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Professione social media manager

"Professione social media manager" offre consigli su strategie e tattiche ma anche strumenti per lavorare nel social media marketing.

EDITORE Hoepli
PUBBLICATO 2020
EDIZIONE
PREZZO 23,65 su Amazon
PAGINE 156
LINGUA italiano
ISBN/ISSN 978-88-203-9317-5
AUTORE
V. Gentili
VALUTAZIONE Inside Marketing
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Recensione Inside Marketing

Il libro “Professione social media manager. Strategie, tattiche e strumenti per i professionisti del social media marketing” di Veronica Gentili, edito da Hoepli, è una guida pratica (e poco teorica) per tutti coloro che vogliano intraprendere l’affascinante, e a tratti faticoso, viaggio nel mondo del social media marketing : ogni capitolo rappresenta, infatti, una singola tappa di questo iter.

L’autrice accompagna il lettore in ogni singolo step (fornendo tool, grafici e ricerche di settore e utili aneddoti della propria esperienza lavorativa): dalla gestione del cliente alla creazione di un social media plan (su misura e con validi obiettivi), passando per la stesura di preventivi, campagne adv e report ben dettagliati. La stella polare di questo viaggio, per mantenere la giusta rotta, è rappresentata dall’idea di base che ogni cliente è un mondo a sé e che necessita di strategie create su misura.

CHI è E CHI NON è IL SOCIAL MEDIA MANAGER

Nel mondo odierno la figura del social media manager è sempre più affermata e ricercata, ma al tempo stesso tanti sono gli interrogativi irrisolti legati a questa professione, come per esempio quelli relativi a quali siano i tratti peculiari, il background formativo e le mansioni legate a questa figura.
Uno degli obiettivi del libro “Professione social media manager” è fissare, nella mente del lettore, dei punti fermi che identificano questa figura professionale (in Italia ancora oggi una professione dai confini non perfettamente delineati). Prima di intraprendere questo percorso conoscitivo è necessaria, tuttavia, un’importante precisazione: il professionista che rende i social strumenti di business «non è il tipo che smanetta con i social» e il suo ruolo non può essere affidato al «cugino/stagista/nipote giovane solo perché sa usare il computer».

Quali sono quindi le caratteristiche peculiari del social media manager e come si può diventarlo?

Nei primi capitoli l’autrice guida il lettore passo dopo passo – grazie a un linguaggio semplice (tecnicismi di settore a parte), una lettura scorrevole, impreziosita da virgolettati messi in evidenza, e ricca di esempi derivanti dal proprio vissuto professionale – verso una consapevolezza delle attività lavorative legate alla professione del social media manager.

Chiunque aspiri a diventare un professionista del settore deve possedere, secondo l’autrice, non solo determinate attitudini, come l’amore per il mondo dei social e della comunicazione anche da semplice utente, ma deve anche formarsi attraverso lo studio e l’aggiornamento costante che, insieme all’esperienza e al sapersi raccontare, rappresentano le solide basi di questa professione.

Una volta chiarite queste basi il lettore viene proiettato nel mondo del social media marketing grazie a una chiara panoramica delle mansioni che si troverà ad affrontare: solo per citarne alcune, l’analisi della brand reputation, dei competitor, la definizione degli obiettivi comunicativi da raggiungere e la gestione della community.

DIVERSE TIPOLOGIE D’IMPRESA NECESSITANO DI DIVERSI PERCORSI SOCIAL

Uno dei fili conduttori dell’intero libro, che però non salta subito all’occhio, è come articolare e gestire il lavoro sui social in base all’unicità del cliente: come si è detto, ogni cliente è un mondo a sé, sia per la tipologia d’impresa sia per la fase di vita in cui si trovi il brand -cliente. Per quanto concerne le diverse tipologie di imprese, infatti, com’è noto, si differenziano tra micro, piccole e medie e grandi imprese. Inutile sottolineare, quindi, che imprese diverse avranno risorse economiche e aspettative diverse e che alcune strategie valide per l’una non saranno valide per l’altra: ogni step di lavoro previsto dovrà essere diversificato in base a se si tratti di un grande brand o una piccola attività.

Come bisogna muoversi, quindi?

Anche in questo caso l’autrice dispensa consigli nati da diversi anni di esperienza sul campo: per esempio, nella fase che precede l’inizio dei lavori, ossia la stesura di un preventivo, bisogna tener conto che «per una piccola impresa anche poche centinaia di euro diventano cifre di riguardo da spendere» e che, paradossalmente, le aspettative saranno maggiori rispetto a quelle di un grande brand.
Il successivo passaggio, ossia la realizzazione del social media plan, richiede attenzione e cura perché rappresenta uno snodo cruciare dei “lavori social”: spesso, infatti, secondo l’autrice, si cade nell’errore di pensare che un piano editoriale strutturato sia appannaggio unico dei grandi marchi ma non è così. Anche un piccolo negozio a conduzione familiare necessita di un social media plan e di operazioni di analisi ben strutturate. Vi sono però delle differenze nelle operazioni di analisi: per un grande brand ci vorranno costanza e tempo per analizzare la grande mole di dati; mentre le stesse operazioni per una micro impresa saranno sicuramente meno impegnative. Un’azienda affermata, poi, avrà bisogno di obiettivi comunicativi (e di campagne adv) certamente differenti rispetto a una startup.

“Professione Social Media Manager”: alcune riflessioni

In sintesi, come si è già detto, il volume fornisce delle solide basi per i neofiti del social media marketing, mostrando i percorsi formativi, gli strumenti, il tone of voice  e le strategie (seppur a tratti vaghe) utili per diventare un social media manager degno di questo nome (e non un sedicente tale).

In questo contesto il social media manager viene raffigurato come una figura professionale complessa e metaforicamente simile a un direttore d’orchestra: così come quest’ultimo coordina diversi strumenti, “il professionista dei social” coordina le azioni sui diversi social, le campagne di adv, la gestione della community e le scelte del cliente, cercando di ottenere la giusta sinfonia desiderata dal committente (ossia gli obiettivi), restando fedele al tono di voce che caratterizza l’azienda.

In conclusione, si tratta di un volume che rappresenta una guida pratica che orienta chi vuol diventare un serio professionista del settore e scoraggia chi è intenzionato a “guadagnare bene” divertendosi sui social.

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