- Marketing
- 5' di lettura
Cos'è Scrum, come funziona e com'è strutturato questo framework per l'agile marketing
![metodo scrum](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2022/02/metodo-scrum-620x330.jpg)
Un approfondimento analitico su Scrum, su cos'è e come funziona in particolare questo framework per l' agile marketing.
Scrum è un framework, utile per l’agile marketing, all’interno del quale le persone possono affrontare complessi problemi di sviluppo (di prodotti, servizi, ecc.) e adattamento, fornendo al contempo in modo produttivo e creativo prodotti dal valore più alto possibile. Scrum, infatti, è un framework tipico del concetto “agile”, una sorta di modello strutturato e pianificato, che aiuta persone, team e organizzazioni a generare valore attraverso soluzioni adattive per problemi complessi.
L’esecuzione di tale framework richiede uno scrum master per promuovere un ambiente in cui:
- un product owner (PO) ordina il lavoro per un problema complesso in un product backlog (descritto più avanti);
- lo scrum team trasforma una selezione del lavoro in un incremento di valore durante uno sprint;
- lo scrum team e i suoi stakeholder controllano i risultati e si adattano al prossimo sprint;
- il tutto si ripete continuamente.
Come viene concepito Scrum
Il framework è abbastanza semplice. Nonostante si faccia largo uso di tale terminologia, Scrum non è esattamente una metodologia, anche se viene spesso definito in questo modo. Scrum implementa il metodo scientifico dell’empirismo: sostituisce un approccio algoritmico programmato con uno euristico, nel rispetto delle persone – tenendo in considerazione la loro conoscenza e le loro competenze che derivano dall’esperienza – e dell’auto-organizzazione per affrontare l’imprevedibilità e risolvere problemi complessi.
Sviluppo Scrum: cos’è e chi è coinvolto?
Il modello Scrum suggerisce che i progetti avanzano attraverso una serie di sprint. In linea con una metodologia agile, gli sprint hanno una durata non superiore a un mese: più comunemente la durata è di due settimane.
Con il framework Scrum si basa una riunione di pianificazione all’inizio dello sprint, in cui i membri del team determinano su quanti elementi possono impegnarsi e quindi creano uno sprint backlog, un elenco delle attività da eseguire durante lo sprint.
Durante uno sprint agile del framework, il team Scrum trae un piccolo insieme di funzionalità dall’idea, rendendo le funzionalità codificate e testate. Alla fine, queste funzionalità sono realizzate, ossia codificate, testate e integrate, nel prodotto o sistema in evoluzione.
Durante ogni giorno dello sprint, tutti i membri del team dovrebbero partecipare a uno Scrum meeting giornaliero, inclusi lo Scrum master e il product owner. Questa riunione dovrebbe svolgersi per non più di quindici minuti. Durante questo periodo, i membri del team condividono ciò a cui hanno lavorato il giorno prima, ciò a cui lavoreranno quel giorno e identificheranno eventuali impedimenti al progresso.
Il modello vede gli Scrum quotidiani come un modo per sincronizzare il lavoro dei membri del team mentre discutono del lavoro dello sprint. Alla fine di uno sprint il team conduce una revisione dello sprint, attraverso cui si dimostra la nuova funzionalità al product owner o a qualsiasi altro stakeholder che desideri fornire un feedback che potrebbe influenzare lo sprint successivo.
Questo ciclo di feedback all’interno dello sviluppo del software Scrum può comportare modifiche alla funzionalità appena fornita, ma altrettanto probabilmente potrebbe comportare la revisione o l’aggiunta di elementi al backlog del prodotto.
Un’altra attività nella gestione dei progetti Scrum è la retrospettiva dello sprint alla fine di ogni sprint. L’intero team partecipa a questo incontro, inclusi lo Scrum master e il PO. L’incontro è un’occasione per riflettere sullo sprint che si è concluso e individuare opportunità di miglioramento.
Scrum process: i principali artefatti, da product backlog a sprint backlog
L’artefatto principale nello sviluppo di Scrum è, ovviamente, il prodotto stesso. Il modello prevede che il team porti il prodotto o il sistema a uno stato potenzialmente spendibile alla fine di ogni sprint Scrum.
Il product backlog è un altro artefatto di Scrum e rappresenta l’elenco completo delle funzionalità che restano da aggiungere al prodotto. Il proprietario del prodotto dà la priorità al backlog in modo che il team lavori sempre prima sulle funzionalità più preziose.
