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Tendenze e curiosità sull'uso degli emoji nel 2021: le principali abitudini e preferenze in Italia e nel mondo

uso degli emoji nel 2021 in italia e nel mondo

Da quelli più usati all'impatto positivo sulla vita degli utenti: una ricerca condotta da Samsung e un'altra da Adobe fanno luce sulle abitudini e sulle preferenze delle persone in materia di emoji, nel 2021.

Sono diventati parte della comunicazione online e aiutano gli utenti a esprimersi al meglio, veicolando o rafforzando determinati emozioni e stati d’animo quando è difficile farlo a parole: le faccine colorate e i diversi simboli tematici vengono utilizzati in tutto il mondo, con diverse finalità. Due indagini condotte in Italia e a livello globale hanno messo in evidenza le principali tendenze relative all’uso degli emoji nel 2021.

Quali sono i principali trend in Italia?

È possibile partire dalle preferenze e dalle abitudini degli italiani: un’indagine di Samsung, commissionata alla società di ricerca online Human Highway, ha analizzato l’uso degli emoji nel 2021 nel nostro Paese, partendo da un campione di 996 intervistati eterogenei per età e genere. Due individui su tre hanno ammesso di utilizzare questi simboli spesso o sempre.

La principale ragione che spingerebbe il 55,8% degli intervistati a utilizzarli sarebbe la volontà di esprimere al meglio le proprie emozioni; per il 34% degli intervistati gli emoji risulterebbero utili per chiarire il tono del messaggio ed evitare fraintendimenti; il 38%, invece, li utilizzerebbe per rafforzare il messaggio veicolato tramite un testo scritto.

Andando ad analizzare i simboli più usati dagli italiani, la ricerca di Samsung ha messo in evidenza che l’emoji preferito è quello del bacio (usato dal 41,4% degli intervistati), seguito dalla risata con le lacrime (40,9%) e dal pollice in su (29,7%).

Grafico ripreso dalla ricerca di Samsung sull'uso degli emoji nel 2021 in Italia

Fonte: Samsung

È possibile tuttavia notare alcune differenze in base al genere: le donne sembrano preferire emoji legati ai sentimenti (come il bacio e il cuore rosso, utilizzati rispettivamente dal 50% e dal 36% delle intervistate), mentre gli uomini sembrano apprezzare maggiormente i simboli più neutri, come il pollice alzato (36%) e l’occhiolino (19,3%).

È interessante sottolineare che la pandemia ha avuto un impatto sull’uso degli emoji, come messo in evidenza peraltro da ricerche condotte mesi fa. L’indagine di Samsung ha però rilevato che nei mesi più intensi della pandemia vi è stato un aumento di emoji negativi: due diverse versioni degli emoji con le lacrime e l’emoji con la mascherina sono saliti rispettivamente in quarta, decima e sesta posizione e si sono aggiunti alla classifica degli emoji più utilizzati le mani giunte in preghiera e le dita incrociate (entrambi segni che indicano la speranza di una ripresa).

Uso degli emoji nel 2021 a livello globale: alcune curiosità

Per analizzare le abitudini degli utenti a livello globale Adobe ha condotto un’indagine su un campione di 7mila persone che utilizzano regolarmente gli emoji in Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Corea del Sud, Australia e Stati Uniti. La ricerca in questione ha puntato a esplorare l’impatto di questi simboli sulla comunicazione digitale.

Partendo dalla classifica degli emoji più usati nei diversi Paesi presi in analisi, al primo posto vi è la risata con le lacrime, seguita dal pollice in su, dal cuore rosso, dal bacio e dall’emoji che piange. Secondo Adobe, le cinque emozioni maggiormente espresse tramite questi simboli sono amore, felicità, tristezza,  rabbia e sorpresa (in quest’ordine).

La ricerca si è soffermata anche su ulteriori dettagli interessanti, come per esempio gli emoji più usati dagli utenti per corteggiamento e dating. L’utilizzo di tali simboli influenzerebbe la percezione dell’interlocutore. A rendere le persone più piacevoli, così, sarebbero l’emoji del bacio e le due faccine associate all’essere innamorati; dall’altra parte, invece, a rendere le persone meno desiderabili sarebbero emoji aperti a differenti interpretazioni o ambigui, come melanzana, pesca e espressione buffa o folle.

Tendenze e curiosità nell'uso degli emoji nel 2021

Fonte: Adobe

L’uso degli emoji nel 2021 dipenderebbe, comunque, anche dall’età: il 63% degli intervistati appartenenti alla Generazione Z utilizzerebbe gli emoji in modo diverso rispetto al significato originale; inoltre, questa sarebbe la generazione più propensa a usare emoji con gli amici (la percentuale della Gen Z sarebbe dell’86%), rispetto a millennials (80%), Gen X (76%) e baby boomers (75%).

L’Adobe Global Emoji Trend Report 2021 ha messo in luce altre curiosità: più della metà degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto un emoji sbagliato da qualcuno, mentre il 33% ha ammesso di aver inviato almeno un emoji di cui si è pentito. Sull’utilizzo di questi simboli, per il 75% del campione va bene inviare un emoji come risposta rapida al posto del testo, mentre per il 67% un uso eccessivo di questi simboli risulterebbe fastidioso per la conversazione.

L’uso degli emoji può avere un impatto positivo sulla vita delle persone?

Molti utenti riescono a vedere dei benefici nell’uso degli emoji, in differenti contesti della propria vita. Per esempio, per molti utenti questi possono contribuire a migliorare la comunicazione tra le persone: il 90% degli intervistati ha sostenuto che gli emoji possono rendere più semplice esprimersi e l’89% ha spiegato che, trattandosi di una serie di simboli facilmente riconoscibili a livello globale, questi possono aiutare a superare le barriere linguistiche.

I vantaggi dell’utilizzo degli emoji nella comunicazione possono andare ben oltre: per il 55% degli intervistati essi hanno avuto un impatto positivo sulla salute mentale.

Tendenze e curiosità nell'uso degli emoji nel 2021 Immagine tratta dalla ricerca di Adobe 3

Fonte: Adobe

Inoltre, qualcuno ha messo in evidenza i benefici degli emoji in ambito lavorativo: il 66% di loro ha dichiarato di apprezzare l’uso di questi simboli in contesti lavorativi; il 73% ha affermato che usare gli emoji può aiutare a condividere più rapidamente delle idee; per il 50% l’uso delle faccine in ambito lavorativo contribuisce ad aumentare la creatività; per il 63%, invece, utilizzare emoji renderebbe più efficiente il processo decisionale del team.

Tendenze e curiosità nell'uso degli emoji nel 2021 Immagine tratta dalla ricerca di Adobe 4

Fonte: Adobe

Infine, il 70% degli intervistati ha dichiarato che l’uso di emoji inclusivi può contribuire a promuovere un dibattito positivo su argomenti importanti di carattere sociale e culturale: un dato che rivela che molti utenti vedono in questi simboli anche uno strumento utile per promuovere l’inclusione e il cambiamento sociale.

Tendenze e curiosità nell'uso degli emoji nel 2021 Immagine tratta dalla ricerca di Adobe 5

Fonte: Adobe

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