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Big Data: quanto ne sanno le aziende?

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Big Data: risorsa essenziale per le aziende. Ma quanto è diffusa la conoscenza relativa all'importanza dei dati? Scopriamolo con la WebSurvey di ZeroUno.

Si è già parlato della grande importanza che i big data stanno via, via assumendo nelle attività d’impresa. Ma quanto è realmente diffusa la cultura e la conoscenza dei Big Data? La Web Survey condotta da ZeroUno e NetConsulting fornisce una valida risposta anche a questo interrogativo, rivelando alcuni punti critici da analizzare con particolare attenzione. L’80% delle centoventisette aziende intervistate dichiara di essere a conoscenza delle potenzialità dei Big Data, avviando processi d’analisi e studio del fenomeno anche se in molti casi non è ritenuto come aspetto prioritario (circa 30% sul totale). Per il 26,8% la tematica è ancora in fase di studio, mentre il 22,8% dichiara di averla già affrontata. Sono le grandi aziende con il 27,7% a ricoprire il ruolo di leader in tal senso, a differenza delle piccole imprese ferme al 18% circa.

La conoscenza dei Big Data si distribuisce in modo piuttosto equilibrato tra i vari comparti aziendali, ma vi sono segmenti maggiormente attivi e predisposti di altri nel processo d’analisi. Ci riferiamo nel particolare al settore ICT e al settore Business. Quest’ultimo considera il lavoro d’analisi meno importante rispetto ad altri (32,4%), mentre nel settore ICT si rileva un’attività di studio dei Big Data (32%) e una buona percentuale relativa a conoscenze già acquisite in merito, attestate al 24%. Come da previsione, sono comunque le medie e grandi aziende ad avere maggior dimestichezza con il fenomeno, poiché le piccole aziende prediligono ancora rapporti diretti con i clienti e i competitors.

Tutte le aziende intervistate, inoltre, ritengono i Big Data come produttori di considerevoli volumi di dati, richiedendo strumenti specifici per il lavoro d’analisi, proposta avanzata soprattutto dagli addetti al comparto ICT di ciascuna realtà aziendale. Il punto di maggiore difficoltà, ma al contempo ricco di opportunità e vantaggi è la molteplicità di fonti, la cui analisi incrociata potrebbe mettere in evidenza potenzialità non ancora rilevate e dati preziosi per la crescita economica.

In sostanza, otto aziende su dieci considerano molto importante l’analisi dei Big Data, soltanto il 5,6% lo considera come elemento trascurabile, tra queste si rilevano aziende che ne hanno già una conoscenza consolidata. Una considerevole parte delle aziende intervistate, nonostante ciò, ne ha ancora una scarsa conoscenza. L’obiettivo futuro è quello di colmare la lacuna e puntare a profitti più alti aiutati anche dai Big Data. Nel frattempo, considerando i benefici apportati dall’analisi dei Big Data, vi sono pareri divergenti a seconda dei comparti aziendali. I responsabili dell’ICT considerano l’analisi dei Big Data come soluzione per ridurre i tempi necessari ad elaborare decisioni e strategie di Marketing, mentre gli addetti al comparto Business li considerano come  chiave d’accesso a nuovi scenari sui quali diffondere l’attività aziendale. Ma non finisce qui. I Big Data consentono ai diversi segmenti aziendali di sviluppare analisi e report in completa autonomia, ciascuna con la propria porzione di dati da analizzare.

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