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I sette principali trend per il retail nel 2022 secondo Snapchat

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Ci sono omnicanalità e convergenza tra fisico e digitale tra le tendenze individuate da Snapchat per il futuro prossimo del retail, ma anche il protagonismo della realtà aumentata da poter sfruttare per il try-on dei prodotti

È “convergenza” secondo Snapchat la parola chiave che meglio descrive i retail trend 2022. Per delineare i comportamenti d’acquisto dei nuovi consumatori post-pandemia il social del fantasmino ha commissionato a Foresight Factory una ricerca su dodici paesi, Italia inclusa, e a livello macroscopico «il quadro [emerso] è quello di un consumatore più connesso, che ha il potere di definire la propria esperienza di acquisto da casa o in negozio grazie al suo smartphone», come ha commentato Claire Valoti, VP Emea di Snap Inc. «Quali compagni d’acquisto fondamentali in negozio, i dispositivi mobili offrono ai retailer l’opportunità di colmare il divario tra le interazioni con il brand fatte dal vivo o online attraverso esperienze personalizzate» hanno aggiunto dalla compagnia, confermando di fatto previsioni per il futuro immediato delle vendite al dettaglio già venute fuori quando si è trattato di analizzare i trend per l’eCommerce o le tendenze della customer experience nel 2022.

Tornano gli acquisti in negozio, ma saranno acquisti “aumentati” dalle soluzioni tecnologiche

I mesi che verranno, con l’attenuarsi dei contagi e il progressivo allentamento delle restrizioni anti-COVID-19, saranno innanzitutto quelli del ritorno nei negozi fisici: a una buona fetta di consumatori (in media il 57%, ma è una percentuale che sale al 63% tra le donne e al 68% tra gli iscritti a Snapchat) è mancato fin qui, infatti, soprattutto l’aspetto “sociale” degli acquisti dal vivo. Questo non vuol dire, però, che si rinuncerà del tutto alla sicurezza e alla comodità degli acquisti online: i dati più recenti sull’eCommerce li individuano, anzi, come abitudine ormai irrinunciabile per un buon numero di consumatori e anche i retail trend 2022 tracciati da Snapchat e Foresight Factory confermano che un terzo dei millennials italiani prevede di fare nell’anno in corso più compere digitali di quante ne abbia fatte in passato, soprattutto per beni come abiti e accessori moda.

Ad attrarre clienti in negozio saranno soprattutto soluzioni in realta aumentata e realta virtuale come specchi e camerini intelligenti che permettono di provare abiti e accessori o personalizzarli e abbinarli ai propri outfit, se si parla di moda, o sistemi capaci di visualizzare in rendering come mobili o accessori starebbero negli ambienti della propria casa, se si parla di arredamento. Questo è quanto dichiarato dal 37% del campione.

A un livello zero rendere “aumentata” l’esperienza in store è possibile sfruttando quello che è già a tutti gli effetti un compagno di shopping per molti consumatori: lo smartphone. Circa un consumatore su cinque – ed è una percentuale che sale al 26% tra i Millennials e al 20% tra i giovanissimi della generazione z – lo utilizzerebbe quando è in negozio per cercare maggiori informazioni sui prodotti a cui è interessato e i retailer non possono non tenere conto di evidenze come queste se vogliono rendere più coinvolgente e soddisfacente l’esperienza d’acquisto.

Sono AR e soluzioni try-on le vere protagoniste dei retail trend 2022 secondo Snapchat

Diverso è, almeno in parte, il discorso relativo a come rendere più soddisfacente e all’altezza delle aspettative dei clienti l’esperienza d’acquisto online. Ciò che ancora frena una buona fetta di consumatori (in percentuale il 42%, se si guarda al campione italiano di Snapchat/Foresight Factory) dal fare compere nei negozi virtuali sembra essere l’impossibilità di provare i prodotti prima dell’acquisto e ciò è particolarmente vero soprattutto in settori come il fashion o il beauty. Una soluzione possibile viene ancora dalla realtà aumentata e in particolare dalla sua applicazione in strumenti try-on che permettono di visionare l’oggetto a 360° o provarlo e abbinarlo virtualmente prima di metterlo nel carrello.

