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Sono davvero in arrivo le Storie anche su Spotify?

Sono davvero in arrivo le Storie anche su Spotify?

Da qualche giorno, collegati ad alcune playlist e non solo di musica natalizia, gli utenti continuano a scovare particolari contenuti (verticali, temporanei, piuttosto visuali) che ricordano molto da vicino il formato Storie. Non è la prima volta, però, che Spotify sperimenta in questa direzione.

Stanno per arrivare le Storie su Spotify? Non è la prima volta che la piattaforma per lo streaming musicale testa i contenuti verticali ed effimeri e a scovarli – di nuovo – sono stati in questi giorni alcuni iscritti sulla versione mobile dell’app, prima che diverse testate di settore dessero conferma della presenza di contenuti «in stile Snapchat» sulle playlist di Spotify.

Storie su Spotify: come funzionano, dove si trovano, chi può farle

Al momento, infatti, le Storie su Spotify non hanno niente a che vedere con il formato Storie che tanto dilaga e tanto è amato negli ambienti digitali.

Solo in alcune – poche – playlist è presente l’ormai classica icona tonda dai contorni lampeggianti che indica la presenza di nuovi contenuti: facendovi tap si accede a brevi video o altri contenuti visuali legati alla playlist; un’interfaccia a lineette come quella delle Storie su Instagram o su Facebook segna l’avanzamento e permette di skippare da un contenuto all’altro, ma – ed è questo che differenzia al momento questa versione beta delle Spotify Stories dalle Storie sugli altri social – l’utente “comune” può solo guardare contenuti già pronti e non pubblicarne di propri.

storie su Spotify dove si trovano

Le Storie sono al momento disponibili solo su alcune playlist di Spotify, come quella con le più famose hit di Natale, e sono Storie che l’utente “comune” può solo guardare o sfruttare per scoprire musica nuova o i consigli musicali delle star. Fonte: Spotify

Chiunque ascolti dall’app o dalla versione mobile “Christmas Hits”, la playlist Spotify con grandi classici natalizi come “Last Christmas” o “All I Want for Christmas Is You”, può vedere così Storie in cui celebrità come Jennifer Lopez e Kelly Clarkson raccontano aneddoti personali sul periodo delle feste o augurano ai propri fan e a chiunque stia ascoltando quei brani un buon Natale.

Segnala Engadget, però, che le nuove Spotify Stories sarebbero comparse in questi giorni anche in altri elenchi di brani che niente hanno a che vedere con musica festiva e auguri natalizi: da “Tear Drop”, la playlist «dal feeling emo rap» come la descrivono dalla piattaforma, all’ultimo rifacimento di “Good News”, un album di Megan Thee Stallion.

Anche “Il tuo 2020 su Spotify” è in formato Storie?

Qualcosa comunque ricorda il formato Storie anche nello Spotify 2020 Wrapped. Anche quest’anno, infatti, la piattaforma ha dato ai propri utenti la possibilità di scoprire quante ore di musica hanno ascoltato, quanti brani o artisti nuovi hanno scoperto, quali canzoni hanno risentito più volte e via di questo passo. Per rendere “Il tuo 2020 su Spotify” più «personalizzato», immersivo e – perché no – immediato nella condivisione, però, dalla piattaforma sembrano aver scelto di sfruttare un’interfaccia grafica che ricorda da vicino, appunto, quella delle Storie su Instagram e su Facebook, dei Fleet di Twitter, ecc. e che potrebbe – soprattutto – essere una sorta di spoiler su come saranno fatte e come funzioneranno le Storie su Spotify. Ci si muove, infatti, tra una curiosità e l’altra del proprio anno su Spotify facendo tap a destra o a sinistra dello schermo a seconda che si voglia andare avanti o ritornare indietro; dei trattini segnano, ancora una volta, l’avanzamento tra i contenuti; naturalmente, non manca la possibilità di condividere il proprio Spotify 2020 Wrapped sulle Storie di Instagram, Facebook, WhatsApp (già prima di sperimentare le Storie sulla propria piattaforma, del resto, Spotify ha lavorato per dare agli internauti la possibilità di avere la propria musica preferita e in buona qualità almeno sulle altre piattaforme).

