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Report Digital 2020: tutti i numeri dello scenario digitale globale

Digital 2020 di We Are Social: numeri e tendenze

Digital 2020 è la ricerca annuale condotta da We are Social che analizza cambiamenti e tendenze dello scenario digitale globale.

“Digital 2020”, report annuale a cura di We Are Social, in collaborazione con Hootsuite, analizza lo scenario digitale globale lasciando emergere i possibili trend che caratterizzeranno i mesi a venire, con una particolare attenzione all’utilizzo dei diversi canali social e dei dispositivi mobile.

Digital 2020: una panoramica generale

Secondo i dati raccolti, ad oggi sono quasi 4,54 miliardi le persone connesse a Internet, mentre circa la metà della popolazione mondiale – 3,8 miliardi di persone – utilizza regolarmente i social network , con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Sempre per quanto riguarda i social, il report “Digital 2020” rivela che gli accessi da mobile sono aumentati del 2,4%, portando complessivamente al 99% la percentuale degli utenti che accede direttamente da mobile e confermando ancora una volta l’importanza del “mobile first”.

Report Digital 2020 - Overiview

Fonte: We Are Social

Il tempo medio trascorso online è di 6 ore e 43 minuti al giorno, di cui circa 2,24 sono le ore trascorse sui social media . I più social sono i filippini (circa 4 ore al giorno) seguiti da colombiani (3,45) e brasiliani (3,31), mentre il Giappone chiude la classifica con appena 45 minuti al giorno. Un dato interessante e allo stesso tempo preoccupante se consideriamo che l’utente medio di Internet quest’anno spenderà online, secondo le previsioni, un tempo pari a oltre 100 giorni, più del 40% della propria waking life.

Report Digital 2020 : Time

Fonte: We Are Social

Agli antipodi, si aggira intorno ai 300 milioni il numero di utenti che hanno avuto accesso a Internet per la prima volta nel corso del 2019. Tuttavia, nonostante i numeri incoraggianti, ancora oggi più del 40% della popolazione mondiale non ha accesso a Internet, evidenziando l’esistenza di un vero e proprio digital divide che caratterizza principalmente paesi in via di sviluppo dell’Africa e dell’Asia del Sud. Un dato che diventa ancora più preoccupante se consideriamo che le donne che non hanno accesso a Internet sono, a livello mondiale, in numero nettamente superiore rispetto agli uomini.

Social network: i numeri da tenere d’occhio

Tornando ai social network, sul podio della classifica delle piattaforme social più utilizzate troviamo ancora una volta Facebook con 2,5 miliardi di utenti attivi ogni mese, seguito da YouTube (2 miliardi) e WhatsApp (1,6 miliardi). Nonostante i rumors sull’inizio di un possibile declino della piattaforma blu, i numeri dicono tutt’altro. Considerando solo i dati provenienti dall’advertising, sarebbero infatti ben 2 miliardi gli utenti che i brand possono raggiungere attraverso i contenuti sponsorizzati (+1% rispetto all’anno precedente), un terzo degli adulti al di sopra dei 18 anni di età e più della metà degli adulti di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Classifica social media - Digital 2020

Fonte: We Are Social

Quanto a quelli che potremmo definire i nuovi social, cresce significativamente il numero di utenti attivi mensilmente su TikTok. Secondo il report “Digital 2020”, dei quasi 800 milioni di utenti attivi, più del 60% si troverebbe in Cina e circa il 10% in India. Un dato significativo, che, se letto al contrario, consente di ridimensionare notevolmente la portata di un fenomeno che sempre più spesso è stato visto come una delle principali minacce al predominio dei grandi colossi occidentali, soprattutto quando si tratta di raggiungere e coinvolgere i giovanissimi.

TikTok non è però l’unico a crescere e Facebook e soci non sono gli unici social degni di nota. Interessanti sono i dati riguardanti il social network Pinterest, che ha sperimentato una crescita dell’utenza grazie all’aggiunta di regioni e paesi precedentemente assenti dalle opzioni di targetizzazione, così come la piattaforma di social news Reddit, che con i suoi 430 milioni di utenti attivi ha superato in classifica anche Twitter e Snapchat.

I trend in crescita: social Commerce, Data privacy, gaming e tecnologie voice

Non solo numeri. Dal report “Digital 2020” di We Are Social emergono riflessioni interessanti sia sui cambiamenti in atto nello scenario digitale che sulle possibili tendenze future.

Sul fronte ecommerce  il dato più interessante è che per la prima volta gli acquisti da mobile superano quelli da desktop e laptop. Allo stesso tempo, la distinzione tra acquisti online e offline diventa sempre più sottile, dando vita a nuove shopping experience omnicanali, a cavallo tra il mondo reale e quello virtuale. I motori di ricerca sono ancora la principale fonte di informazioni nella fase di pre-acquisto, mentre il social commerce si conferma un trend in crescita. Il 43% degli utenti tra i 16 e i 64, infatti, afferma che le piattaforme social rappresentano la principale fonte di ispirazione prima dell’acquisto, mentre solo il 12% ammette che acquisterebbe prodotti o servizi senza mai abbandonare la piattaforma.

Oltre all’eCommerce, tra le tendenze da tenere d’occhio ci sono il gaming e le tecnologie voice. Quello dei videogame si conferma anche quest’anno un business in forte crescita. Quattro utenti su cinque, infatti, affermano di giocare ai videogame – su smartphone, pc o console – almeno una volta al mese, mentre uno su cinque afferma di guardare regolarmente altri gamer giocare in streaming. Quanto alla voice search, grazie alla diffusione massiva di assistenti vocali come Amazon Echo e Google Home, sono sempre di più gli utenti (43% del totale) che utilizzano con regolarità strumenti di ricerca vocale o comandi vocali per gestire i propri dispositivi, con un incremento del 9% rispetto all’anno passato.

Per quanto riguarda le principali preoccupazioni degli utenti, la data privacy si conferma una questione importante. Quasi due utenti su tre, infatti, esprimono preoccupazione riguardo alla maniera in cui le aziende utilizzano i loro dati personali. Tuttavia, se è vero che aumentano le preoccupazioni per la privacy digitale, è anche vero che sempre più utenti scelgono di acquistare dispositivi e tecnologie appositamente progettati per creare e condividere dati (gli stessi assistenti vocali ne sono un esempio emblematico), cosa che si traduce in quello che si potrebbe definire un vero e proprio paradosso: l’acquisto di tali dispositivi, infatti, è aumentato di un terzo solo nell’ultimo anno.

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