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Festa della mamma: dalle origini pre-consumistiche alla commercializzazione

Festa della mamma: dalle origini pre-consumistiche alla commercializzazione

La Festa della mamma è oggi una ricorrenza costruita anche attorno all'acquisto di determinati beni. Le origini di questa festività, però, raccontano un'altra storia.

A partire dal secondo dopoguerra, l’improvviso benessere economico ha portato allo sviluppo di quella che è possibile definire società dei consumi, ossia una società basata sulla democratizzazione del lusso, sul consumo di massa e anche sul dilagante acquisto di beni superflui che soddisfano bisogni non primari, ma bisogni spesso indotti dalla società e dalla pubblicità. Possiamo così parlare anche di consumismo, che ha avuto diverse conseguenze su diversi aspetti della vita di ogni individuo.

Uno dei cambiamenti più notevoli riguarda la celebrazione di festività che prima rappresentavano in realtà un’occasione di pausa per le attività commerciali, mentre ancora oggi offrono delle motivazioni che portano negozi di diverso tipo a rimanere aperti. Infatti, sia festività come Natale e Pasqua, sia feste minori come San Valentino o la Festa del papà sono contraddistinte da una grande mole di acquisti, legata essenzialmente alla cultura del dono che a esse è connessa. Questa “deformazione commerciale” porta però spesso a oscurare le origini, le tradizioni e la motivazione di tali feste.

La Festa della mamma, che cade – per la maggior parte dei paesi, Italia compresa –  la seconda domenica di maggio (il 9 maggio nel 2021), non è esente da queste tendenze. Infatti, come tutte le altre feste, gli acquisti sono riconducibili a fiori, cioccolatini, biglietti di auguri, regali e cene che rendono anche questo un giorno gioioso, al contrario delle radici della festa che non tutti conoscono.

Prima di acquistare un pigiama estivo da donna o qualsiasi altra cosa da regalare alla propria madre, i più curiosi potrebbero voler approfondire le origini di questa festività.

Mother’s day

Nonostante sia possibile trovare riferimenti alla glorificazione della madre già nell’antica Grecia, dove veniva celebrata la dea Era, madre di tutti gli dei, o in epoca romana, in cui veniva celebrata Cibele, simbolo di tutte le madri, compresa madre Natura, le radici della Festa della mamma provengono dall’America dell’800 e precisamente dalla Virginia e dall’attività di Ann Reeves Jarvis.

Jarvis, attivista per i diritti umani, riunì altre donne, perlopiù madri, in circoli che si preoccuparono prima di migliorare le condizioni igieniche per ridurre la mortalità infantile, poi, durante la guerra civile americana, di dare assistenza ai soldati feriti su entrambi i fronti e, successivamente, nel dopoguerra di promuovere la riconciliazione tra soldati nemici. Fu proprio per i soldati e le loro famiglie, per riunire i parenti divisi dalla guerra, che fu proclamato nel 1868 il Mothers’ Friendship Day, una prima e differente versione della festa organizzata dalla stessa Ann Reeves Jarvis e il suo circolo.

Il merito della prima edizione della festa della mamma effettiva, quella che ancora oggi celebriamo, è però di Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, che alla morte della madre (9 maggio 1905) pensò di celebrare il primo Mother’s Day.

L’uso del sostantivo al singolare, “mother”, non fu casuale: indicava il festeggiamento non di tutte le madri ma della propria madre. La prima celebrazione vera e propria si tenne il 10 maggio 1908 in Virginia e nel giro di pochi anni la festa divenne molto popolare, tanto che Woodrow Wilson, presidente degli Stati Uniti (dal 1913 al 1921), decise di identificare ufficialmente la seconda domenica di maggio come giornata dedicata a questa festività. Non ci volle molto perché la festa della mamma divenne un appuntamento commerciale, cosa che non piacque ad Anna, la quale cercò addirittura di boicottare i commercianti e in particolar modo i fiorai, senza però alcun successo.

La Festa della mamma in Italia

In Italia la maternità veniva già celebrata prima, ma in maniera diversa. Infatti, inizialmente quando si parlava di figura materna si faceva principalmente riferimento al significato cristiano e quindi alla figura della Madonna, celebrata per tutto il mese di maggio, definito infatti mese Mariano.

In seguito, durante il regime fascista, fu istituita il 24 dicembre 1933 la Giornata della madre e del fanciullo, occasione nata in realtà più per promuovere la crescita demografica ed elogiare le donne che generavano nuovi individui e potenzialmente nuove “menti” per il regime.

Con il finire della seconda guerra mondiale questa festività però scomparve fino agli anni ‘50, quando il Mother’s Day fu importato, come tante altre festività, dall’America e fu festeggiato per la prima volta a Bordighera, Liguria, assumendo da subito le connotazioni commerciali che ora contraddistinguono buona parte delle festività in calendario (se non addirittura tutte).

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