Le nuove Shopping Lens per chi fa acquisti su Snapchat

Sono strumenti come le Shopping Lens, lanciate da poco, che di fatto permettono alle aziende su Snapchat di trasformare il proprio catalogo di prodotti in speciali lenti e filtri che l’utente può applicare alla fotocamera anteriore dello smartphone quando usa l’app per vedere come starebbe con indosso un modello o un altro di occhiali da sole, una tonalità o l’altra di rossetto.

Shopping Lens Snapchat

Come gli altri filtri e lenti che nel tempo hanno reso popolare la piattaforma, le nuove Shopping Lens di Snapchat sono progettate, infatti, in modo da adattarsi al meglio e dinamicamente a forme e tratti del viso degli utenti e in grado per questo di simulare quella che sarebbe la prova “dal vivo” dell’accessorio fashion o del prodotto per il make-up, nell’ultimo caso minimizzando peraltro i rischi igienico-sanitari a cui i consumatori sono sempre più attenti e che rappresentano una delle sfide più urgenti da affrontare per il settore beauty.

Quando usa le Shopping Lens l’utente riceve in automatico anche una serie di informazioni sul prodotto come prezzo , varianti disponibili, reperibilità negli ecommerce o negli store fisici, oltre che un link diretto da dove può acquistarlo.

Shopping Lens Snapchat come funzionano


Non è un caso, così, che chi ha utilizzato almeno una volta un sistema try-on in AR è stato immediatamente convinto dallo stesso ad acquistare qualcosa (sarebbe così per il 56% del campione). Soluzioni di questo tipo potrebbero soprattutto aiutare a risolvere una delle questioni più spinose per i retailer digitali, quella dei resi: secondo le stime dello stesso studio, provando prima e grazie alla realtà aumentata capi, accessori e ogni altro tipo di prodotto se ne riuscirebbe a evitare almeno il 37%.

Non c’è da stupirsi, così, se quest’anno il 24% dei consumatori italiani si aspetta di poter incrementare l’uso di sistemi try-on in realtà aumentata prima di fare acquisti online e se si prevede che entro il 2025 almeno un genZer su cinque usi effettivamente l’AR prima di concludere un acquisto digitale.

Dagli NFT al reselling: le altre tendenze d’acquisto nel 2022

Parlando di retail trend 2022 non si può non considerare la popolarità di cui al momento godono gli nft . Più di un italiano su due – il 56% per l’esattezza – prenderebbe oggi in considerazione la possibilità di acquistare oggetti virtuali come un’opera d’arte e lo farebbe soprattutto in virtù della loro esclusività, driver che sembra valido soprattutto per i giovanissimi della Gen Z (lo ha individuato come tale il 31% del campione Snapchat/Foresight Factory).

Non si può parlare di tendenze d’acquisto e retail trend 2022, ancora, senza citare almeno il sempre maggiore successo che avranno piattaforme e programmi di reselling. Questi incontrano svariate sensibilità nuove dei consumatori, come fare acquisti più sostenibili e rispettosi del pianeta e dei diritti dei lavoratori o risparmiare e – perché no – favorire l’economia locale. Senza contare che c’è un aspetto “sociale”, legato alla necessità di interagire con chi attualmente possiede gli oggetti a cui si è interessati, nel comprare di seconda mano, che ben si accorda con quella che sembra a tutti gli effetti una priorità dei consumatori dopo due anni di distanziamento sociale e cioè moltiplicare e intensificare gli scambi e le interazioni interpersonali. Non è un caso, così, che anche big brand come Zalando o Levi’s stanno progressivamente avvicinandosi con programmi, iniziative e servizi ad hoc al second hand.

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