Spotify 2020 Wrapped

Anche quest’anno gli utenti di Spotify possono sapere quanta musica hanno ascoltato, quali brani o artisti nuovi hanno scoperto e quali sono state le loro canzoni preferite. Il nuovo format de “Il tuo 2020 su Spotify” ricorda molto da vicino però quello delle Storie di Instagram, Facebook, WhatsApp, ecc. e potrebbe anticipare l’arrivo delle Spotify Stories. Fonte: Spotify

Con una dichiarazione alla stampa, comunque, dopo giorni in cui dalla compagnia non era arrivata alcuna conferma o smentita sulla nuova feature, un portavoce ha provato a contenere l’entusiasmo nei confronti delle Storie su Spotify. Si tratta solo di un test, ha ribadito, come dalla piattaforma ne conducono tanti che qualche volta si trasformano in impostazioni che rendono migliore e più soddisfacente la user experience e qualche volta, invece, non apportano alcuna novità. Se il formato Storie dovesse rivelarsi un flop per Spotify, insomma, potrebbe non essere mai implementato su tutti i dispositivi, in tutti i paesi, per tutti i contenuti della piattaforma.

Tutte le volte in cui Spotify ha testato le Storie

Qualcosa di simile è già avvenuto in passato. Come si accennava all’inizio, non è la prima volta che Spotify sperimenta contenuti temporanei, in formato verticale, molto visuali e che copiano Snapchat come le Storie su tutti gli altri social network hanno copiato un formato che era quello originale del social del fantasmino.

Nell’estate 2019, per esempio, TechCrunch e le altre testate di settore davano notizia di una versione beta di Storyline, il primo esperimento di Spotify con le Storie pensato per dare la possibilità agli artisti di condividere con i propri fan aneddoti su cosa li aveva ispirati nel processo creativo, com’era nato il singolo brano o quale fosse il suo significato più profondo. Quella impostazione non superò mai però la fase di test, soprattutto perché sembrava troppo simile nelle funzioni a Behind The Lyrics, una feature già presente sulla piattaforma e, per di più, non così amata dai musicisti e i loro manager.

storyline storie di Spotify

Già nel 2019 Spotify lanciò in versione beta Storyline, una sorta di formato Storie che permetteva agli artisti di condividere con i propri fan insight e curiosità sui propri brani. L’esperimento, però, non andò a buon fine. Fonte: TechCrunch

Nei primi mesi del 2020, invece, Spotify ha dato la possibilità ad alcuni influencer di inserire delle Storie all’interno delle proprie playlist pubbliche. Avrebbero potuto contenere brevi video o immagini e contenuti testuali o, ancora, brevi snippet dei brani all’interno della stessa playlist: l’obiettivo era, infatti, che gli utenti utilizzassero le Storie su Spotify degli influencer per scoprire musica nuova e continuassero a passare, così, tempo – o, meglio, più tempo – sulla piattaforma. Per questo furono scelti inizialmente solo personaggi con un buon seguito su Spotify, come la fashion youtuber Summer Mckeen che provò a introdurre, con il formato Storie, agli oltre 120mila fan che la seguivano su Spotify una playlist delle proprie canzoni preferite.

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Già all’inizio del 2020, Spotify provò a dare la possibilità ad alcuni utenti con buon seguito sulla piattaforma di inserire dei contenuti temporanei, verticali e piuttosto visuali, molto simili quindi alle Storie, all’interno delle proprie playlist pubbliche. Fonte: TechCruch

Di quel tentativo, anch’esso mai andato oltre la fase di test, le nuove Storie di Spotify recuperano sia il giocare con aspetti visivi e accattivanti – basti pensare che, nell’icona circolare che segnala la presenza di un nuovo contenuto, non c’è l’immagine di profilo dell’utente o quella di copertina della playlist o dell’album, ma un’anteprima in movimento della stessa Storia – e sia, soprattutto, la disponibilità limitata, per utenti vip. Se anche dovesse essere la volta buona, insomma, al momento le Storie su Spotify potrebbero avere più una funzione promozionale che essere pensate per favorire creatività, partecipazione ed engagement delle community.

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