi inclusive con bambini sordi, per delle sessioni di lettura, sfruttando l’applicazione StorySign.

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