Una nuova funzione su PopulaRise trasforma i clienti in ambasciatori dei brand

Fino allo scorso anno PopulaRise era solo una piattaforma per il popular people marketing e già in questo modo, coinvolgendo nelle campagne un gran numero di utenti con un seguito discreto in Rete al posto di un unico content creator o dell’influencer del momento, aveva provato a sparigliare le carte in tavola nel mondo dell’influencer marketing. Ora, grazie a un nuovo round di investimenti e alla partecipazione a un programma di accelerazione, l’azienda offre a clienti e partner un nuovo servizio di customer activation che promette performance e un ritorno maggiori sull’investimento iniziale.

Cos’è e come funziona PopulaRise, la piattaforma per il popular people marketing che ora sfrutta anche il potere delle community

Il cuore della proposta di PopulaRise non è cambiato. All’app si può iscrivere chiunque abbia un profilo Instagram da cui racconta ad amici e seguaci la quotidianità delle proprie giornate, i propri hobby, le proprie passioni e un minimo di 500 follower. Una volta che ci si è registrati, ci si può candidare per partecipare a una o più campagne aziendali tra quelle attive.

È un sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale per fare una prima scrematura dei candidati, selezionando solo quelli più performanti nello specifico settore e creando il match con le aziende. Le campagne PopulaRise prevedono, infatti, la condivisione di contenuti pubblicitari e contenuti brandizzati attraverso le Storie di Instagram e premi e ricompense per gli utenti che dipendono dalle visualizzazioni ottenute.

Risulta, così, doppiamente importante che ci sia una certa affinità tematica e che l’utente sia riconosciuto dalle proprie community come un punto di riferimento e capace di una certa influenza: per gli utenti perché possano guadagnare di più e per le aziende perché i propri messaggi abbiano più risonanza. Il popular people marketing, del resto, come anche il micro influencer marketing più in generale, fa passare attraverso il passaparola, e come normali consigli che si darebbero ad amici e conoscenti, i messaggi aziendali che hanno il vantaggio di risultare in questo modo più genuini e credibili agli occhi dei destinatari.

A questo servizio «più basico», come lo ha definito il CEO di PopulaRise Andrea Croce durante un’intervista ai nostri microfoni realizzata in occasione del WMF 2023, si è aggiunto di recente quello che «permette alle aziende di creare delle community all’interno della piattaforma e gestirle in maniera autonoma incentivando le persone a condividere storie in cui raccontano l’esperienza con il prodotto acquistato».

Le novità 2023 del servizio PopulaRise presentate dal CEO Andrea Croce al WMF 2023

Il progetto pilota per la customer activation su PopulaRise è stato presentato al Demo Day di Italian Lifestyle, un programma di accelerazione dedicato a startup e PMI innovative, grazie alla collaborazione con Alpitour. Prevede che in alcuni resort del gruppo sia resa disponibile una cartolina che invita, con un QR, gli ospiti a iscriversi all’app e diventare brand ambassador di Alpitour raccontando, a partire da dei piccoli brief e proprio come dei veri influencer, la propria vacanza sui social.

Ulteriori collaborazioni con brand del settore turistico e dell’hospitality sono in dirittura d’arrivo e più in generale la nuova funzione sarà disponile sull’app a partire da settembre 2023 per permettere a qualsiasi azienda di ingaggiare le proprie community di clienti nella creazione di contenuti originali e di prima mano da destinare ai social.

Le altre novità in arrivo per PopulaRise

Ci sono anche altre novità in vista per PopulaRise che, racconta un comunicato stampa, continuerà a migliorarsi e migliorare i propri servizi per difendere la posizione guadagnata in un mercato, quello dell’influencer marketing, che è ancora piuttosto fiorente in Italia come in molti altri paesi.

Lo farà anche e soprattutto grazie a due nuovi round di investimenti dal valore complessivo di 3 milioni di euro e all’avvio di una trattativa con gli investitori del fondo internazionale Kobo Funds.