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Da Il Sole 24 Ore all'ANSA passando per i tg delle reti pubbliche: come si informano i parlamentari italiani

giornali italiani e stranieri

Quorum/YouTrend e Cattaneo Zanetto&Co. hanno studiato le diete mediatiche dei parlamentari dell'attuale legislatura identificando giornali più letti, siti di news più visitati, ma soprattutto le fonti reputate più affidabili.

Come si informano i parlamentari italiani? Deputati e senatori preferiscono la carta o i canali digitali? E, ancora, quali testate e media outlet considerano più affidabili e irrinunciabili quindi nella propria dieta mediatica?

A queste e altre domande simili ha provato a rispondere uno studio condotto da Quorum/YouTrend in collaborazione con Cattaneo Zanetto & Co. su un campione rappresentativo (per sesso, fascia d’età, area di provenienza, ramo e gruppo parlamentare) di parlamentari della diciannovesima legislatura, quella attuale.

Poter conoscere come si informano i parlamentari italiani ha del resto un valore non indifferente in un’era di overload informativo e infodemia , in cui, cioè, la grande quantità di notizie che circolano ogni giorno rende in molti casi difficile assimilarle correttamente o distinguere quelle vere da quelle false o manipolate. Ciò determina spesso situazioni in cui sono per primi politici e figure istituzionali a diffondere fake news e notizie non verificate, com’è successo durante la pandemia da coronavirus.

Come si informano i parlamentari italiani dell’attuale legislatura? Una panoramica

Secondo lo studio in questione, i media italiani che i parlamentari dell’attuale legislatura reputano più affidabili sono Il Sole 24 Ore e ANSA: sono gli unici che, quando è stato chiesto ai quarantuno intervistati di stimare l’affidabilità di giornali, agenzie e outlet media italiani assegnando loro un voto da 1 a 10, hanno superato la media 7.5 (per Il Sole 24 Ore il voto medio è stato addirittura di 7.7), eguagliando i risultati di media internazionali come The New York Times e BBC.

Solo più in basso nella classifica per affidabilità si trovano i telegiornali sia delle emittenti pubbliche (con un voto medio di 7.2), sia delle emittenti private (quelli di Sky TG24 in particolare, con voto medio di 7.1 quanto ad affidabilità).

Proprio i telegiornali, nonostante possano sembrare un mezzo d’informazione “agée”, rappresentano parte importante della dieta mediatica dei politici nostrani. Tale evidenza prova peraltro come non ci sia poi una differenza sostanziale tra come si informano i parlamentari italiani e come si informa la popolazione italiana.

L’86% degli intervistati racconta di guardare almeno una volta alla settimana i telegiornali del servizio pubblico (TG1, TG2, TG3): è una percentuale superiore non solo a quella di parlamentari che almeno una volta alla settimana guardano i TG regionali Rai (77%) e i telegiornali Mediaset (75%), ma anche a quella dei parlamentari che si informano sui canali all-news. Tra gli ultimi Sky TG24 sembra essere quello preferito da deputati e senatori italiani: l’83% degli intervistati dice di guardarlo almeno una volta a settimana, una percentuale decisamente più alta di quelle riferite a RaiNews24 e TgCom24.

Secondo lo studio di Quorum/YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co., il giornale di carta più usato dai parlamentari di questa legislatura per informarsi è ancora Il Sole 24 Ore: il 93% degli intervistati, indipendentemente dal fatto di essere alla maggioranza o all’opposizione, lo leggerebbe almeno una volta a settimana. La classifica continua con Corriere della Sera (lo leggerebbe almeno una volta a settima l’87% degli intervistati, con una preponderanza di parlamentari dell’opposizione), Il Foglio (84%) e le rassegne stampa (76%).

Quello de Il Sole 24 Ore è anche il sito d’informazione più visitato dai parlamentari di questa legislatura: almeno l’87% degli intervistati lo avrebbe visitato alla ricerca di notizie del giorno e approfondimenti. La classifica di siti web d’informazione più visitati dagli attuali deputati e senatori italiani prosegue con Huffington Post (82%) e Corriere della Sera (75%).

La prima agenzia di stampa in classifica per numero di visite al sito da parte dei parlamentari italiani è, invece, l’ANSA (ferma comunque a un 64% di deputati e senatori che dicono di averne visitato il sito alla ricerca di news e aggiornamenti dell’ultima ora).

Anche per deputati e senatori informarsi sui social è ormai una prassi

Per avere una visione d’insieme su come si informano i parlamentari italiani non si può non considerare, però, anche l’importanza crescente assunta a questo scopo da social media e altre piattaforme digitali.

Tutti gli intervistati dicono di usare WhatsApp per informarsi e la percentuale è solo di poco inferiore (98%) se si considerano i parlamentari italiani che ammettono di usare Facebook per informarsi.

Anche Instagram e Twitter sono sempre più utilizzati per cercare informazioni dai politici nostrani (rispettivamente dall’87% e dall’80%). Solo TikTok sembra restare indietro, forse anche per ragioni anagrafiche: solo un parlamentare su cinque userebbe l’app di ByteDance per informarsi.

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