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Avviare una nuova impresa: che agevolazioni ci sono in Italia

Agevolazioni nuove imprese

I costi di avviamento di un'impresa sono considerevoli. Finanziamenti privati e agevolazioni pubbliche aiutano a sostenerli e ad avere prima un ritorno sull'investimento: una panoramica di quelli oggi disponibili in Italia.

Avviare una nuova attività può risultare molto dispendioso non solo in termini di risorse umane e strategiche da destinare a trasformare una buona idea di business in un’impresa che funzioni, ma anche in termini strettamente economici: ci sono, infatti, una serie di spese iniziali che non vengono ammortizzate se non nel medio e lungo periodo. La buona notizia per gli startupper è che esistono numerose agevolazioni nuove imprese appositamente mirate a incentivare l’imprenditoria e destinate per questo a chi sta provando ad avviare un nuovo business.

Agevolazioni nuove imprese: le principali tipologie

Spesso l’unico step che separa dal poter godere di un aiuto concreto per realizzare la propria idea imprenditoriale è solo identificare quale tra le tante agevolazioni nuove imprese disponibili sia quella più adatta per le proprie esigenze. Non sempre è uno step semplice se è vero che, come vorrebbero alcuni dati, quasi 4 imprese italiane su 10 falliscono1 nel tentativo di ottenere finanziamenti o altre agevolazioni.

Per semplicità può essere utile individuare due principali macrocategorie di opzioni a sostegno dei neoimprenditori: quelle private e quelle pubbliche.

Nella prima categoria rientrano prestiti e finanziamenti offerti dalle banche e da altri istituti di credito a condizioni agevolate a chi avvia un nuovo business, programmi di microcredito, investimenti da parte di business angel o altri investitori privati, campagne di crowdfunding o di equity crowdfunding e ancora programmi legati a incubatori e acceleratori per startup.

Le agevolazioni pubbliche per chi avvia una nuova attività in Italia

Tra le agevolazioni pubbliche per le nuove imprese rientrano invece tutte quelle misure messe in campo dallo Stato, in qualche caso tramite suoi organi come le Regioni, per favorire l’imprenditorialità del territorio o di un target specifico di cittadini o ancora in un determinato settore.

Molta visibilità hanno avuto in anni recenti, per esempio, le agevolazioni per le startup innovative: una serie di misure che vanno dalla possibilità di ricorrere a forme societarie semplificate a quella di godere di sgravi fiscali per i primi anni di attività che l’Italia ha messo in campo per incentivare l’innovazione del Paese e assicurarsi la competitività in campo come tecnologico.

Misure simili sono previste anche per i giovani, per le donne, per categorie specifiche di cittadini che hanno accesso al microcredito.

A solo titolo d’esempio tra le agevolazioni Invitalia per le imprese (Invitalia è l’agenzia nazionale che si occupa di sostegno all’imprenditoria attraverso programmi e agevolazioni di varia natura rivolti agli imprenditori appunto, ma anche attraendo finanziamenti terzi) ci sono l’iniziativa “Resto al Sud” a sostegno di chi avvia nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, “Smart Money” e “Smart&Start Italia” che in maniera diversa incentivano le startup innovative e, ancora, l’iniziativa “ON – Nuove imprese a tasso zero” rivolta alle imprenditrici donne e ai giovani imprenditori tra i 18 e i 35 anni.

Il principale vantaggio di agevolazioni nuove imprese come quelle appena citate è che coprono nella maggior parte dei casi la quasi totalità delle spese necessarie per avviare una nuova attività – per alcuni programmi si arriva addirittura all’80-90% – e lo fanno a fondo perduto, aumentando così notevolmente le probabilità di successo della neoimpresa e soprattutto quella che chi l’ha avviata registri in minor tempo un ritorno positivo sull’investimento iniziale.

Come accedere ad agevolazioni e fondi destinati alle nuove attività imprenditoriali

Sia che si tratti di provare a accedere a finanziamenti privati o a godere di agevolazioni nuove imprese pubbliche come quelle sopraccitate, leggere attentamente bandinormative di riferimento è essenziale. Non solo c’è spesso una lunga e dettagliata lista di requisiti richiesti ai candidati, infatti, ma quasi sempre ci sono anche termini e condizioni particolari, oltre che va da sé tempistiche e scadenze precise, per candidarsi.

La giusta attenzione andrebbe posta anche a come effettuare la candidatura per la propria attività: quasi sempre va compilata in forma digitale o cartacea un’apposita domanda.

La documentazione da allegare è spesso il vero scoglio da superare: davanti a una serie spesso lunga e ripetitiva di documenti societari, fiscali, programmatici chi è alle prime armi con la burocrazia d’impresa rischia di scoraggiarsi.

Rivolgersi a un consulente o a realtà come Hubstrat che si occupano di finanziamenti e agevolazioni per le imprese può essere un’alternativa valida a rischiare di perdere un’importante opportunità per il successo della propria impresa.

Note
  1. Confindustria

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