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L'AGCM sarà responsabile dell'esecuzione in Italia del Digital Markets Act

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La conferma arriva dal "ddl Concorrenza" che, tra le novità previste, ufficializza il ruolo chiave che avrà l'Autorità garante della concorrenza e del mercato nell'esecuzione in Italia del Digital Markets Act europeo.

Il cosiddetto “ddl Concorrenza” entrato in vigore lo scorso 31 dicembre 2023 rafforza i poteri, sia di vigilanza e sia sanzionatori, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e ne ufficializza soprattutto il ruolo centrale per quanto riguarda l’esecuzione del regolamento UE 2022/1925, meglio conosciuto come Digital Markets Act.

Digital Markets Act: le novità previste dal “ddl Concorrenza” e il ruolo dell’Antitrust

Il regolamento europeo, in vigore già da tempo e applicato secondo un principio di proporzionalità prima alle aziende tecnologiche di dimensioni maggiori, ha come obiettivo fondamentale quello di creare dei mercati più «equi e contendibili» anche nel settore digitale.

Per riuscire in tale obiettivo sono richieste ai Paesi membri collaborazione e cooperazione in diverse forme, inclusa l’individuazione di un’authority responsabile di vigilare sull’effettiva esecuzione del Digital Markets Act e delle sue previsioni.

Il nuovo “ddl Concorrenza” ha individuato nella AGCM tale authority e chiarito i compiti con cui l’Antitrust italiana contribuirà a rendere il mercato digitale più equo, aperto alla concorrenza e allo stesso tempo competitivo.

All’articolo 18 della legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 si legge, infatti, che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato potrà assistere alle ispezioni richieste dalla Commissione europea, svolgere autonomamente indagini o avvalersi per farlo della collaborazione con la Guardia di Finanza e usare gli esiti di tali indagini per imporre, nei casi e nelle misure previste dal Digital Markets Act, sanzioni e more.

Cosa prevede la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022

Come in parte si accennava in apertura, i nuovi compiti attribuiti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato rientrano in un quadro di rafforzamento e razionalizzazione dei poteri dell’AGCM.

È una mossa strategica, metafora di quella che dovrebbe essere la ratio del “ddl Concorrenza”: perplessità a parte, che anche il Presidente della Repubblica ha espresso1 accompagnandone la promulgazione con una lettera rivolta alle principali cariche italiane, la legge annuale per il mercato e la concorrenza – semplificando – regola settori chiave per l’economia e lo sviluppo italiani come i servizi, il commercio al dettaglio, i trasporti e l’energia, la farmaceutica e le concessioni balneari per renderli più concorrenziali e competitivi allo stesso tempo.

Tra le novità introdotte dal “ddl Concorrenza” alcune riguardano anche teleselling e contratti chiusi via telefono.

Note
  1. Corriere della Sera

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