Studenti online raddoppiati in tre anni: è boom di formazione digitale

Lo studio da remoto riscuote sempre più successo sia tra gli universitari e sia tra chi si dedica alla formazione aziendale.

Soprattutto negli ultimi tre anni molti più studenti che in passato si sono interfacciati con la didattica digitale: dapprima per cause di forza maggiore, durante i vari lockdown dovuti all’emergenza pandemica, ma in un secondo momento per scelta personale.

Non stupisce così la crescita degli iscritti agli atenei telematici: negli ultimi tre anni sono raddoppiati, quadruplicando il numero di iscritti che c’erano solo quattro anni fa. Il risultato è che oggi l’11% dei laureati italiani ha conseguito il titolo presso un ateneo digitale: si tratta comunque di una percentuale più bassa di quella di paesi come la Spagna o gli Stati Uniti, dove i laureati provenienti da atenei telematici sono il doppio rispetto all’Italia (circa il 20% del totale).

Altri dati raccontano come nel 2020 più di uno studente su cinque abbia usato materiale didattico online e un’ulteriore crescita ci sia stata in tal senso nel 2021.

I vantaggi dello studio online come alternativa alla formazione accademica tradizionale

Numeri come quelli sopraccitati parlano soprattutto dei consistenti vantaggi di cui lo studio online permette di beneficiare come per esempio una più facile gestione del tempo da dedicare allo studio, iscrizioni aperte tutto l’anno, un notevole risparmio di tempo e di denaro.

Oggi l’offerta di corsi a distanza è molto ampia: lingue, psicologia, giurisprudenza, ingegneria, economia sono solo alcuni degli indirizzi disponibili.

In Rete non mancano risorse che, oltre a fornire consigli utili per scegliere la migliore università telematica, riportano la valutazione degli atenei effettuata dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca – Anvur: possono aiutare quando si sta considerando se e a quale università online iscriversi.

Il digitale conviene anche per la formazione aziendale

Durante la pandemia anche le piccole e medie imprese si sono dovute affacciare all’online per cause di forza maggiore.

I risultati sono stati migliori del previsto: come dimostra l’Osservatorio innovazione digitale delle PMI del Politecnico di Milano, infatti, le aziende che hanno intrapreso percorsi di digitalizzazione hanno riscontrato un aumento dei profitti del 18%.

Una fetta di queste ha deciso, così, di continuare a sfruttare la tecnologia al meglio anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria: secondo dei dati Istat il 60% delle aziende a cercare di risollevarsi dalla crisi grazie al digitale e il 20% di queste lo fa fornendo una formazione digitale ai propri dipendenti.