Home / Macroambiente / Quanto è diffuso l’uso dell’intelligenza artificiale nelle imprese italiane? I dati di IAB Italia e BVA DOXA

Quanto è diffuso l'uso dell'intelligenza artificiale nelle imprese italiane? I dati di IAB Italia e BVA DOXA

ricerca di iab sull'intelligenza artificiale nelle imprese
Fonte: IAB

Dall'interesse verso strumenti come ChatGTP all'investimento in altre soluzioni basate sull'intelligenza artificiale: qual è la percezione delle imprese nei confronti di questa tecnologia e in quali aree viene più utilizzata?

Ampiamente diffusa a livello globale, l’intelligenza artificiale è da molto presente nel mondo del business, nei più disparati settori e nella quotidianità delle persone. Qual è, però, la situazione in Italia e cosa sanno le aziende riguardo alle possibili applicazioni di questa tecnologia in differenti aree, come per esempio nel marketing o nella produzione?

Una ricerca realizzata da IAB Italia in collaborazione con BVA DOXA si è soffermata sul livello di conoscenza e di diffusione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale nelle imprese. Per condurre questo studio, sono state coinvolte 170 aziende e le varie interviste sono state realizzate nel mese di febbraio 2023, come si legge nel report condiviso da IAB Italia.

Tra i temi caldi, ChatGPT: interesse e utilizzo di questo chatbot basato sull’IA

Pensando ai trend del settore tech (soprattutto nel campo dell’IA), negli ultimi mesi è cresciuta la curiosità del grande pubblico nei confronti di ChatGPT, un chatbot altamente sofisticato, basato sull’intelligenza artificiale, in grado di generare conversazioni e risposte pertinenti su ogni argomento, con un linguaggio molto simile a quello umano. Per questa ragione, l’uso di questa tecnologia è stato oggetto della ricerca di IAB sull’intelligenza artificiale nelle imprese, che ha rivelato come quasi tutti i soggetti intervistati hanno provato a dialogare con questo chatbot o pensano di farlo in futuro.

Infatti, il 96% dei rispondenti ha dichiarato di aver già usato ChatGPT o di aver intenzione di farlo presto: anche se finora è stato sperimentato da molte persone per mera curiosità (e non necessariamente per scopi professionali), le potenzialità di questo strumento sembrano essere note a un vasto pubblico.

I risultati in questione potrebbero in effetti anticipare un possibile interesse, in futuro, dell’uso di ChatGPT a scopi aziendali. In senso più ampio, essi potrebbero essere anche indicativi di una buona apertura da parte del pubblico ad altri tool simili già in fase di sviluppo, come ha fatto notare Antonio Filoni, partner e head of BU Digital e Innovation BVA DOXA, nel corso dell’evento di IAB Italia Data Day 2023, il 7 marzo 2023.

Che impatto avrà l’intelligenza artificiale all’interno delle imprese? La ricerca di IAB Italia

La ricerca di IAB sull’intelligenza artificiale nelle imprese si è soffermata innanzitutto sulla percezione degli individui nei confronti di queste soluzioni. L’idea che questa tecnologia avrà un importante impatto sul mondo aziendale sembra essere quasi unanime tra i soggetti intervistati: il 96% infatti crede che essa inciderà in maniera considerevole sulla vita delle persone e, dunque, non solo a livello lavorativo.

Pensando invece, più nello specifico, alle svariate applicazioni dell’intelligenza artificiale nelle imprese, la percezione del relativo impatto cambia a seconda del settore.

Come si evince da un grafico condiviso da IAB Italia, i soggetti intervistati sembrano ben consapevoli dell’impatto che l’IA avrà di fatto in ogni ambito aziendale: in particolare, quelli in cui l’intelligenza artificiale potrà incidere in maniera più significativa sembrano essere il settore tecnologico (secondo il 98% degli intervistati), del marketing (per il 92%), della sicurezza (secondo l’83% dei rispondenti), della finanza (per l’85%) e della produzione (per l’83%). Vengono però citati anche altri settori in cui ci si aspetta un minor utilizzo di questi sistemi, come la sanità, i trasporti e la logistica e, infine, le risorse umane.

ricerca di iab sull'intelligenza artificiale nelle imprese applicazioni a ogni settore.jpg

Fonte: IAB Italia

Pensando in particolar modo allo svolgimento delle proprie mansioni, il 69% dei professionisti intervistati ha mostrato un giudizio positivo sull’uso dell’intelligenza artificiale o sul suo potenziale utilizzo nel proprio lavoro. Sembra esserci dunque poca resistenza all’uso di soluzioni basate sull’IA e una grande consapevolezza rispetto ai suoi potenziali vantaggi.

