Chinò Sanpellegrino con Mattia Labadessa per un'edizione limitata che celebra il pensiero fuori dal coro

Il fumettista Mattia Labadessa ha realizzato una limited edition per Chinò Sanpellegrino dedicata a chi ha il coraggio di essere diverso e di pensare fuori dal coro, scegliendo di mostrare la propria singolarità, tutti valori a cui sono legati sia l’azienda attribuisce che il noto fumettista.

Per supportare la limited edition di Chinò Sanpellegrino è stata realizzata una campagna digital attiva da giugno 2024.

La limited edition Chinò Sanpellegrino firmata da Mattia Labadessa

L’edizione limitata di Chinò Sanpellegrino è disponibile nei formati da 33cl in tre grafiche disegnate da Mattia Labadessa. Le grafiche raccontano Chinò Sanpellegrino e la sua storia e sono dedicate, come accennato sopra, a tutti coloro che sono in grado di pensare fuori dal coro.

Un valore particolarmente apprezzato dall’azienda, la quale ritiene che «in un mondo sempre più interconnesso, dove le idee e i trend viaggiano e si diffondono velocemente, chi pensa fuori dagli schemi ha la capacità di considerare molteplici prospettive, di proporre visioni originali e soluzioni innovative».

Mattia Labadessa condivide questo aspetto con Chinò Sanpellegrino, poiché – come dichiarato dall’azienda – con la propria arte e il personaggio che ha inventato, realista e senza filtri, riesce a essere una voce fuori dal coro.

Le tre vignette di Labadessa per le lattine Chinò Sanpellegrino

Le grafica delle tre lattine sintetizza la storia della bevanda realizzata in Sicilia e che per stessa affermazione dell’azienda che la produce riesce a equilibrare il sapore dolce e quello amaro.

Per evidenziare proprio quest’ultima caratteristica le tre grafiche hanno dei titoli che rimandano a esse: “l’Etna è attivo, io no”, “ho perso l’equilibrio” e “non bere per bere”. A partire da questi titoli si sviluppano anche le vignette presenti sulle lattine.

Il personaggio dell’uomo-uccello rosso, soggetto di tutte le vignette dell’illustratore, è in queste vignette in compagnia di un frutto di chinotto e in tre conversazioni differenti evidenzia, oltre al gusto della bevanda, il legame di questa con il territorio d’origine.

Così, nella vignetta dal titolo “l’Etna è attivo, io no”, è sottolineato il legame dei chinotti Sanpellegrino con il territorio di provenienza. Questi, sono, infatti, coltivati alle pendici dell’Etna, un vulcano attivo, «come se nulla fosse» e la cosa stranisce l’uomo-uccello.

Fonte: materiali stampa

La seconda vignetta, dal titolo “ho perso l’equilibrio”, evidenzia l’equilibrio, appunto, tra dolce e amaro del Chinò. Di avere un equilibrio vorrebbe essere capace anche l’uomo-uccello e per questo chiede all’agrume come lui ci riesca. Ma la risposta che ottiene è spiazzante: «mi viene naturale».

Fonte: materiali stampa

Infine, la terza vignetta, “non bere per bere”, è un invito ai consumatori a non bere il Chinò giusto per bere qualcosa, perché il suo non è un sapore che passa e se ne va, ma «è un sapore che piglia una sedia, ti si mette accanto e ti chiede: come va?».

Fonte: materiali stampa

Come si può percepire, nelle tre vignette non manca il tono ironico tipico del fumettista che riesce, in questo modo, a mettere in evidenza con leggerezza le caratteristiche principali della bevanda: il legame con la Sicilia, l’equilibrio tra dolce e amaro e il suo gusto.