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L'ex primatista Mike Maric in apnea contro l'inquinamento atmosferico: l'iniziativa di Legambiente

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Fonte: Legambiente

"Apnea Against Pollution": si intitola così la performance organizzata da Legambiente a Milano con l'ex campione Mike Maric per rivendicare il diritto di tutti a respirare aria pulita. Dall'iniziativa è nata una petizione.

Anche quest’anno non sono mancate le iniziative che in prossimità della Giornata mondiale della Terra, che si celebra ogni anno il 22 aprile, hanno provato a sensibilizzare su temi come l’inquinamento e il cambiamento climatico. Fondazione Barilla ha lanciato una guida alle piccole azioni che possono fare bene al Pianeta, per esempio, mentre Greenpeace ha invitato i danesi al funerale di un fiordo per avviare una riflessione sulla salute dei mari. Con “Apnea Against Pollution Legambiente ha provato a far riflettere gli italiani, invece, sull’inquinamento atmosferico.

“Apnea Against Pollution”: la performance di Mike Maric a Milano per Legambiente

Per la campagna l’associazione ha collaborato con le agenzie creative del Gruppo Publicis Leo Burnett e MSL e con Mike Maric.

L’ex primatista mondiale di apnea, ora medico e coach sportivo, si è immerso in un cubo trasparente all’interno del quale era stato ricreato il peggior livello di smog registrato a Milano a febbraio 2024: 118 µg/mc3 di PM2.5, ventiquattro volte di più rispetto al limite massimo suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Salute.

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Fonte immagini: Legambiente

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L’obiettivo, diversamente da quanto accaduto durante il resto della carriera di Mike Maric, non era resistere il più possibile senza respirare, quanto piuttosto trasmettere il messaggio che trattenere il respiro non è la soluzione giusta contro lo smog e l’inquinamento atmosferico: serve «trovare soluzioni per tornare a respirare»1, come ha scritto Legambiente nel comunicato stampa di presentazione di “Apnea Against Pollution”.

Il campione, dal canto proprio, ha fatto notare come

«se da una parte siamo diventati molto attenti alla cultura alimentare, dall’altra non siamo ancora così attenti alla “cultura” dell’aria che respiriamo: tendiamo piuttosto a trascurare l’impatto che la sua qualità può avere sulla nostra salute. È per questo che sposo appieno il progetto di Legambiente, visto che è ormai da diversi anni che porto l’attenzione sull’importanza della respirazione e sulla qualità del nostro respiro».

I record negativi dell’Italia per quanto riguarda smog e inquinamento atmosferico

Alte percentuali di inquinamento atmosferico sono correlate, come ha continuato a raccontare lo sportivo e come dimostrano diversi studi medici citati anche nei materiali informativi sull’iniziativa di Legambiente, a maggiori probabilità di sviluppare malattie invalidanti, tra cui le malattie neurodegenerative.

Nei casi più gravi l’esposizione a concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti raccomandati dall’OMS può portare alla morte e l’Italia, continuano dall’associazione citando i dati ufficiali dell’Agenzia Europea per l’ambiente, ha il primato di oltre 47mila decessi all’anno per PM 2.5.

Nel 2023, del resto, 18 delle 98 città italiane prese in esame hanno superato addirittura i limiti giornalieri di PM10: i risultati peggiori sono stati quelli di Frosinone (con 70 giorni di sforamento), Torino (66) e Treviso (63).

Così, ha raccontato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente,

«con l’installazione realizzata a Milano “Apnea Against Pollution” vogliamo proprio richiamare l’attenzione sulla grande questione dello smog […]. E proprio da Milano lanciamo un nuovo appello al Governo per chiedere un piano di interventi nazionali e territoriali più incisivi che abbiano al centro la mobilità sostenibile […] ma anche l’agricoltura e la zootecnica, tra le fonti responsabili della cattiva qualità dell’aria e che dovranno [diventare anch’esse] più sostenibili». 

La petizione “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con cui Legambiente chiede alle istituzioni impegno concreto contro l’inquinamento atmosferico

La perfomance che Mike Maric ha svolto a Milano, in piazza XXV Aprile, il 9 aprile 2024 si è trasformata in un video condiviso sui canali digitali di Legambiente.

Apnea Against Pollution. Smettere di respirare è davvero l’unica soluzione?
Apnea Against Pollution. Smettere di respirare è davvero l'unica soluzione?

Nel video alle immagini della prova fisica che ha impegnato il campione di apnea si alternano quelle di fabbriche che emettono senza sosta scarichi inquinanti e di macchine imbottigliate nel traffico delle città, ma anche quelle di interviste su strada ai cittadini che rivendicano il diritto a respirare aria pulita.

Con l’iniziativa “Apnea Against Pollution” Legambiente intende, del resto, dare visibilità alla petizione “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!”2 per chiedere alle istituzioni di intervenire il prima possibile e con interventi concreti contro l’inquinamento atmosferico e per migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane.

Chi la firmerà sosterrà l’associazione nel chiedere ai decisori pubblici italiani più aree verdi, il limite dei 30 km/h sulle strade cittadine, l’istituzione di strade scolastiche in prossimità degli edifici scolastici, il miglioramento del trasporto pubblico e delle reti cliclo-pedonali, l’elettrificazione di tutti i mezzi pubblici e altri interventi sul riscaldamento domestico e  sull’agricoltura intesi a migliorare la qualità dell’aria, a salvaguardare la salute del Pianeta e a combattere il cambiamento climatico.

Note
  1. Legambiente
  2. Legambiente

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