Come procede l’investimento delle aziende italiane nell’IA?

Nonostante la crescente consapevolezza sul potenziale di questa tecnologia, spesso, l’investimento in soluzioni di IA viene frenato dai relativi costi e anche dalla difficoltà di integrazione dei sistemi in questione all’interno delle imprese.

Elevati investimenti necessari per l’acquisto di software e di hardware, così come per la formazione del personale, sono fra i principali motivi per cui le aziende tendono a rinunciare all’adozione di soluzioni simili. Anche la complessità associata all’integrazione di nuove soluzioni tecnologiche nei processi aziendali esistenti rende spesso complessa la diffusione dell’intelligenza artificiale all’interno delle imprese. Tra le problematiche identificate dai soggetti intervistati, è possibile citare le incertezze sul ritorno a lungo termine degli investimenti in IA e le preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati.

freno agli investimenti in IA ricerca di IAB sull'intelligenza artificiale nelle imprese

Fonte: IAB Italia

Nonostante le varie preoccupazioni, la ricerca di IAB Italia sull’intelligenza artificiale nelle imprese ha rivelato che il 60% delle aziende rispondenti – a esclusione di coloro che hanno risposto di non sapere se la propria azienda investe o ha investito in IA – ha già iniziato a investire in soluzioni e tecnologie con IA. Tuttavia, p opportuno precisare che l’integrazione di questa tecnologia all’interno delle imprese è ancora in uno stadio iniziale dato che solo una su cinque ha dichiarato di farlo in modo rilevante.

Non a caso, infatti, dalle interviste effettuate è emerso che circa il 60% delle imprese coinvolte nell’indagine non esegue ancora un efficace lavoro di gestione del rischio associato all’uso dell’intelligenza artificiale (soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio dei rischi legati a problematiche come la privacy, la sicurezza dei dati o l’uso corretto di questi sistemi).

Per quanto riguarda invece il modo in cui vengono integrate queste tecnologie all’interno delle imprese, meno della metà delle aziende che stanno investendo in IA dispone di un team di professionisti dedicato all’utilizzo di queste soluzioni: infatti, questo lavoro viene spesso delegato ad aziende partner specializzate.

IAB Italia e BVA DOXA si sono inoltre soffermati sulle principali aree aziendali, all’interno delle imprese coinvolte, che utilizzano soluzioni basate sull’IA: il 73% dei rispondenti ha menzionato il dipartimento di marketing e vendite, il 51% ha invece citato quello dell’IT e il 33% ha menzionato invece l’area di operations. Infine, l’intelligenza artificiale viene sfruttata all’interno delle aziende in questione in aree come la finanza (secondo il 14% degli intervistati), la supply chain (secondo il 9%) e il dipartimento di risorse umane (secondo il 9%).

aree aziendali che usano i sistemi di IA sono il marketing e it ricerca di IAB sull'intelligenza artificiale nelle imprese

Fonte: IAB Italia

Nonostante i risultati sopracitati rivelino, nel complesso, un’importante apertura da parte delle imprese italiane nei confronti di questa tecnologia sempre più diffusa, occorre tener conto di un possibile bias associato al campione della ricerca. Quest’ultimo è infatti costituito, in parte, da aziende soci o comunque collegate a IAB Italia che potrebbero  perciò essere più aggiornate e predisposte all’utilizzo dell’IA, come ha dichiarato Antonio Filoni.

A ogni modo, i dati presi in analisi sembrano indicare che molte imprese italiane possiedono una buona consapevolezza sui possibili vantaggi che questa tecnologia può apportare a differenti aree del business, dall’aumento dell’efficacia e della produttività al miglioramento della qualità dei servizi, al risparmio di tempo e costi, fino all’analisi dei dati: secondo l’indagine di IAB Italia, l’intelligenza artificiale è già in grado di fornire un notevole contributo in ognuno di questi ambiti e di contribuire così all’ottimizzazione del business.

Altre notizie su:

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI