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Satispay e Too Good to Go: una collaborazione a supporto delle attività locali (e non solo) raccontata al Netcomm Forum 2024

Too Good To Go e Satispay
Netcomm Forum 2024

Michele Dal Bianco di Satispay e Mirco Cerisola di Too Good To Go al Netcomm Forum 2024 hanno raccontato di come le loro app e la loro collaborazione portino un vantaggio a più attori e a più livelli.

Too Good To Go e Satispay sono due realtà che hanno in comune una mission ben precisa: essere al fianco dei piccoli esercenti mettendo loro a disposizione soluzioni per uno sviluppo sostenibile ed etico. Le due aziende hanno, così, intrapreso una collaborazione per supportare le attività locali e, allo stesso tempo, con l’intento di contrastare lo spreco alimentare.

Ne hanno parlato al Netcomm Forum 2024 Michele Dal Bianco, senior business developer – eCommerce & online payments di Satispay, e Mirco Cerisola, Italy country director di Too Good To Go, in uno speech tenutosi l’8 maggio dal titolo “Satispay e Too Good To Go – una collaborazione a supporto dello sviluppo sostenibile ed etico delle attività locali”.

La mission di Too Good To Go per un futuro di abitudini responsabili

Too Good To Go (TGTG) è un’applicazione mobile nata con l’impegno di combattere lo spreco alimentare. Per riuscire nel proprio intento l’azienda consente ai propri utenti di comprare a un prezzo agevolato prodotti alimentari da ristoranti e negozi che, durante la giornata, si ritrovano con eccedenze alimentari invendute che andrebbero altrimenti buttate.

Mettere in comunicazione utenti ed esercenti, però, non basta per combattere lo spreco alimentare. È necessario, infatti, responsabilizzare i cittadini, come spiegato anche da Mirco Cerisola, Italy country director di TGTG, facendo in modo che sempre più persone conoscano questa tematica, «le implicazioni […], quali sono i numeri legati allo spreco alimentare».

A proposito dei numeri sullo spreco alimentare, quelli riportati da Mirco Cerisola sono non poco preoccupanti, perché «il 40% di tutto il cibo ad oggi, a livello globale, viene sprecato» e perché interessano più livelli: quello economico, quello ambientale e quello sociale. «Quando parliamo per esempio a livello economico del valore del cibo sprecato – ha precisato Mirco Cerisola –, pensate che è pari al PIL della Spagna in un anno […]»; e per quanto riguarda il livello ambientale, «il 10% di tutte le emissioni causate dall’uomo sono legate» proprio allo spreco alimentare.

Too Good To Go, quindi, cerca di raggiungere più obiettivi, per ottenere dei risultati positivi a più livelli, dando alle persone la possibilità di fare qualcosa di concreto in modo semplice, permettendo di salvare del cibo e facendo in modo che lo «spreco diventi un risorsa e per le persone un qualcosa di positivo».

Per riuscire nel proprio intento, l’azienda ha sviluppato un’app che avesse alla base semplicità e facilità di utilizzo. Secondo Mirco Cerisola grazie a TGTG «salvare del cibo è semplice», perché tramite l’app «si prenota la bag, si va a ritirare questa surprise bag […] e si porta poi direttamente a casa».

Too Good To Go - mission

Foto scattata al Netcomm Forum 2024 durante l’intervento di Mirco Cerisola di To Good To Go e Michele Dal Bianco di Satispay. Credits: Inside Marketing

Tutte le varie componenti e caratteristiche dell’app, secondo quanto sottolineato ancora da Mirco Cerisola, fanno in modo, quindi, che si possa offrire una soluzione

«win win win, che fa la differenza: il “win” uno è, appunto, per l’utente, che risparmia sul cibo e soprattutto può far qualcosa, velocemente, di positivo; il due per il negozio che evita di sprecare e allo stesso tempo ha un cliente che magari può essere un nuovo cliente; e il terzo per l’ambiente».

