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Risparmiare e poter acquistare prodotti sostenibili è sempre più importante per chi compra online

ecommerce unsplash

Abitudini e aspettative degli eBuyer, come poter risparmiare e fare acquisti più consapevoli, non dovrebbero essere ignorate: sono i veri driver di cambiamento, come suggerisce "Ecommerce Italia 2024" di Casaleggio Associati.

Il crescente utilizzo dell’AI nell’eCommerce non è il solo fattore che cambierà il volto del commercio digitale nel prossimo futuro. Anche bisogni, desideri, abitudini e aspettative di chi compra online incideranno sull’evoluzione dell’ ecommerce .

Chi vende online non potrà più ignorare a lungo, per esempio che i consumatori hanno al momento minore disponibilità di spesa e sono più attenti a fare scelte sostenibili e più rispettose dell’ambiente. A sottolinearlo è “Ecommerce Italia 2024”, il report annuale di Casaleggio Associati sul commercio elettronico in Italia giunto ormai alla diciottesima edizione.

Risparmiare è tra le ragioni principali per cui gli italiani acquistano online

Per oltre un eShopper su due (il 53%) il prezzo conveniente è ciò che spinge di più ad acquistare online, seguito dalla possibilità di approfittare della consegna gratuita (valido per il 49% degli intervistati).

Tre consumatori su dieci prima di acquistare online confrontano i prezzi dei prodotti a cui sono interessati su appositi compratori di prezzo. Lo fanno, specifica lo studio di Casaleggio Associati, per verificare la disponibilità offerte e promozioni speciali (vero per il 46% dei rispondenti che usano un comparatore), ma anche per monitorare l’andamento del prezzo (23%) e ricevere una notifica in caso di riduzioni dello stesso (37%).

informazioni ricercate prima di acquistare online 2024

Fonte: “Ecommerce Italia 2024″/ Casaleggio Associati

Merchant e venditori online potrebbero sfruttare queste abitudini di chi compra online per identificare il livello di sconto più funzionale a far aumentare le vendite. Nel caso di scarpe sportive, giochi di costruzioni, accessori audio, televisori e profumi, per esempio, basta a soddisfare le aspettative di chi compra online uno sconto di poco superiore al 20%.

L’exploit degli acquisti in abbonamento

La necessità di risparmiare, evidenziano gli insight di “Ecommerce Italia 2024”, ha reso sempre più popolari anche i servizi in abbonamento.

In questa categoria rientrano sia le subscription di prodotto, e cioè le funzioni che su diversi eCommerce e marketplace permettono di effettuare acquisti ripetuti e con una cadenza predefinita, e sia kit e box grazie ai quali si ricevono a casa frutta e verdura fresca, pasti pronti, prodotti cosmetici appena lanciati sul mercato.

Non ci sono ancora molti dati ufficiali riferiti all’Italia, ma a livello globale gli eCommerce che offrono la possibilità di acquistare in questo modo hanno registrato negli ultimi dodici mesi una crescita del 20%.

Gli acquisti in abbonamento hanno vantaggi, peraltro, anche per chi vende online che vanno da previsioni più facili riguardo al fatturato a meno necessità di investire nella fidelizzazione dei clienti.

La previsione è, quindi, che continui ad aumentare in futuro il numero di negozi virtuali dove si può comprare in sottoscrizione.

Tra le aspettative di chi compra online c’è oggi avere accesso a prodotti o servizi più sostenibili

Quello della sostenibilità è già da tempo un tema centrale per l’eCommerce. Le aspettative di chi compra online sono chiare in questo senso e più ancora lo diventano nel caso dei giovanissimi della generazione z che sono disposti a pagare di più pur di poter acquistare prodotti locali, biodegradabili, realizzati con prodotti riciclati, con packaging plastic free.

Tra i trend dell’eCommerce oggi c’è, così, il successo dei negozi virtuali come Vinted in cui si possono acquistare capi e accessori di seconda mano e di diversi programmi promossi da aziende come eBay, Zalando, Zara, Decathlon che consentono di allungare il ciclo di vita del prodotto .

Dagli Stati Uniti, dove sono nate, queste tendenze sono ormai arrivate anche in Italia dove oggi il 46% di chi acquista online ammette che il commercio elettronico lo ha aiutato a scegliere prodotti più sostenibili. Almeno un italiano su due ha venduto o acquistato negli ultimi dodici mesi un oggetto usato e lo ha fatto per cercare di ridurre i rifiuti (ragione valida per il 45% dei rispondenti) o per provare ad allungarne la vita (39%).

La gestione dei resi è sempre più cruciale per rendere sostenibile l’eCommerce

Non si può parlare di sostenibilità ed eCommerce senza citare, come fa l’edizione aggiornata del report di Casaleggio Associati, la questione dei resi.

Attualmente in Italia circa un prodotto acquistato su cinque viene restituito: è una percentuale bassa rispetto alla media europea e a quella globale, ma comunque preoccupante se si considera che ogni reso ha un costo ambientale e per l’azienda produttrice non indifferente.

Se a questo si aggiunge che il settore in cui si fanno più resi è il fashion, unanimemente considerato dagli esperti tra le industry che più impattano negativamente sulla salute del Pianeta, è più facile farsi un’idea dell’insostenibilità delle attuali politiche di restituzione dei prodotti.

Per ovviare alla pratica dei resi seriali senza tradire le aspettative di chi compra online le aziende stanno sperimentando soluzioni diverse, a volte anche grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale.

La più drastica è rendere i resi a pagamento, ammenoché il cliente non si rechi a effettuarli in negozio.

Una delle più innovative prevede, come in parte già si accennava, di sfruttare l’intelligenza artificiale per fornire a chi acquista online suggerimenti altamente personalizzati e nascondere invece prodotti che con meno probabilità soddisfano i singoli gusti in modo da abbattere le percentuali di reso.

Si sta sfruttando l’intelligenza artificiale anche per sviluppare sistemi di size prediction sempre più raffinati, in grado di suggerire la taglia giusta a ogni acquirente e ridurre, in questo modo, il numero di capi e accessori restituiti perché non vestono come dovrebbero.

Alcune realtà del fashion stanno sperimentando anche con la consegna del reso in un punto di ritiro subito dopo la quale il prodotto viene reso disponibile per l’acquisto a un prezzo scontato a chi è disposto a ritirarlo nello stesso punto.

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