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Su Instagram spopolano foto di donne in bianco e nero: in cosa consiste la nuova sfida "Women supporting women"?

women supporting women eva longoria jennifer anniston

La nuova challenge #WomenSupportingWomen è stata accettata da molte celebrità e nasce come forma di supporto tra donne e di promozione dell'empowerment femminile.

#Challengeaccepted (in italiano “sfida accettata”) è uno degli hashtag che accompagnano la pubblicazione, da parte di tante donne negli ultimi giorni, di una foto in bianco e nero su Instagram. La challenge in questione, nota come “Women supporting women“, è un messaggio lanciato dalle donne ad altre donne, attraverso cui si ricorda l’importanza dell’unione, della “sorellanza” e del supporto a vicenda, non solo sui social ma nella vita quotidiana, in diversi modi, come hanno ricordato anche diversi volti noti che hanno deciso di prendere parte a questa sfida.

Women Supporting Women: chi ha partecipato alla sfida e perché?

Oltre alla pubblicazione della propria foto e all’utilizzo degli appositi hashtag, ogni donna dovrebbe taggare altre donne, invitandole a partecipare a questa challenge di cui in realtà non si conosce bene l’origine. Secondo The New York Times, il primo post sarebbe stato pubblicato dalla giornalista brasiliana Ana Paula Padrão, mentre c’è chi invece lo collega al recente incidente che ha coinvolto Alexandra Ocasio-Cortez, come forma di sostegno e di solidarietà nei confronti della deputata americana, insultata da un collega parlamentare.

In molti casi, i post sono accompagnati da messaggi di amicizia e/o di ammirazione nei confronti di altre donne che in qualche modo hanno avuto un impatto positivo sulla loro vita e che vengono nominate in modo da portare avanti la catena di positività e di empowerment femminile. Tra le tantissime donne che in tutto il mondo hanno deciso di prendere parte alla challenge “Women supporting women“, ci sono anche tante celebrità, come per esempio Chiara Ferragni che, come ha scritto nel suo post, «ama le sfide che le consentono di sostenere altre donne che ammira»: «Donne, siamo così forti e insieme possiamo essere ancora più forti», ha aggiunto l’ influencer in una frase che racchiude bene il principio alla base di quest’iniziativa.

Chiara Ferragni (testimonial di recente di un’iniziativa volta a promuovere la cultura tra i giovani) non è stata però l’unica: lo ha fatto anche la cantante Jennifer Lopez, la chef e conduttrice televisiva Chiara Maci e diverse attrici come Cindy Crawford, Reese Witherspoon, Hillary Duff, Demi Lovato, Eva Longoria e Sasha Pieterse, tra le tante che hanno scelto di ringraziare e di dimostrare così l’affetto nei confronti di altre donne, attraverso uno scatto condiviso in Rete.

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Challenge accepted @riawna and @lele_sadoughi ♥️

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#Challengeaccepted: TALE sfida sui social può avere un valore “pratico”?

Come ogni challenge, anche questa non è riuscita a evitare commenti meno positivi da parte di chi sostiene che simili iniziative siano alla fine poco utili nella “pratica”, non avendo un impatto reale nella vita delle donne. Occorre però precisare che, come succede con ogni sfida, lo scopo finisce per essere sempre, in un modo o nell’altro, richiamare l’attenzione verso un determinato messaggio, causa, opinione, atteggiamento o attività (indipendentemente dalla sua utilità pratica). Nel caso della sfida “Women supporting women“, si tenta di richiamare l’attenzione sull’importanza dell’unione tra donne e, di conseguenza, su come essa possa essere utile nel superare tante problematiche che ancora si affrontano nella società, come le discriminazioni di genere o la violenza sulle donne, per esempio.

Non a caso in Turchia, un paese ancora sconvolto dell’assassinio della studentessa Pinar Gultekin, la sfida è stata sfruttata da molte donne come presa di posizione contro i femminicidi. In particolare, la scienziata comportamentale e autrice Pragya Agarwal ha ricordato nel suo post che non si tratta di un mero «esercizio di vanità» ma di un chiaro segno di protesta contro i crimini contro le donne in Turchia (paese con un alto tasso di femminicidi).

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Black and white selfies. It isn’t just a game of hot or not. Or an exercise in vanity. It is not just a mindless challenge that women are undertaking to post their sexiest snaps. These are some of the criticisms that this #challenge has faced. It is a very serious gesture of defiance in support of the Turkish Women (Turkey has one of the highest femicide rate), in support of Pinar Gultekin who was killed in the most violent manner, in support of every woman who has felt threatened and unsafe. This is show of solidarity to say that we stand together, we are unafraid, we are fed up of the lack of accountability for the perpetrators. This was started by Turkish women to say that they are appalled by the Turkish govt decision to withdraw from the Isanbul convention much like Poland. This is to say that no woman stands alone, we deserve to take up space, we are all #womensupportingwomen This is not just performative, this is hopefully not just tokenistic, this is for PINAR GULTEKIN, a woman of colour. Say her name!! . . . Thanks to @naomiyoga #challengeaccepted . . . #pinargultekin #turkishwomen #westandtogether #domesticviolenceawareness #genderbias #genderinequality #shatterpatriarchy #blackandwhitephoto #selfie #womenempowerment #pınargültekin #empoweringwomen #genderequity #genderequalityforall #nooneisfreeuntileveryoneisfree #feminismisforeverybody #womenofcolor #turkishwomen #womenofcolour

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C’è poi chi ammette di non comprendere bene questo genere di challenge, ma di essere comunque contenta di poter sostenere in qualche modo altre donne, come ha fatto l’attrice Jennifer Aniston che, nel suo post, sfrutta l’occasione – una volta richiamata l’attenzione dei suoi follower con lo scatto in bianco e nero – per ricordare che esistono modi pratici per aiutare altre donne: in vista delle elezioni americane, il modo migliore per farlo, secondo la protagonista della serie Friends, è «votare sui temi che hanno un impatto sulle donne», incoraggiando le proprie amiche e i parenti a fare lo stesso, «aiutandosi a vicenda» in questa maniera.

Qualche challenge molto diffusa in passato avrà sicuramente contribuito a mettere in cattiva luce alcuni trend (si pensi alla Blue Whale Challenge o alla Tide Pod Challenge, per esempio). Qualche altra, però, ha dimostrato come queste iniziative possano essere molto utili per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti: è successo per esempio nel caso dell’ice bucket challenge (ideata per promuovere le donazioni a favore della ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica) e della trash challenge, pensata per incentivare le persone a combattere l’inquinamento attraverso la raccolta dei rifiuti.

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