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Viaggi: cosa sarà di tendenza nel 2023 secondo Booking.com

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È l'anno in cui si tornerà a viaggiare facendo attenzione alle spese, certo, ma senza rinunciare a piccoli lussi come un po' di detox dalla tecnologia o delle esperienze inconsuete: i trend di viaggio 2023 secondo Booking.com

Dimenticate – o quasi – le restrizioni pandemiche, le persone tornano a essere «ottimiste» rispetto ai viaggi: così si è detto il 73% dei partecipanti a uno studio di Booking.com sui trend di viaggio 2023. Neanche l’instabilità politico-economica del periodo sembra frenare la voglia di tornare a viaggiare: una percentuale simile di intervistati, il 72%, ha ribadito che vale la pena farlo anche dovendo mettere in conto imprevisti e contrattempi.

Dal relax alla salute mentale passando per la scoperta di culture diverse: perché quest’anno si tornerà a viaggiare

Una vacanza permette di «cambiare aria», infatti, e «trascorrere qualche giorno al sole»: frasi simili sono tra le motivazioni più semplici che spingeranno quest’anno le persone a viaggiare, insieme a concedersi «qualche giorno di relax».

Più che in passato però, stando ai trend di viaggio 2023 individuati da Booking.com, le vacanze saranno un’ottima occasione per concentrarsi sulla propria salute (motivazione di viaggio citata dal 42% degli intervistati), sia fisica, soprattutto per chi sta vivendo momenti di transizione come una gravidanza o la menopausa, e sia mentale. Infatti, il 44% dei partecipanti vorrebbe fare un ritiro di meditazione o un’altra esperienza simile che gli permetta di scoprire meglio la propria mente.

Non manca, però, chi desidera partire per una fuga erotica e scoprire nuovi modi per provare piacere (è così per il 36% degli intervistati).

Relax e benessere non sono tutto. Per una buona fetta di persone, il 73% degli intervistati, i viaggi sono anche e soprattutto un’occasione per uscire dalla propria zona di comfort. Un viaggiatore su due, non a caso, intende quest’anno sperimentare esperienze culturali completamente diverse dalla propria; il 38% degli intervistati da Booking.com sogna di vivere esperienze fuori dal comune e il 30% vuole visitare località poco conosciute per scoprire gemme nascoste.

Non dovrebbe stupire insomma che tra le mete di viaggio più popolari quest’anno ci siano posti come i Paesi Bassi o il Brasile, dove è più facile provare sostanze come funghetti allucinogeni o l’ayahuasca (esperienza che il 36% del campione si dice interessato a provare in viaggio), o il Nuovo Messico, famoso per gli avvistamenti di UFO (esperienza a cui sarebbe interessato, invece, il 38% dei viaggiatori), o ancora mete orientali dove sia possibile assaggiare il peperoncino più piccante del mondo (cosa che si dice interessato a fare il 47% del campione).

Le esperienze sono protagoniste dei trend di viaggio 2023

I trend di viaggio 2023 sembrano confermare, più in generale, la virata esperienziale del turismo negli ultimi anni.

Ciò sembra tanto più vero se si considera che quasi 9 intervistati da Booking.com su 10 vorrebbero partire quest’anno per una «fuga nostalgica» o fare un salto indietro nel tempo a decenni più spensierati come gli anni ’80 e gli anni ’90, citati da quasi un intervistato su quattro. Parchi divertimenti e parchi tematici, come per esempio l’Universal Orlando Resort, potrebbero essere in questo caso mete perfette.

Tra le esperienze di viaggio più in voga quest’anno ci sono, però, anche quelle che permettono ai viaggiatori di affinare le proprie strategie di sopravvivenza, a cui sarebbe interessato ben più di un intervistato su due (il 58%). Si tratta di viaggi il cui scopo principale è imparare a procurarsi acqua pulita (cosa che vorrebbe fare il 53% dei rispondenti), accendere un fuoco da zero (42%), cercare cibo tra la natura (39%) o addirittura prepararsi a un’apocalisse (39%).

turismo esperienziale trend 2023

Sarà questo l’anno dei viaggi nel “metaverso” e del ritorno dei viaggi di lavoro dal vivo?

