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I primi store fisici permanenti della piattaforma ma anche molto di più: arrivano le Netflix House

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Dovrebbero aprire entro il 2025 negli Usa. All'interno ci saranno corner per acquistare gadget e assaggiare piatti delle serie. I negozi fisici di Netflix saranno, però, soprattutto un luogo dove vivere esperienze immersive.

Ci aveva già provato con gli store immersivi ispirati a Stranger Things e con il ristorante dove assaggiare i piatti cucinati dagli chef più famosi degli show Netflix. La volontà della piattaforma di “estendersi” anche nel fisico sembra confermata ora dalla notizia dell’apertura dei primi negozi Netflix permanenti in cui si potranno acquistare gadget dedicati a serie TV e produzioni cult, ci saranno servizi per la ristorazione e con ogni probabilità postazioni per (ri)guardare in compagnia i propri episodi preferiti o a giocare ai videogiochi in arrivo su Netflix e dove soprattutto i fan più appassionati potranno vivere esperienze immersive in universi narrativi come quelli di Stranger Things, Squid Game o Better Call Saul. Si parte dagli Stati Uniti dove le prime Netflix House – questo sarebbe il nome scelto per i negozi Netflix permanenti, con un riferimento che è difficile immaginare casuale ai parchi tematici – dovrebbero arrivare, secondo quanto rivelato da Bloomberg, nel 20251 e prima di sbarcare nel resto del mondo. New York e Los Angeles, continua la testata, potrebbero essere le prime città in cui Netflix aprirà i propri store fisici permanenti.

Cosa ci sarà all’interno dei primi negozi fisici permanenti di Netflix

Pochi altri dettagli si conoscono su come saranno strutturate, cosa ci sarà e cosa si potrà fare all’interno delle Netflix House.

Quanto al primo aspetto non è difficile immaginare edifici in cui predominino logo , colori aziendali e forse anche quel “tudum” diventato ormai una sorta di brand sonoro di Netflix.

Quanto a cosa si potrà acquistare e che attività si potranno svolgere nei primi store fisici di Netflix, invece, tutto sembra suggerire che dipenderà dai palinsesti della piattaforma: merchandise e gadget in vendita, piatti in menù, attività in programma e forse persino l’allestimento delle Netflix House potrebbe cambiare, cioè, a seconda degli show in uscita o più popolari del momento.

Netflix non è nuova del resto a spingere su new entry e prodotti di punta del proprio catalogo con campagne promozionali impegnative sia dal punto di vista della produzione e sia economicamente.

In occasione dell’uscita dell’ultima stagione di Bridgerton, solo per fare un esempio, la piattaforma ha organizzato balli in stile vittoriano in diverse città americane. Con l’arrivo dello spin-off dedicato a La Regina Carlotta, la Bridgerton Experience ha fatto tappa anche in Italia, dove ha avuto tra l’altro ospite d’onore la cantante Elodie.

Con ogni probabilità all’interno dei nuovi negozi Netflix permanenti si potrà assistere a spettacoli simili, oltre che vivere altre esperienze in perfetto stile Netflix.

Come ha raccontato a Bloomberg Josh Simon, vice president consumer product di Netflix, la compagnia sa bene «quanto i fan amano essere coinvolti nel mondo dei [propri] film e programmi TV» e per questo ha «pensato molto a come poter portare tutto ciò al livello successivo».

Le Netflix House sono la prova che il modello di business di Netflix (e di molti altri servizi digitali) non è più sostenibile?

L’apertura delle Netflix House serve indubbiamente anche a provare a differenziare le entrate in un momento in cui il modello di business originario di Netflix sembra in crisi.

Già qualche tempo fa la piattaforma aveva annunciato che la crescita nel numero di abbonati si era fermata e di aver perso, anzi, utenti paganti per via dell’abitudine diffusa di condividere gli account Netflix anche al di fuori del nucleo familiare. Ne era seguita sia la stretta su tale pratica illecita e sia l’introduzione dei primi piani Netflix con pubblicità. Più recente è la notizia che Netflix rinuncerà al piano base senza pubblicità2, quello più economico che aveva un costo in Italia di 7.99 euro al mese, perché insostenibile per la piattaforma.

Gli acquisti che verranno fatti all’interno delle Netflix House dovranno servire insomma – o almeno è quanto si spera – a rimpinguare le casse della compagnia. Quella di trasferire parte dei propri ricavi dall’online al fisico è una strategia che al momento stanno provando anche altri business nativi digitali: Amazon, per esempio, punta da tempo all’apertura di store fisici.

Per Netflix, però, quello verso il fisico con l’apertura dei primi negozi Netflix permanenti è anche un viaggio di ritorno alle origini e che ribadisce la volontà di non tradirle: la compagnia nacque, infatti, come DVD renter. Tale servizio è rimasto attivo per venticinque anni nonostante non venisse (quasi) più utilizzato: solo il 29 settembre 2023 Netflix ha spedito l’ultimo DVD.

Note
  1. Bloomberg
  2. la Repubblica
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