La metodologia più utilizzata per creare un backlog di prodotti attraverso il framework Scrum è popolarlo con storie degli utenti (user story), che sono brevi descrizioni delle funzionalità, che vengono di fatto descritte dal punto di vista di un utente o cliente.
Nella gestione del progetto Scrum, il primo giorno di uno sprint inizia durante il meeting di pianificazione, con i membri del team che creano lo sprint backlog. Lo sprint backlog può essere considerato come l’elenco delle cose da fare da parte del team per lo sprint, mentre un product backlog è un elenco di funzionalità da creare (scritte sotto forma di user story).
Lo sprint backlog, in sostanza, è l’elenco delle attività che il team deve eseguire per fornire la funzionalità che si è impegnata a fornire durante lo sprint.
Il progetto agile Scrum: ruoli principali
Sono tre i ruoli principali necessari per questo framework, già nominati sopra: lo Scrum master, il product owner e il team Scrum.
Cosa fa lo Scrum master
Un ruolo chiave in un progetto agile di questo tipo è lo Scrum master: sarebbe il coach del team, che aiuta i praticanti Scrum a raggiungere il loro massimo livello di performance.
Nel processo, uno Scrum master differisce da un tradizionale project manager per molti motivi, tra cui il fatto che questo ruolo non fornisce indicazioni quotidiane al team e non assegna compiti alle persone.
Uno Scrum master, inoltre, protegge la squadra dalle distrazioni esterne, consentendo ai membri di concentrarsi in modo “maniacale”, durante lo sprint, sull’obiettivo che hanno scelto.
Cosa fa il product owner
Mentre lo Scrum master si concentra sull’aiutare il team a performare nel modo migliore possibile, il product owner lavora per indirizzare il team verso l’obiettivo giusto, creando una visione avvincente del prodotto e poi trasmettendo quella visione al team attraverso il product backlog.
Il product owner è inoltre responsabile della definizione delle priorità del product backlog durante lo sviluppo del framework Scrum: l’obiettivo è assicurarsi che sia all’altezza, man mano che si apprende di più sul sistema in costruzione, sui suoi utenti, sul team e così via.
Il team
Il terzo e ultimo ruolo nella gestione dei progetti Scrum è lo stesso team Scrum. Sebbene le persone possano entrare a far parte del team con vari titoli, all’interno del framework questi titoli sono insignificanti: ogni individuo contribuisce in ogni modo possibile al completamento del lavoro di ogni sprint.
Ciò non significa che un tester dovrà riprogettare il sistema: gli individui trascorreranno la maggior parte del loro tempo (talvolta tutto) lavorando sfruttando le hard skill già presenti prima di aderire al framework Scrum. Con questo modello ci si aspetta, comunque, che le persone lavorino andando anche oltre le conoscenze prestabilite, quando ciò può essere buono per il team.
Notizie correlate
![influencer novità influencer novità](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/01/influencer-novita-760x507.jpg)
Le aziende italiane continuano a investire in campagne con gli influencer: i dati aggiornati di ONIM
![campagna coca cola olimpiadi 2024 campagna coca cola olimpiadi 2024](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/07/campagna-coca-cola-olimpiadi-2024-760x393.jpg)
Coca-Cola ricorda la magia dell’unione in vista delle Olimpiadi 2024
![citta con palazzi citta con palazzi](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/07/citta-con-palazzi-760x399.jpg)
Campagne di marketing per amministratori di condominio: cosa le rende davvero efficaci
![bias cognitivi per campagne di marketing più efficaci unobravo bias cognitivi per campagne di marketing più efficaci unobravo](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/06/bias-cognitivi-per-campagne-di-marketing-piu-efficaci-unobravo-760x393.jpg)
Conoscere i bias cognitivi per creare campagne di email marketing più efficaci: alcuni consigli
![Vincenzo-Nibali-brand-ambassador-Crédit-Agricole-Italia-2024 Vincenzo-Nibali-brand-ambassador-Crédit-Agricole-Italia-2024](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/07/Vincenzo-Nibali-brand-ambassador-Credit-Agricole-Italia-2024-760x399.jpg)
Vincenzo Nibali nuovo brand ambassador di Crédit Agricole Italia
![Purina entra nel mondo del gaming con Purina dogasnax Purina entra nel mondo del gaming con Purina dogasnax](https://www.insidemarketing.it/wp-content/uploads/2024/07/Purina-entra-nel-mondo-del-gaming-con-Purina-dogasnax-760x393.jpg)