Consumi mediatici: le principali tendenze del momento secondo Comscore

Come sono cambiate nell’ultimo anno le diete mediatiche degli italiani? E, soprattutto, quali saranno le principali tendenze per i consumi media nel 2024?

Comscore ha provato a rispondere a queste domande in “2023: Year In Review”, un’indagine svolta a livello globale.

I risultati riferiti all’Italia sono stati presentati il 14 febbraio 2024 in un webinar condotto da Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers – Comscore Italia, e Alida Spurio, client success specialist, e sono utili a capire appunto come stanno cambiano le abitudini e i consumi mediatici degli italiani.

Tre sono i principali trend emersi: una certa concentrazione quanto al tipo di attività svolte e al tipo di contenuti con più interazioni in Rete, il proseguimento della crescita della CTV e la sempre maggiore popolarità del formato video.

Poche attività e poche app impegnano gli italiani online

Mentre la penetrazione del digitale in Italia rimane ancora relativamente bassa, soprattutto rispetto a paesi come il Regno Unito, ma continua a crescere il tempo speso in Rete, specie tra gli utenti senior e come coda lunga del boom di connessioni a Internet durante la pandemia di COVID-19, tra le tendenze consumi media 2024 non si può non notare innanzitutto una forte concentrazione delle attività svolte online.

Soprattutto i più giovani, la fascia che va dai 18 ai 24 anni nel campione di Comscore, spende quasi il 70% del tempo online tra entertainment e social.

La crescita del retail sembra suggerire che Internet si stia trasformando in un ambiente sempre più «transazionale», come lo ha definito Fabrizio Angelini nel corso del webinar di presentazione di “2023: Year in Review”.

Rilevata, poi, una contrazione del peso delle news sul totale del tempo trascorso online dagli italiani, in parte fisiologica dopo che negli ultimi due anni c’era stato un picco nel consumo di news online dovuto a pandemia e guerra in Ucraina.

Come prova ulteriore che sono ormai poche le tipologie di attività abitualmente svolte dagli italiani online c’è l’evidenza che solo cinque categorie di contenuti superano i cinque minuti di fruizione al giorno: entertainment, retail, social network , instant messaging e game.

Sono, a ben guardare, le cinque categorie di servizi immancabili tra quelli integrati nelle super app che, come concordano anche gli esperti, sono uno dei principali trend del momento per quanto riguarda i social.

Una certa concentrazione si nota anche per quanto riguarda le app più utilizzate dagli italiani: circa la metà del tempo trascorso dagli ultimi su app mobile se lo dividono quelle delle quattro principali big tech, cioè, Meta, Google, Spotify e Tiktok.

A crescere di più sono, invece, soprattutto le app della categoria retail, come Temu e Shein, che sono in testa alla classifica.

Uno dei dati più significativi di cui tenere conto, sottolineano da Comscore, è che ci sono già oltre 3milioni di italiani che risultano connessi solo da app mobile e senza passare dai browser.

Cresce la CTV, ma gli italiani non abbandonano la TV lineare

Passando ai consumi televisivi, l’insight più importante di “2023: Year In Review” è relativo alla resilienza della TV lineare che, non solo conta ancora per il 69% del tempo speso contro appena il 31% del digitale, ma lo scorso anno ha visto continuare a crescere – seppur di appena più dell’1% – la propria Total Audience.

Forse il fenomeno più interessante da notare, come sottolineato da Comscore, è però la trasformazione digitale dei broadcaster tradizionali: le cinque serate di Sanremo 2024 sono state molto viste anche su RaiPlay e la piattaforma per lo streaming della RAI ha registrato picchi di accesso quando in due tranche differenti sono stati resi disponibili in anteprima gli episodi della nuova stagione di “Mare Fuori”.

I dati di Comscore confermano anche che continua la crescita della CTV, che ha segnato un +5% nel corso del 2023. Contrariamente a quanto ci si aspettava, però, il successo della TV connessa non è risultato in un exploit delle ott tale da cannibalizzare la TV lineare: c’entra il fatto che molti italiani sono passati a smart TV e altri dispositivi, preoccupati più che di tutto il resto dello switch off definitivo del digitale terrestre, ma anche dell’aumento dei costi degli abbonamenti di piattaforme come Netflix.

Per quanto riguarda gli AVOD, notevoli sono soprattutto le performance di YouTube che nel corso del 2023 ha registrato un +18% nel tempo speso e un +42% per quanto riguarda le visualizzazioni. I canali dei creator e quelli ufficiali, e non da cui è possibile recuperare spezzoni delle trasmissioni televisive già andate in onda, sembrano essere quelli che performano meglio.

Le tendenze per i consumi media nel 2024 confermano il protagonismo dei video

Anche sui social, conclude l’indagine di Comscore sulle abitudini degli italiani e le tendenze per i consumi media nel 2024, l’intrattenimento è già “video-driven” e sempre di più lo sarà in futuro.

Non a caso, tra i social che hanno maggiore penetrazione ci sono piattaforme interamente incentrate sui video come YouTube, TikTok e Twitch e sulla maggior parte delle piattaforme calano le interazioni, ma aumentano le videoviews, a conferma di una nuova modalità di engagement degli utenti.

In diverse categorie, dalla politica allo sport, i contenuti più performanti sono ancora contenuti video. È così, per restare alle sole categorie citate, per un tiktok di Matteo Salvini sullo stupro di gruppo¹ e un video condiviso dal profilo TikTok della Juventus che riprende un’azione di Cristiano Ronaldo², per restare alle sole categorie citate. Il calcio è, peraltro, una sottocategoria che sulle diverse piattaforme raggiunge miliardi di videoviews.