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Informazione verticale, analisi e niente tv del dolore: la formula per le all news

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Gli elementi di successo per le all news secondo la direttrice di SkyTg24, che intanto sbarca sul digitale terrestre in versione del tutto rinnovata  

C’è chi lo sostiene da tempo: la formula di successo per le all news non può che essere “meno rullo e più inchieste” (Aldo Grasso). E in questa direzione sembra andare la ‘rivoluzione’ di SkyTg24,da poco sbarcato al canale 50 del digitale terrestre da dove, promette la direttrice Sarah Varetto e lo ribadisce il pay-off, si proverà soprattutto ad andare “dentro i fatti”.

Mentre sul canale 27, che tra poco abbandoneremo, c’era una programmazione semigeneralista –sottolinea, infatti, la direttrice- al canale 50 potremo trovare tutta l’informazione 24 ore al giorno, con i nostri tg, approfondimenti, inchieste, reportage”. La formula? Sta tutta in un’informazione meno ‘di flusso’ e, finalmente, più verticale. A rendere necessario il cambio d’approccio, la velocità imperante nell’era delle online news che, tradotto, significa che “ormai per avere le ultime notizie non devi più aspettare il telegiornale, né quello canonico né quello dei canali all news. Basta sfogliare una pagina web”.

Per questo il vero valore aggiunto che una rete all-news ha da offrire ai suoi ascoltatori, in un panorama così eterogeneo, non può che essere un’informazione che passi attraverso un processo accurato di selezione e il racconto “di quelle che sono le storie più importanti, che interessano davvero le persone, che si cercano di coinvolgere attraverso tutte le piattaforme: le app, il sito, gli strumenti social sempre più presenti nella narrazione del quotidiano”- ribadisce la Varetto.  Mappe interattive e touch screen sono poi solo alcuni degli ausili tecnologici che possono essere usati a servizio dell’informazione e del fruitore ultimo. Ma non va dimenticato, soprattutto, il ruolo di esperti e analisti. Nel ‘nuovo’ SkyTg24 non c’è spazio, infatti, per sensazionalismi, spettacolarizzazioni e tv del dolore: categorico è in particolare il no della Varetto a “mostrare immagini raccapriccianti o scioccanti, perché per raccontare l’orrore non credo che ci si debba guardare dentro”.  Largo, invece, all’analisi dei fatti e a un’informazione che invece di anestetizzare lo spettatore proponendosi come flusso ininterrotto e sovrabbondante, riesca a dettare un’ “agenda di fatti”.

Un passo avanti, insomma, ma che “in realtà è anche un ritorno al passato”,  a quell’approccio genuino fatto di “racconto delle notizie attraverso le storie, attraverso i protagonisti, un approccio verticale che si basa anche molto sull’analisi delle vicende” – ha ribadito insomma la direttrice di SkyTg24.

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