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Risorse umane: le principali tendenze per il 2024

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Chi si occupa di risorse umane non può sottovalutare i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro. Dall'importanza della formazione al benessere a trecentosessanta gradi dei lavoratori: ecco allora i principali trend HR 2024.

I reparti risorse umane hanno un ruolo più che importante oggi nel guidare le aziende attraverso le rapide trasformazioni che interessano il mercato del lavoro, riuscendo dove possibile a prevederle e a prevederne soprattutto gli effetti sulla popolazione aziendale. Dall’impatto della tecnologia all’importanza della formazione e della definizione di un path di carriera personalizzato, c’è chi ha individuato così i principali trend HR 2024 e provato a trasformarli in consigli concreti per migliorare employee retention , produttività, soddisfazione, benessere dei dipendenti.

L’importanza di valorizzare le diversità in azienda

Chi non l’ha ancora fatto fino a ora farebbe meglio a puntare quest’anno innanzitutto sul diversity management, avverte factorial. Creare un ambiente più inclusivo, in cui ci sia spazio per valorizzare le diversità e più sensibilità verso cause differenti non aiuta solo a creare un clima disteso e un ambiente di lavoro accogliente per tutti, con tutti i benefici che ne conseguono sul piano della produttività, ma anche ad attrarre nuovi talenti e una forza lavoro diversificata che può risultare una grande ricchezza per la cultura aziendale.

Trovare un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata è una sfida anche per chi si occupa di risorse umane

Altro importante trend HR 2024 individuato dalla piattaforma, che supporta le piccole e medie imprese soprattutto nei processi di recruiting e gestione delle risorse umane, è una nuova definizione di work life balance .

Gli ultimi anni, dallo scoppio della pandemia di COVID-19 in poi, e fenomeni come quelli delle “grandi dimissioni” o delle “dimissioni silenziose”  hanno dato prova che la maggior parte dei lavoratori avverte la necessità di stabilire un migliore equilibrio tra lavoro e tempo libero, vita lavorativa e vita privata, carriera e crescita personale.

Nei prossimi mesi anche le aziende più restie non potranno più fare a meno, così, di sperimentare formule come la settimana corta o l’ormai ampiamente sdoganato lavoro ibrido.

Come mette in guardia GoodHabitz, uno degli altri soggetti che hanno analizzato le tendenze per le risorse umane nel 2024, remote working, smart working e qualunque altra formula che consenta a dipendenti e collaboratori di non tornare in ufficio per l’intera settimana lavorativa rendono necessario, più di ogni altra cosa, adottare uno stile di leadership nuovo, più flessibile, stimolante e coinvolgente.

Tra i trend HR 2024 c’è normalizzare anche al lavoro le conversazioni sulla salute mentale

A casa, fisicamente lontani da colleghi e responsabili ma costantemente impegnati in un inarrestabile flusso di riunioni a distanza, call, videochiamate e simili è facile sentirsi sopraffatti. Forse una delle principali sfide del momento per i responsabili delle risorse umane, continuano dalla piattaforma specializzata in formazione aziendale, è fare in modo che le persone si sentano quindi al sicuro nell’ambiente di lavoro e invogliate ad aprirsi e a parlare di sé con colleghi o superiori.

Più che introdurre novità pure importanti come il diritto alla disconnessione, è prioritario normalizzare le conversazioni sulla salute mentale sul posto di lavoro.

Da sempre c’è chi sottolinea, del resto, che dipendenti motivati, soddisfatti, felici e in uno stato di completo benessere psico-fisico sono il contributo più importante al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Allineare le strategie di HR e L&D con il resto degli obiettivi aziendali sarà fondamentale quest’anno per le aziende che vogliano ottenere buoni risultati, avvisano da GoodHabitz.

La tendenza è individuare percorsi di carriera sempre più personalizzati

Altra priorità, come fanno notare invece da factorial, sarà focalizzarsi su percorsi di carriera personalizzati per ogni singolo dipendente.

Al momento la maggior parte delle aziende si scontra con evidenze che mostrano quando poco chiare e definite o, peggio, poco stimolanti siano le opportunità di fare carriera al loro interno (ne sono convinti rispettivamente il 66% e l’89% dei responsabili HR).

Per sviluppare path di carriera customizzati è di fondamentale importanza tenere conto di cosa si aspettano oggi dipendenti e collaboratori dalle aziende per cui lavorano.

Sono aspettative che, sottolineano da Fòrema, cambiano in maniera considerevole in base all’età e al sesso. Per gli uomini, per esempio, la sicurezza e l’indipendenza economica assumono un peso maggiore (51%) rispetto alle donne (45%) e lo stesso fa il sentirsi utili e stimati (9% vs. 6%). Le donne cercano, invece, più possibilità di crescita professionale e umana (14% vs.11%), di autorealizzazione (12% vs. 10%) e di mettere in campo le proprie competenze (8% vs. 5%), oltre che più disponibilità di tempo per la propria vita privata (5% vs. 3%).

Nel 2024 aumenterà l’investimento in tecnologie HR, inclusa l’intelligenza artificiale

Gli strumenti di data analytics in dotazione ai reparti risorse umane aiuteranno le organizzazioni a identificare tendenze e necessità dei singoli e più generiche e a prendere, così, decisioni più concrete e solide.

Più in generale l’adozione di tecnologie avanzate nei reparti e per i processi HR aiuterà a diminuire tempi e costi di gestione e a raggiungere risultati migliori.

Per questo, per tornare ai trend HR 2024 individuati da factorial, non si può non citare anche l’aumento della spesa in tecnologie HR e in soluzioni automatizzate.

Protagonista in molti campi, l’intelligenza artificiale lo sarà quest’anno anche in quello delle risorse umane. Contrariamente ai timori più diffusi, come la possibilità che “cannibalizzi” molte opportunità di lavoro e intere mansioni, anche in questo campo l’AI potrà rivelarsi in realtà un facilitatore. Nel campo della formazione aziendale per esempio, fa notare GoodHabitz, l’intelligenza artificiale aiuterà a colmare le lacune e a favorire un ambiente di apprendimento produttivo e personalizzato per dipendenti e collaboratori e ridurrà, secondo delle stime,  il tempo da dedicare alla formazione del 40%, pur aumentando contemporaneamente il livello delle prestazioni del 70%.

Lavoratori e responsabili risorse umane daranno priorità quest’anno alla formazione

Tra i trend HR 2024 difficili da ignorare, proprio soffermandosi sulla formazione, c’è l’apprendimento continuo all’interno del flusso di lavoro (o micro-apprendimento).

È un “escamotage”, questo, che aiuta a trasformare il tempo dedicato allo sviluppo personale da una potenziale interruzione della routine quotidiana professionale a una parte integrante della stessa.

Un altro concetto con cui le aziende dovrebbero familiarizzare quest’anno è quello di upskilling e, cioè, di apprendimento finalizzato all’aggiornamento delle competenze personali e alla riqualificazione del proprio profilo professionale mirata a renderlo più in linea con le richieste del mercato.

Non è un caso infatti che, fa notare Fòrema, le richieste più elevate si registrino oggi per quanto riguarda la formazione sulle digital skill (fondamentale per il 52% degli intervistati), seguita dalla formazione tecnica (47%). Le lavoratrici donne puntano oggi, più degli uomini, a sviluppare nuove competenze digitali, forse anche per provare a superare quel digital gender gap di cui ancora sono spesso vittime. I più giovani, nativi digitali e con già più familiarità con tecnologie e ambienti digitali, sono invece tra i lavoratori che più puntano alla formazione tecnica (a cui danno priorità massima nel 75% dei casi).

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