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Nestlé Startup Program: la call di Nestlé rivolta ai giovani imprenditori per un'agricoltura rigenerativa

Nestlé avvia un nuovo programma, Nestlé Startup Program, a supporto dei giovani e per un’agricoltura rigenerativa per la filiera del pomodoro

Nestlé avvia un nuovo programma, Nestlé Startup Program, a supporto dei giovani e destinato allo sviluppo di progetti innovativi per il raggiungimento di un’agricoltura rigenerativa nell'ambito della filiera del pomodoro.

Il gruppo Nestlé ha lanciato una call, Nestlé Startup Program, che è giunta nel 2022 alla sua seconda edizione. Il programma prevede la collaborazione con un partner scientifico scelto dall’azienda, ossia il Future Food Institute

La call, avviata anche grazie alla collaborazione con Steriltom, fornitore di Nestlé, supporta i giovani imprenditori ed è destinata a progetti riguardanti l’agricoltura rigenerativa, in particolare per la filiera del pomodoro: l’obiettivo è incentivare lo sviluppo di progetti innovativi nel settore.

Frame dal video “Il viaggio del pomodoro: da chi lo coltiva a chi lo assapora”. Fonte: Account YouTube Nestlé

Nestlé Startup Program: la call dell’azienda per i giovani imprenditori

L’iniziativa dell’azienda rientra nel più ampio programma Nestlé Needs YOUth che punta a offrire una formazione globale per fornire concrete opportunità a 10 milioni di giovani entro il 2030. La call Nestlé Startup Program è stata avviata, in particolare, per valorizzare le molte capacità dei giovani imprenditori, fornendo loro gli strumenti utili alla realizzazione delle loro idee, da trasformare in progetti reali.

Come ha affermato Giacomo Piantoni, direttore risorse umane del gruppo Nestlé in Italia, «le idee, l’entusiasmo e il talento dei giovani rappresentano un patrimonio per crescere come imprese e come Paese. Questa convinzione da tempo ci ha spinti a scommettere sulle giovani generazioni, offrendo, attraverso Nestlé Needs YOUth, opportunità concrete di inserimento professionale e di formazione per acquisire le competenze necessarie per affrontare il mondo del lavoro, di oggi e del domani».

L’azienda sta cercando, infatti, giovani che contribuiscano a «implementare soluzioni tecnologie all’avanguardia per supportare la sostenibilità delle coltivazioni e un approvvigionamento responsabile lungo la filiera agricola», come si legge nel comunicato stampa. In particolare, il progetto riguarda la coltivazione del pomodoro utilizzato per la realizzazione delle pizze Buitoni dello stabilimento di Benevento.

Frame dal video “Il viaggio del pomodoro: da chi lo coltiva a chi lo assapora”. Fonte: Account YouTube Nestlé

L’impegno ambientale di Nestlé

La collaborazione con i giovani imprenditori è una decisione che punta a rafforzare e rendere sempre più evidente l’impegno di sostenibilità di Nestlé. L’azienda sta infatti investendo sempre più in innovazione, responsabilità ambientale e sociale all’interno della propria filiera.

Fonte: Nestlé

Con Nestlé Startup Program l’azienda, come emerso dalle parole di Piantoni, ha voluto prestare attenzione a «soluzioni innovative per favorire pratiche agricole sostenibili e rigenerative nella nostra filiera, un ambito importante su cui continuiamo a investire e lavorare al fianco dei nostri fornitori, agricoltori e stakeholder. Coinvolgendo i giovani in questo progetto, gettiamo dunque le basi per un cambio di passo nel settore agroalimentare che possa contribuire a generare benefici per la comunità e il pianeta».

Le sfide che l’azienda intende superare

Le soluzioni che saranno offerte dai partecipanti alla call dovranno essere orientate allo sviluppo di metodologie che possano aiutare l’azienda nelle proprie sfide.

Tra i principali impegni dell’azienda, come già sottolineato, vi è l’obiettivo di raggiungere un’agricoltura rigenerativa. Per rispettare il proprio intento Nestlé ha incrementato la biodiversità e avviato una rigenerazione dell’ecosistema di riferimento.

Frame dal video “Il viaggio del pomodoro: da chi lo coltiva a chi lo assapora”. Fonte: Account YouTube Nestlé

Ancora, il brand si impegna contro lo spreco adottando un’ottimizzazione delle irrigazioni, come si legge sul sito di Nestlé Startup Program. La volontà è quella di raggiungere tale obiettivo grazie a sistemi di monitoraggio per le risorse idriche e sistemi di fertirrigazione in grado di distribuire fertilizzanti insieme all’acqua di irrigazione.

Inoltre, tra le sfide dell’azienda vi è il raggiungimento di una smart farming. Per il momento si è deciso di optare per l’utilizzo di tecnologie in grado di elaborare i dati in tempo reale e fornire informazioni predittive di ogni aspetto della coltivazione.

A chi è rivolta la call e come partecipare

Nestlé cerca sicuramente appassionati, ma con competenze tali da proporre soluzioni sostenibili per il pianeta e lungimiranti per il sistema alimentare. La soluzione proposta dovrà naturalmente poter essere applicata anche alla filiera del pomodoro.

Le startup, ma anche team consolidati, gruppi di ricerca universitari o centri di ricerca privati e pubblici sono i destinatari dell’opportunity. Il requisito fondamentale è che il gruppo sia composto prevalentemente da persone con meno di trent’anni.

Per candidare il proprio team è necessario compilare un form online attraverso il sito di Nestlé Startup Program, entro il 13 febbraio 2022.

Le selezioni e l’avvio di Nestlé Startup Program

Una commissione di valutazione composta dai rappresentati di Nestlé, ma anche del Future Food Institute e da esperti del settore agrifood-tech si occuperà di visionare e valutare i progetti.

La prima fase di selezione prevede che il 28 febbraio 2022, come precisato sul sito, la commissione annuncerà i 15 team selezionati che potranno partecipare a un programma di formazione della durata di quattro settimane. Il percorso di training, condotto dal partner scientifico su system-thinking, prosperity thinking e metodologia lean, sarà caratterizzato da lezioni frontali, analisi di case study e laboratori.

Al termine della prima fase saranno annunciati, il 1° aprile, i tre progetti scelti che per sei settimane lavoreranno con i mentor di Nestlé e l’innovation coach di Future Food. Questa seconda fase consisterà nella validazione del progetto. Tra aprile e maggio i tre team fortunati avranno la possibilità di sperimentare direttamente sul campo la propria soluzione per poi ascoltare le reali sfide dagli agricoltori della filiera e impegnarsi così nella ricerca di una soluzione per risolverle.

Il progetto si concluderà infine con un bootcamp di quattro giorni in cui i tre team presenteranno i risultati della sperimentazione, che poi Nestlé implementerà effettivamente.

Il programma aspira quindi a rendere concrete nuove idee, nuove proposte, che possano dare un reale aiuto al pianeta e naturalmente rispettare l’impegno di sostenibilità dell’azienda. Il programma probabilmente intende anche contribuire alla promessa di raggiungere le zero emissioni entro il 2050 fatta dal brand in occasione dell’iniziativa Business Ambition for 1,5º delle Nazioni Unite nel 2020.

La nostra rotta verso le zero emissioni entro il 2050
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