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Il piano di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva: le principali iniziative annunciate

Piano di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva

Dall'aumento delle opportunità per le minoranze (internamente ed esternamente all'azienda) alla formazione dei dipendenti verso i cambiamenti del mondo del lavoro: in cosa consiste il programma di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva.

In un momento in cui il divario sociale è aumentato notevolmente a causa della pandemia, Alan Jope, CEO di Unilever, ha ricordato che «è necessaria un’azione decisa e collettiva per creare una società che contribuisca al miglioramento dei mezzi di sostentamento, abbracci la diversità, coltivi il talento e offra opportunità per tutti», come riportato nel comunicato stampa . Puntando a questi obiettivi è stato delineato il programma di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva, focalizzando le differenti iniziative su tre aree principali d’attuazione.

L’impegno di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva

Inclusione” è la parola d’ordine del programma di sviluppo sostenibile di questa multinazionale che vuole favorire la diversità all’interno e all’esterno dell’impresa: come si può leggere sul sito di Unilever, «contribuire a un mondo più equo e socialmente inclusivo con marchi che difendono i diritti umani, si battono per l’uguaglianza e distribuiscono valore in modo equo» è la strategia attuale dell’azienda, ma è anche un obiettivo che rientra nella propria filosofia da molti anni.

Annunciando il nuovo piano di Unilever per promuovere una società più equa e inclusiva, l’azienda ha presentato diverse iniziative pensate per migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti ma anche di tutti coloro che compongono la catena del valore dell’azienda, con una particolare attenzione alle minoranze.

Migliorare il tenore di vita offrendo un «salario adeguato o un reddito dignitoso»

Tra le principali iniziative del brand c’è il miglioramento degli standard di vita dei lavoratori che hanno una bassa retribuzione: per questo la multinazionale ha annunciato che entro il 2030 cercherà di «offrire a tutti coloro che forniscono direttamente beni e servizi a Unilever un salario adeguato o un reddito dignitoso». Inoltre, il brand si impegna a offrire supporto anche a persone esterne all’azienda, in particolar modo ai lavoratori più vulnerabili appartenenti al settore manifatturiero e a quello agricolo.

Unilever ha inoltre l’obiettivo, da raggiungere entro il 2025, di aiutare cinque milioni di PMI, che operano lungo la catena del valore del brand, ad accrescere il proprio business, offrendo finanziamenti, tecnologie e competenze.

Aumento delle opportunità per le minoranze (all’interno e all’esterno dell’organizzazione)

Il piano di Unilever per promuovere una società equa e inclusiva prevede politiche e pratiche volte a eliminare i pregiudizi e a combattere differenti tipi di discriminazione: un primo obiettivo è eliminare le barriere e i pregiudizi nella fase di assunzione del personale in modo tale da «creare una forza lavoro rappresentativa della popolazione dei Paesi in cui operiamo». Oltre ai cambiamenti interni all’azienda, il brand si propone di investire, entro il 2025, 2 miliardi di euro all’anno in favore di diversi fornitori (in particolare, «piccole e medie imprese di proprietà e gestite da donne, minoranze razziali, persone con disabilità e soggetti appartenenti alla comunità LGBTQI+»).

Il nuovo programma di Unilever avrà un impatto anche sulla comunicazione del brand, poiché l’azienda ha intenzione di aumentare il numero di pubblicità in cui sono coinvolti differenti gruppi, contribuendo ad arginare il problema degli stereotipi nel mondo pubblicitario.

Formazione dei dipendenti per il lavoro del futuro

È importante che le persone siano pronte ad affrontare i cambiamenti che attraversano il mondo del lavoro, anche perché i mutamenti sociali e tecnologici attualmente in corso possono incidere notevolmente sulle prospettive occupazionali di molti lavoratori. Per questa ragione, Unilever intende far sì che entro il 2025 tutti i dipendenti si riqualifichino o vengano formati, offrendo loro «competenze adeguate per il lavoro del futuro». Ulteriore obiettivo, da raggiungere entro il 2030, è sperimentare «nuovi metodi di lavoro in grado di offrire sicurezza e flessibilità», come per esempio contratti di lavoro flessibili con benefit come piani previdenziali o permessi per lo studio. Infine, sempre entro il 2030, l’azienda intende fornire a 10 milioni di giovani le competenze necessarie per prepararsi al mondo del lavoro, dando la possibilità di fare esperienze lavorative, accedere a servizi di consulenza riguardo al lavoro ideale, fare dei corsi di formazione e partecipare a delle iniziative di volontariato.

In merito alle differenti misure appena citate, Alan Jope ha affermato: «siamo convinti che queste iniziative possano rendere Unilever un’azienda migliore, più forte e pronta ad affrontare gli enormi cambiamenti sociali in atto, che saranno sempre più veloci. Una società sana è la base per un business fiorente».

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