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poltronesofà a Sanremo 2024 sorprende ancora con i "due artigiani della qualità" che, seduti su un divano, chiedono ad Amadeus di cantare

PoltroneSofà a Sanremo 2024

Sono tornati anche quest'anno Bruno e Andrea di poltronesofà a Sanremo, seduti sempre su un divano all'Ariston e protagonisti di siparietti con Amadeus per un product placement che contestualizza al meglio azienda e prodotto.

Tra i partner di Rai Pubblicità per il Festival della canzone italiana 2024, poltronesofà è tornata anche nella nuova edizione posizionando, come lo scorso anno, un divano in platea. Sul divano poltronesofà a Sanremo 2024 ancora Bruno e Andrea, gli “artigiani della qualità” ormai testimonial fissi degli spot dell’azienda.

I divani poltronesofà a Sanremo già nel 2023

Quella di poltronesofà per Sanremo è un’attività di marketing che va oltre il semplice product placement : i prodotti dell’azienda, ossia i divani, erano già diventati parte dello show e altrettanto sono stati nell’edizione 2024 della kermesse musicale.

Si tratta, infatti, di una pubblicità contestualizzata nel modo più naturale possibile, con la creazione di siparietti tra il conduttore Amadeus e due dei volti ormai identificativi di poltronesofà: Bruno e Andrea.

poltronesofà a Sanremo 2024 come parte dello show (ancora)

Nella prima serata del Festival della canzone italiana 2024, il 6 febbraio, sembra essere stata riconfermata la formula pubblicitaria scelta per l’anno precedente.

A un certo punto della serata, infatti, Amadeus ha affermato di aver visto in platea due volti già visti: su un divano rosso, infatti, c’erano ancora Bruno e Andrea.

Ai due il conduttore si è rivolto dicendo «ma voi non ve ne siete mai andati!» e la battuta ha dato il via alle richieste dei due, che hanno risposto di aver trascorso l’ultimo anno cantando e lavorando, ma soprattutto cantando, esercitandosi per prendere parte ancora più attivamente al Festival stesso. A nulla sono valsi i “no” di Amadeus, che ha fatto presente che sul palco, in gara, ci sono cantanti professionisti, artisti. I due testimonial – che si possono ormai definire come veri e propri rappresentanti dell’azienda – non hanno dato segno di demordere, infatti, e hanno chiuso la scenetta dicendo di contarci comunque.

Il siparietto è continuato in tutte le serate del Festival.

Nel corso della terza serata i due “artigiani della qualità” sono comparsi su un divano grigio fuori dalla sala in cui si svolge lo spettacolo e, raggiunti da Amadeus, hanno manifestato ancora una volta la volontà di salire sul palco per cantare. Ma la risposta del presentatore di Sanremo è stata la stessa: «vi dovete rassegnare, stasera non è la serata giusta. Ma voi restate qui anche domani? E allora vedremo…».

Lo stesso format si è visto anche durante la quarta serata, su un divano verde sempre fuori la sala del Festival, in cui, ancora una volta, Amadeus ha liquidato Bruno e Andrea che volevano salire sul palco dell’Ariston per cantare.

Il dubbio insinuato negli spettatori è stato, allora, per tutte le serate, che i due si potessero esibire proprio nell’ambito dell’evento, ma nell’ultima puntata del 10 febbraio questa possibilità è stata definitivamente smentita.

Sui social, tra l’altro, l’azienda ha anche giocato sul fatto che i due fossero seduti sul divano mentre Amadeus no.

poltronesofà celebra Sanremo e la musica anche sui social con condivisioni ad hoc

Sui social poltronesofà, inoltre, ha condiviso brevi video in cui Bruno e Andrea raccontano di avere una “missione” (quella di voler cantare sul palco dell’Ariston, come è stato svelato nei diversi momenti in cui sono stati protagonisti di dialoghi con Amadeus nelle serate del Festival) o mostrano di essere nella città di Sanremo.

Inoltre, ha anche pubblicato – e sta pubblicando – numerose immagini in cui sono celebrate molte celebri canzoni, i cui titoli, però, sono stati cambiati per inserire un riferimento all’azienda e ai suoi prodotti o hanno assunto un nuovo significato con l’associazione all’immagine di uno dei modelli di divano.

L’omaggio, dunque, è alla musica in generale, non soltanto a Sanremo, ma anche un modo per fare una sorta di real time marketing che mira a giocare sulla simpatia e sui giochi di parole per esaltare le qualità di azienda e relativi prodotti.

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