Decisamente meno successo di quanto si potrebbe immaginare avranno, invece, i viaggi nel metaverso : per più di un intervistato su tre che si dice interessato a provare la realtà virtuale e le nuove interfacce con feedback tattile con cui sentire la sabbia sotto ai piedi e il sole sulla faccia senza dover uscire di casa, infatti, c’è almeno un 60% degli intervistati secondo cui viaggiare nel “metaverso” o grazie alla VR non è «appagante» come farlo di persona.

Quello in cui la realtà virtuale riuscirà meglio sarà ispirare i viaggiatori quanto a nuove mete da scoprire, come da tempo già fanno i social. Il 46% dei partecipanti allo studio di Booking.com ammette, infatti, che potrebbe essere più incline a visitare una meta se avrà avuto la possibilità di sperimentarla prima virtualmente.

Se i viaggi nel “metaverso” continueranno ad avere un successo limitato la ragione è legata, comunque, anche alla necessità di fare un po’ di digital detox almeno in viaggio. Negli scorsi anni, infatti, lockdown e quarantene hanno cambiato anche abitudini e consumi digitali, aumentando di fatto la dipendenza dalla tecnologia anche per quanto riguarda svago e intrattenimento. Ora che il rischio sanitario è minore e la maggior parte delle restrizioni anticontagio è stata allentata, prevale il desiderio di disconnettersi.

In altri termini, oltre un intervistato su due, preferisce trascorrere le vacanze lontano dalla tecnologia.
Certo, per il 53% dei rispondenti stare lontano dalle tecnologie non vuol dire rinunciare in toto a un telefono e a una connessione Internet stabile. Il 48% degli intervistati sarebbe disposto a fare completamente a meno della tecnologia solo a patto di concedersi qualche lusso.

chi rinuncia alla tecnologia in vacanza

Tra chi non sembra proprio poter fare a meno di controllare lo smartphone anche in vacanza ci sono i cosiddetti “nomadi digitali”: professionisti che non si limitano a lavorare da remoto, come la maggior parte dei lavoratori ha cominciato a fare durante la pandemia, ma si spostano da una meta all’altra grazie a condizioni di lavoro particolarmente flessibili. Viaggiare e visitare posti sempre nuovi è per loro una fonte di ispirazione per essere più produttivi (se ne dice convinto il 59% degli intervistati da Booking.com).

Anche le aziende che non prevedono per i propri dipendenti formule “full remote” dovrebbero tenere conto di insight come questi e ricominciare a organizzare viaggi di lavoro dal vivo. Più del 44% dei partecipanti a questo studio sui trend di viaggio 2023, infatti, è convinto che i viaggi contribuiscano a far sentire i dipendenti più uniti, al punto tale che almeno un intervistato su due desidererebbe che la propria azienda investisse i soldi risparmiati con il lavoro da remoto in viaggi o ritiri aziendali.

Come il caro vita impatterà su viaggi e vacanze

I trend di viaggio 2023 individuati da Booking.com sono più rosei di quanto si potrebbe immaginare, infine, anche per quanto riguarda i budget da destinare a vacanze e partenze. Nonostante il caro vita che preoccupa gli italiani e non solo, almeno un intervistato su due considera investire in una vacanza ancora «una priorità».

Non aver viaggiato o aver viaggiato molto poco negli ultimi due anni ha permesso alla maggior parte delle persone di risparmiare: quasi la metà degli intervistati compenserà spendendo di più durante le vacanze nel 2023. Il 43% sembra intenzionato a concedersi quest’anno anche qualche lusso in più per godersi pienamente il viaggio: c’è chi (almeno un terzo del campione) si dedicherà, per esempio, allo shopping di beni non disponibili nel proprio paese.

budget vacanze 2023 come sono distribuiti

Chi – e si tratta comunque della maggior parte del campione: il 68% – farà attenzione al budget da destinare alle partenze proverà a risparmiare soprattutto tenendo d’occhio le offerte (vero per il 63% del campione), organizzando le proprie vacanze con largo anticipo (61%) oppure scegliendo di viaggiare fuori stagione o su rotte più lunghe (53%).

vacanze 2023 come risparmiare

Tra i trend di viaggio 2023 potranno esserci, in definitiva, meno viaggi last minute e più viaggi in bassa stagione.

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