Il sostegno di TGTG alle attività locali

Anche per quanto riguarda i negozi, più nello specifico, To Good To Go risulta essere infatti una soluzione vincente e conveniente, sia che si tratti di grandi che di piccole realtà. Per l’azienda, infatti, un concetto fondamentale è quello di capillarità – come specificato da Mirco Cerisola – «perché se non riusciamo a essere presenti, non riusciamo a essere vicini ai nostri partner non riusciamo ad aiutarli» a combattere contro lo spreco.

Questo porta anche vantaggi meno visibili, come l’acquisizione di nuovi clienti da parte delle attività commerciali grazie alle surprise bag. Tramite un’indagine fatta internamente all’azienda, infatti, «una persona su cinque [di chi si reca in un’esercizio commerciale per ritirare la bag prenotata] dice di essere un nuovo cliente di quell’attività commerciale». È un dato importante, a cui va aggiunto che una persona che acquista una surprise bag può anche fermarsi, seppure una tantum, nello stesso negozio per comprare cibo o bevande aggiuntivi, contribuendo al profitto di quella specifica attività.

Ci sono dunque dei vantaggi per i partner, che, secondo il country director Italia d’Italia TGTG, sono ciò che fa sì che l’applicazione riesca realmente ad avere un impatto positivo per più attori e a più livelli.

I motivi della collaborazione tra Too Good To Go e Satispay

L’importanza che TGTG attribuisce alla capillarità e alla vicinanza ai propri partner, nonché di semplificare sempre di più l’utilizzo della propria applicazione, è, tra l’altro, ciò che l’ha portata a instaurare una collaborazione con Satispay, introducendola come metodo di pagamento.

«Vogliamo essere semplici, quindi vogliamo anche collaborare con realtà che sono della stessa idea, che vogliono essere semplici come noi – ha dichiarato ancora Mirco Cerisola . Il fatto che per una persona in pochi click si possa salvare del cibo, si possa fare un pagamento semplice, si possa utilizzare la stessa app che magari si usa tutti i giorni per pagare altre cose è importante».

Le due realtà hanno così, secondo quanto dichiarato ancora dall’Italy country director di Too Good To Go, diverse cose in comune, tra obiettivi, di cui il più importante è stato sottolineato da Michele Dal Bianco di Satispay, e cioè, «essere vicini alle attività locali, anche, oltre che agli utenti».

La partnership Satispay con Buoni Pasto e l’utilizzo da parte di TGTG

Tra le novità che vanno sempre in questa direzione che riguardano il settore ecommerce e che sono state adottate da Satispay e di cui ha usufruito – in virtù della loro collaborazione – anche To Good To Go, c’è anche quella che riguarda Buoni Pasto.

Il servizio Buoni Pasto, infatti, è stato introdotto nell’app Satispay da qualche mese e, da quanto ha riferito Michele Dal Bianco, ha già riscontrato un buon successo, con vantaggi visibili, in primis, per gli esercenti. Questi ultimi, precedentemente, non erano spronati a entrare nel mercato Buoni Pasto a causa del peso economico che dovevano subire e delle lunghe tempistiche di rimborso, mentre «Satispay trattiene con una soluzione equa, non ha costi aggiuntivi per i ristoratori che accettano i nostri Buoni Pasto» e «vengono rimborsati immediatamente».

A trarre beneficio dalla nuova soluzione introdotta da Satispay sono anche le aziende, «perché [i Buoni Pasti] sono una soluzione smart: digitale, basta cartaceo e basta tessere, tutto all’interno di un’unica app che gli utenti già utilizzano magari».

Satispay e Too Good To Go - Buoni Pasto

Foto scattata al Netcomm Forum 2024 durante l’intervento di Mirco Cerisola di To Good To Go e Michele Dal Bianco di Satispay. Credits: Inside Marketing

Too Good To Go ha deciso di utilizzare i Buoni Pasto Satispay per i propri dipendenti in Italia, ricalcando sempre uno dei suoi valori fondamentali, ossia la facilità di utilizzo, poiché in pochi secondi si può fare il Buono Pasto e utilizzare su entrambe le app.

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