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Mercati competitivi e instabili sono, secondo Roberto Liscia, la principale sfida per l'eCommerce in Italia

Il particolare scenario geopolitico e l'avvento dell'intelligenza artificiale rappresentano sfide considerevoli per le aziende di eCommerce italiane, ha ribadito in un'intervista il presidente di Netcomm.

L'intervista a:

In un’intervista rilasciata a Inside Marketing a margine del Netcomm Forum 2024 Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha evidenziato le tendenze positive che riguardano il commercio elettronico in Italia e le sfide che lo stesso ha davanti.

Quali saranno sfide e priorità dell’eCommerce italiano nel 2024?

Secondo il Delivery Index 2024, realizzato da Netcomm in collaborazione con Poste Italiane, solo nel primo trimestre di quest’anno il numero di acquisti online effettuati dagli italiani è aumentato del 13.5%.

Allo stesso tempo però, secondo altri dati elaborati dalla società, ad oggi appena 88mila imprese italiane vendono online e ciò risulta nell’evidenza, confermata anche da altri studi sull’ ecommerce in Italia, che 9 dei 10 merchant da cui gli italiani acquistano di più online sono piattaforme internazionali o produttori e venditori esteri come Shein, Temu, eccetera.

In Italia cioè domanda e offerta per quanto riguarda l’eCommerce non risultano ancora allineate, ha fatto notare Roberto Liscia, e soprattutto «le imprese che si sono arricchite di questa componente di canale tecnologica sono ancora poche rispetto agli altri paesi europei».

Una priorità per il futuro sarà così, ha continuato il presidente di Netcomm,

«stimolare le imprese italiane a investire in nuove tecnologie, in intelligenza artificiale. […] Le imprese che fanno eCommerce hanno un innovation score più elevato: sono più internazionali, esportano di più, sono più innovative, hanno un management più orientato alla ricerca e allo sviluppo e sono imprese, cioè, con maggiore potenziale per competere sui mercati internazionali».

Roberto Liscia: le imprese italiane non stanno reagendo abbastanza rapidamente ai cambiamenti dell’eCommerce

Nell’intervista a Inside Marketing Roberto Liscia ha chiarito anche il significato del titolo scelto per l’ultima edizione del Netcomm Forum: “THE INTELLIGENCE COMMERCE. Composable & Fluid, la continua ri-configurazione del retail e delle filiere”.

Il digital retail non può non fare i conti oggi, da un lato, con un contesto geopolitico particolarmente instabile e, dall’altro, con l’affermazione delle tecnologie dell’intelligenza artificiale come leve fondamentali per migliorare l’efficienza dei servizi, la personalizzazione dei prodotti e della relazione, l’ engagement dei clienti.

Necessariamente, così, «le imprese devono essere flessibili e adattive, cioè molto veloci a reagire a un contesto geopolitico e d’innovazione che sta cambiando rapidamente e definire modelli di business integrati», ha sostenuto il presidente di Netcomm.

Questo stesso tema, l’importanza di adattare il proprio modello di business al nuovo scenario socioeconomico, è stato affrontato da Roberto Liscia nell’intervento di apertura del Netcomm Forum 2024.

Alla domanda se le imprese italiane siano pronte a farlo il presidente di Netcomm ha risposto che le principali difficoltà sono relative alle piccole dimensioni, il fatto che siano sottocapitalizzate, abbiano scarse competenze e un rischio imprenditoriale più limitato rispetto alle imprese internazionali.

In altre parole? «Il potenziale è alto, ma le imprese [italiane] stanno reagendo in maniera non sufficientemente rapida».

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